• Mondo
  • Giovedì 11 settembre 2025

Charlie Kirk era molto importante per Trump

Come influencer e podcaster di estrema destra aveva costruito un impero mediatico “umiliando i progressisti”, e spostato il voto dei giovani

Charlie Kirk durante un evento di Turning Point USA, ottobre 2024
Charlie Kirk durante un evento di Turning Point USA, ottobre 2024 (AP Photo/Alex Brandon)
Caricamento player

Charlie Kirk, l’attivista e podcaster statunitense ucciso mercoledì durante un incontro pubblico in un’università dello Utah, era uno dei più importanti alleati politici del presidente Donald Trump. Con la sua organizzazione Turning Point USA, fondata nel 2012 quando aveva appena 18 anni, Kirk era diventato di fatto il leader dell’ala giovanile del movimento MAGA (Make America Great Again, lo slogan di Trump), e con il suo podcast e i suoi contenuti sui social era riuscito a trasformare i media di destra negli Stati Uniti, acquisendo una grande influenza.

Pur non avendo alcun incarico ufficiale alla Casa Bianca, Kirk aveva sostenuto la nomina di persone importanti nell’amministrazione (tra cui il vicepresidente J.D. Vance, che era anche stato ospite nel suo podcast); prendeva o influenzava decisioni rilevanti, e aveva un contatto diretto con il presidente. Dopo la sua uccisione, Trump ha ordinato di abbassare tutte le bandiere a mezz’asta in suo onore fino a domenica sera e ha detto che gli conferirà la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile statunitense. «Era un mio grande amico e una persona eccezionale», ha detto al New York Post.

Kirk era nato nel 1993 in un sobborgo di Chicago. I suoi genitori erano entrambi attivi nella politica conservatrice: suo padre – un architetto che lavorava per l’azienda che progettò la Trump Tower a New York – fu un grosso donatore per la campagna presidenziale del candidato Repubblicano Mitt Romney nel 2012. Kirk raccontò che il suo attivismo cominciò alle scuole superiori, ascoltando il programma radiofonico di Rush Limbaugh, il noto conduttore radiofonico di destra morto di cancro nel 2021. Limbaugh fu uno dei primi, con il suo Rush Limbaugh Show, ad assecondare posizioni controverse, razziste e complottiste per ottenere seguito e influenza. Nel 2020 Kirk aprì il suo Charlie Kirk Show, di cui lo stesso Limbaugh divenne fan e sostenitore.

Kirk cominciò a farsi conoscere negli ambienti conservatori come sostenitore del Tea Party, un movimento libertario e di estrema destra nato negli anni Dieci in reazione alla vittoria elettorale di Barack Obama. Si avvicinò molto a Bill Montgomery, un ricco imprenditore di destra che lo convinse ad abbandonare l’università per dedicarsi all’attivismo a tempo pieno. Con i soldi di Montgomery e di suo padre, Kirk fondò Turning Point USA e cominciò a organizzare eventi pubblici nelle università. L’obiettivo era sostenere gli ideali conservatori nell’ambiente universitario, che lui riteneva influenzato da dottrine a suo dire pericolose, come il marxismo e l’ideologia di genere.

Questi eventi pubblici, man mano che la popolarità di Kirk aumentava, sono diventati dei tour nazionali molto seguiti, in cui Kirk andava di università in università e dibatteva davanti a centinaia o migliaia di persone. L’evento nello Utah era il primo del suo tour del 2025.

Kirk era eccezionalmente abile nelle cosiddette culture wars, le “guerre culturali”, cioè gli scontri ideologici su temi identitari come l’aborto, l’identità di genere e l’uso delle armi, attorno ai quali si è polarizzata la politica statunitense negli ultimi vent’anni. Nel tempo sono diventati famosi i video di alcuni spezzoni dei suoi dibattiti universitari, in cui cercava volutamente lo scontro con studenti di sinistra per umiliarli retoricamente. Questo atteggiamento, comune ad altri polemisti della destra ed estrema destra statunitense, è noto con lo slang own the libs, traducibile come “sottomettere i progressisti”, ed è diventato particolarmente esaltante per la base conservatrice.

Un dibattito tra Kirk e una studente a Cambridge, nel Regno Unito, maggio 2025

Un dibattito tra Kirk e una studente a Cambridge, nel Regno Unito, maggio 2025 (Nordin Catic/Getty Images for The Cambridge Union)

Per “own the libs”, Kirk usava spesso argomenti estremisti e spiazzanti, che lasciavano interdetti i suoi interlocutori ed eccitavano i suoi sostenitori. Tra le altre cose, disse che Martin Luther King era «una cattiva persona», che la legislazione sui diritti umani era stata «un errore», che la Palestina «non esiste», e che le donne dovrebbero rinunciare alla carriera lavorativa per dedicarsi ai figli, e sposarsi «prima dei 25 anni». Nel 2023 disse che valeva la pena «sostenere il costo di alcune persone uccise con armi da fuoco ogni anno» per difendere il diritto degli statunitensi di portare armi.

La sua abilità nel dibattito gli consentì di diventare sempre più influente negli ambienti conservatori, e di creare un piccolo impero mediatico. Il suo podcast, il Charlie Kirk Show, è uno dei più ascoltati negli Stati Uniti.

Kirk aveva anche milioni di follower sui social media. Era famoso soprattutto per le sue polemiche su X, ma negli ultimi tempi il social più promettente era diventato TikTok, dove i video in cui umiliava gli studenti di sinistra hanno ottenuto decine di milioni di visualizzazioni. Nel 2024 il profilo TikTok di Kirk divenne più popolare di quelli dei comitati elettorali di Vance e di Kamala Harris, e aveva più seguaci perfino di Fox News, la più importante rete televisiva di destra negli Stati Uniti.

Charlie Kirk parla alla Convention dei Repubblicani, luglio 2024

Charlie Kirk parla alla Convention dei Repubblicani, luglio 2024 (Photo by Al Drago/Getty Images)

Turning Point crebbe molto velocemente: oggi ha sezioni in più di 850 università statunitensi, sostiene di avere più di 250mila membri e organizza grandi eventi nazionali a cui partecipano migliaia di persone. Rispetto ad altre associazioni giovanili conservatrici, Turning Point ha adottato strategie molto più aggressive e pensate per circolare molto sui social media. Mentre le altre associazioni organizzavano conferenze, Turning Point creò una Professor Watchlist per denunciare pubblicamente i professori ritenuti troppo di sinistra. Cominciò anche ad addestrare e a volte finanziare studenti-attivisti di destra per farsi eleggere nei corpi rappresentativi delle università.

Kirk cominciò ad avvicinarsi al movimento MAGA nel 2016: prima sosteneva altri politici Repubblicani, tra cui il senatore del Texas Ted Cruz. Durante la campagna elettorale del 2016 lavorò con il figlio di Trump, Donald Trump Jr., di cui divenne uno dei principali alleati e confidenti. Dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021, in cui i manifestanti trumpiani cercarono di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 vinte da Joe Biden, Kirk fu uno dei pochi a non vacillare mai nella sua fedeltà a Trump, e a sostenerlo anche quando molti ritenevano che la sua carriera politica fosse finita. Trump si è ricordato di questa fedeltà.

Kirk e Trump durante un evento di Turnint Point USA, luglio 2022

Kirk e Trump durante un evento di Turning Point USA, luglio 2022 (AP Photo/Phelan M. Ebenhack, File)

Durante la campagna elettorale del 2024 Kirk usò la rete di attivisti di Turning Point per cercare di spostare il voto giovanile a favore di Trump, soprattutto in alcuni stati in bilico come l’Arizona. Effettivamente il successo di Trump tra i giovani, che tradizionalmente votano a sinistra, è stato notevole: nel 2020 il divario tra lui e Biden nel voto degli elettori tra 18 e 29 anni era stato di 24 punti percentuali, ma nel 2024 si ridusse a 11.

Kirk si prese il merito di questo successo, anche se è impossibile dire quanto sia davvero opera sua. Dopo le elezioni disse che grazie a lui «gli studenti delle superiori sono i più conservatori degli ultimi 50 anni», e che «il voto giovanile ha dato a Trump la Casa Bianca».

– Leggi anche: Come Barron Trump ha aiutato suo padre a ottenere i voti dei giovani maschi