Sono partite le prime barche della Global Sumud Flotilla
Da Genova e da Barcellona, poi ne seguiranno altre decine: cercheranno di portare aiuti umanitari a Gaza

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Domenica sono partite da Genova e da Barcellona le prime barche della Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente per cercare di portare aiuti umanitari ai civili della Striscia di Gaza, e rompere il blocco navale che Israele ha imposto sulla Striscia. Nel tardo pomeriggio ne salperanno altre da diverse località della Grecia e domenica sera un’ultima barca da Genova.
Le prime due, Luna Bark e Ghea, sono partite dal porto di Genova intorno alle 11, seguite poche ore dopo da una terza barca, la Gigolette. Erano state caricate con una piccola parte delle 300 tonnellate di cibo raccolte in questi giorni in città. A Genova si sono imbarcati solo gli equipaggi, composti da un comandante, un marinaio, un meccanico e un esperto di viaggi a vela. Nei prossimi giorni le barche navigheranno verso il porto di Catania, dove saliranno a bordo le altre persone previste, fra cui attivisti, giornalisti e politici.
Da lì, il 4 settembre, dovrebbero partire insieme al resto delle barche della Flotilla italiana, poi si congiungeranno con le altre in partenza da altri porti del Mediterraneo, e infine tutte quante cercheranno di raggiungere Gaza. Fabrizio Ghini, skipper della Ghea, dice che potrebbero impiegare da 4 a 7 giorni per arrivare a Catania a causa del forte vento di scirocco (dunque da sud) che potrebbe rallentarli.
A Barcellona invece una decina di barche, fra cui anche una su cui viaggiano degli avvocati, ha iniziato a partire intorno alle 15:20. Prima si era tenuta una conferenza stampa con alcune delle persone che sono poi salite a bordo: fra loro ci sono l’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg, che a giugno aveva già partecipato a un secondo tentativo di forzare il blocco navale imposto da Israele, senza successo, e l’ex sindaca della città, Ada Colau, che già durante il suo mandato aveva interrotto le relazioni fra Israele e la città in segno di solidarietà con il popolo palestinese. Durante gli interventi finali, poco prima della partenza, una delle attiviste che si sono imbarcate ha cantato da un palco costruito per l’occasione una versione in arabo di “Bella ciao”.
Nel complesso la Flotilla sarà composta da circa 40-50 barche (il numero non è noto nemmeno agli organizzatori) su cui partiranno delegazioni da 44 paesi del mondo. Oltre alle partenze di oggi ce ne sarà un’altra grossa il 4 settembre da Tunisi. Tutte queste barche cercheranno di attraccare a Gaza per consegnare alla popolazione gli aiuti che trasportano e, nei loro piani, per creare un corridoio umanitario che consenta di rifornire la popolazione di beni di prima necessità. È un obiettivo quasi impossibile: attualmente l’esercito israeliano non consente ad alcuna imbarcazione non autorizzata di avvicinarsi alle coste della Striscia e negli ultimi mesi ha bloccato tutte quelle che ci hanno provato.
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