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  • Mercoledì 3 settembre 2025

I giovani che hanno fatto vincere l’Italia del basket contro la Spagna

Mouhamet Diouf e Saliou Niang sono stati decisivi per rimontare una partita cominciata molto male

Una schiacciata di Diouf contro la Spagna (Xenophon Karakalos/Alto Press via ZUMA Press)
Una schiacciata di Diouf contro la Spagna (Xenophon Karakalos/Alto Press via ZUMA Press)
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Martedì sera l’Italia aveva cominciato molto male la partita degli Europei maschili di basket contro la Spagna, non facendo nemmeno un punto nei primi 8 minuti e andando in svantaggio per 13-0. Già dalla fine del primo quarto comunque ha cominciato a rimontare, e infine è riuscita a vincere per 67-63, ottenendo l’accesso agli ottavi di finale. Se nell’ultima partita del girone vincerà contro Cipro e se la Spagna batterà la Grecia, l’Italia passerà come prima classificata, cosa che potrebbe permetterle di giocare contro un’avversaria di livello inferiore.

Per la rimonta iniziale è stato determinante Saliou Niang, mentre più avanti nella partita ha dato un grosso contributo Mouhamet Diouf. Niang e Diouf, 21 e 23 anni, sono due tra i giovani di un gruppo abbastanza eterogeneo, che ha anche diversi giocatori molto esperti (Nicolò Melli, Danilo Gallinari) e altri nel pieno della loro carriera (Simone Fontecchio, Alessandro Pajola). Contro la Spagna hanno trascinato l’Italia con energia e talento: Niang ha concluso la partita con 10 punti e 10 rimbalzi, uscendo in anticipo per una distorsione alla caviglia, e Diouf ha fatto 14 punti e 8 rimbalzi.

Nati entrambi in Senegal, ma cresciuti in Italia (Niang in provincia di Lecco, Diouf di Reggio Emilia), l’anno prossimo saranno compagni di squadra alla Virtus Bologna. Nelle ultime due stagioni Niang ha giocato a Trento, dove anche grazie all’apprezzato lavoro dell’allenatore Paolo Galbiati si è affermato come uno dei cestisti più promettenti d’Europa, tanto da guadagnarsi la chiamata al draft dell’NBA (il processo attraverso cui le squadre del principale campionato nordamericano selezionano i nuovi giocatori). È stato di fatto opzionato dai Cleveland Cavaliers, che però lo lasceranno giocare almeno un anno alla Virtus Bologna, che lo ha acquistato nel frattempo da Trento.

Niang gioca nel ruolo di ala piccola, nel quale bisogna saper fare un po’ tutto: difendere, tirare da lontano, penetrare in area attaccando il canestro e andare a rimbalzo. Fa tutte queste cose imponendosi spesso grazie a un’energia e a un’esuberanza atletica piuttosto eccezionali. Lo si vede soprattutto nelle azioni di transizione, nelle quali è in grado di passare in pochi secondi da un rimbalzo recuperato in difesa a una schiacciata in attacco, come ha fatto anche in occasione del primo canestro segnato contro la Spagna.

Ha ancora un ampio margine di miglioramento, ma per essere così giovane sta già facendo vedere grande personalità per come riesce a tirare fuori l’Italia dai momenti complicati delle partite: non parte nel quintetto titolare, ma entra dalla panchina per portare nuova energia alla squadra. Nella prima partita, contro la Grecia, ha segnato 11 punti, e poi 15 contro la Georgia: e sembra già ben inserito nella Nazionale, pur avendo esordito nemmeno un anno fa. È possibile che contro Cipro l’allenatore Gianmarco Pozzecco lo lasci a riposo per via della distorsione, ma potrebbe recuperare in tempo per gli ottavi di finale.

Un po’ di cose fatte da Niang contro la Spagna

Diouf compirà 24 anni a settembre e già dall’estate scorsa gioca nella Virtus Bologna, con la quale qualche mese fa ha vinto lo Scudetto, con un ruolo importante soprattutto nelle semifinali contro l’Olimpia Milano. Nella stagione precedente, dopo anni alla Reggiana, aveva giocato in Spagna, al Breogán. In questi Europei è il centro titolare dell’Italia, cioè il giocatore che gioca più vicino al canestro.

Contro la Spagna ha avuto momenti in cui è stato piuttosto dominante. A metà del terzo quarto ha segnato 7 punti di fila per l’Italia, in modi diversi: un tiro dalla media distanza, un canestro dopo aver aggirato l’avversario “in post basso” (cioè facendosi strada con il fisico dando le spalle al canestro), un altro attaccando il canestro dopo il cosiddetto “pick and roll” (l’azione in cui un giocatore, in genere più alto, va prima incontro al compagno che porta il pallone, portando un blocco al suo marcatore, e poi si stacca con un movimento verso il canestro e va a ricevere il passaggio per provare a segnare).

Seppur in modo diverso da Niang, sia in attacco che in difesa Diouf garantisce sempre grande intensità, e contro la Spagna nella seconda metà della partita è riuscito a far fronte anche all’assenza di Melli, l’altro “lungo” titolare dell’Italia, uscito per aver commesso cinque falli.

La grande partita di Diouf contro la Spagna

Diouf e Niang non sono ancora i giocatori più importanti dell’Italia, ma si stanno dimostrando già fondamentali in questi Europei, facendo ben sperare anche per il futuro della Nazionale.

E non ci sono solo loro, tra i giovani dell’Italia maschile di basket. Contro la Spagna per la prima volta in questi Europei ha giocato qualche minuto anche Gabriele Procida (segnando un canestro da 3 e facendo altre cose rilevanti), un’ala piccola che negli ultimi tre anni ha giocato a Berlino e che dall’anno prossimo giocherà nel Real Madrid, una delle migliori squadre d’Europa. Pur avendo 23 anni Procida gioca già da parecchi anni in Nazionale, visto che ha esordito nel 2021 e nel 2023 è stato convocato per i Mondiali.

Con lui all’Alba Berlino c’era anche Matteo Spagnolo (l’anno prossimo giocherà pure lui in Spagna, ma al Baskonia), un ventiduenne che ormai da tempo fa parte della Nazionale. In questi Europei Spagnolo, che fa il playmaker, sta giocando di più rispetto a Procida: nella partita contro la Grecia per esempio ha segnato 10 punti.

L’Italia giocherà l’ultima partita del girone giovedì alle 17:15 contro Cipro, e poi conoscerà la sua avversaria agli ottavi di finale (che uscirà dal gruppo D, quello con Israele, Polonia, Francia, Slovenia, Belgio e Islanda).