Le barche italiane della Global Sumud Flotilla sono partite dalla Sicilia
Dopo ritardi causati dal maltempo si incontreranno in mare con quelle partite dalla Tunisia, e andranno insieme verso Gaza

Aggiornamento del 15 settembre: le barche della Global Sumud Flotilla hanno effettivamente lasciato il porto di Augusta ma sono ancora ferme in Sicilia, nel porto di Portopalo di Capo Passero, nella punta sudorientale dell’isola.
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Sabato pomeriggio intorno alle 15:30 le barche italiane della Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente per portare aiuti umanitari ai civili nella Striscia di Gaza, sono partite dal porto di Augusta, in Sicilia. Le barche sono 18, comprese quelle arrivate negli scorsi giorni da Genova, e giovedì pomeriggio avevano lasciato il porto di Siracusa per spostarsi ad Augusta, poco più a nord. Si incontreranno in un punto del mar Mediterraneo, non è ancora chiaro esattamente dove, insieme ad altre barche partite da Spagna e Tunisia. Insieme navigheranno verso Gaza e cercheranno di superare il blocco navale imposto da Israele, un obiettivo in realtà quasi impossibile e dal significato principalmente politico. Il tragitto delle barche si può seguire sul sito della Global Sumud Flotilla.
Le barche partite dalla Sicilia sono lunghe dai 12 ai 16 metri e compongono circa metà della flotta. La partenza era prevista per giovedì scorso, ma era stata rimandata due volte a causa del maltempo e del conseguente mare mosso. Gli organizzatori avevano detto che la decisione di posticiparla era dipesa anche dal ritardo accumulato dalle barche in partenza da Barcellona, che per diversi giorni erano rimaste ferme a causa di una tempesta (al momento sono in Tunisia).
Fra lunedì e mercoledì due barche della Flotilla ancorate in acque tunisine erano state colpite con quelli che a tutti gli effetti sembrano essere dei piccoli droni partiti dalla costa tunisina e armati di ordigni incendiari semiartigianali. Non ci sono stati feriti e i danni alle imbarcazioni sono stati minimi.
A bordo delle barche partite da Siracusa ci sono i loro equipaggi, composti da un comandante, un marinaio, un meccanico e un esperto di viaggi a vela, ma anche attivisti, giornalisti e quattro politici: l’eurodeputata Benedetta Scuderi, di Alleanza Verdi e Sinistra; il parlamentare Arturo Scotto e l’eurodeputata Annalisa Corrado, del Partito Democratico; e il senatore Marco Croatti, del Movimento 5 Stelle. È molto simile la composizione degli equipaggi delle barche che partiranno da Tunisi. In totale la flotta sarà composta da una cinquantina di barche su cui viaggiano circa 600 persone.
Le imbarcazioni italiane porteranno una piccola parte del cibo raccolto negli ultimi giorni a Genova, che è arrivato a quasi 500 tonnellate, secondo l’ultima cifra comunicata da Stefano Rebora, il fondatore dell’organizzazione genovese Music for Peace che si è occupata della raccolta.
Da Siracusa è partita anche la Life Support di Emergency, una delle più importanti organizzazioni non governative del mondo, che in passato aveva usato questa barca per soccorrere persone migranti nel mar Mediterraneo e che ora servirà a offrire eventuale sostegno medico e logistico alle barche della Flotilla. In passato iniziative simili sono sempre state fermate dalla marina israeliana, anche con abbordaggi che hanno avuto conseguenze violente e in alcuni casi mortali per gli attivisti che erano a bordo.



