Israele ha bombardato di nuovo la capitale dello Yemen: gli Houthi dicono che sono state uccise almeno 35 persone

Il fumo sopra alla capitale yemenita Sana'a causato dal bombardamento israeliano (EPA/YAHYA ARHAB)
Il fumo sopra alla capitale yemenita Sana'a causato dal bombardamento israeliano (EPA/YAHYA ARHAB)

Mercoledì l’esercito israeliano ha bombardato nuovamente la parte di Yemen controllata dal gruppo politico e militare degli Houthi, compresa la capitale Sana’a. Il ministero della Salute, controllato dagli Houthi, ha detto che nell’attacco sono state uccise almeno 35 persone.

Secondo il ministero della Salute yemenita i missili israeliani hanno colpito aree residenziali ed edifici pubblici, tra cui un ospedale e un complesso governativo ad al Hazm, la capitale della regione di al Jawf. Gli Houthi hanno comunque sostenuto che le difese antiaeree abbiano limitato di molto i danni causati dall’attacco. Israele ha detto che dieci dei suoi aerei militari hanno colpito 15 obiettivi, fra cui quelli che ha descritto come campi militari e depositi di carburante, nella capitale e nella regione di al Jawf, più a nord.

Dall’inizio dell’invasione israeliana della Striscia di Gaza gli Houthi, che sono un gruppo sciita sostenuto dall’Iran, hanno attaccato in diverse occasioni il territorio israeliano come forma di sostegno alla causa palestinese con lanci di missili, che nella maggior parte dei casi (ma non in tutti) sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea. Israele ha bombardato ripetutamente varie zone dello Yemen, tra cui la capitale Sana’a, causando danni estesi.