• Sport
  • Mercoledì 27 agosto 2025

La Champions League più a nord e più a est che mai

Per la prima volta si sono qualificate il Bodø/Glimt, che gioca oltre il circolo polare, e il Kairat di Almaty, più vicina a Pechino che a Parigi

Lo stadio del Bodø/Glimt nel 2022 (David Lidstrom/Getty Images)
Lo stadio del Bodø/Glimt nel 2022 (David Lidstrom/Getty Images)
Caricamento player

Nella serata del 26 agosto si sono giocate le prime gare di ritorno degli spareggi di Champions League, il più importante torneo europeo di calcio per squadre di club. I play-off servono a determinare le ultime squadre che accedono alla fase a campionato, che dalla passata stagione ha sostituito la fase a gironi. Tra le squadre che accederanno alla fase a campionato ci sono la norvegese Bodø/Glimt, che gioca oltre il circolo polare artico, e il Kairat, squadra kazaka della città di Almaty. In Champions League non c’erano mai state una squadra così a nord e una così a est.

Il Bodø/Glimt, si è qualificato dopo aver battuto l’austriaca Sturm Graz, il Kairat Almaty dopo aver eliminato il Celtic, forte squadra scozzese, ai rigori dopo due partite senza gol. Il 26 agosto si è qualificato alla fase a campionato di Champions League anche il Pafos, squadra di Cipro che ha eliminato la squadra serba della Stella Rossa. È molto a sud per le abitudini della Champions League, ma in passato nella fase a gironi erano già arrivate squadre israeliane, quindi ancora più a sud.

Si giocheranno oggi, mercoledì 27 agosto, le ultime partite di play-off al termine delle quali ci sarà la lista completa delle squadre qualificate alla fase a campionato a girone unico, i cui sorteggi saranno nel tardo pomeriggio di giovedì 28 agosto. Il girone è unico ma non sarà un tutti-contro-tutti: ogni squadra giocherà infatti otto partite contro otto avversarie, e i risultati si sommeranno in una classifica comune a tutte le squadre.

Le squadre già qualificate sono 32 (comprese quattro italiane: Napoli, Inter, Atalanta e Juventus) e le partite ancora da giocare, che determineranno le ultime 4 squadre qualificate, sono Copenhagen-Basilea, Benfica-Fenerbahçe, Club Brugge-Rangers e Qarabağ-Ferencváros (squadre di Azerbaijan e Ungheria, rispettivamente).

Il Kairat Almaty è arrivato alla fase a campionato della Champions League partendo dal primo turno di qualificazione, le cui prime partite si erano giocate a inizio luglio. Ha eliminato nell’ordine l’Olimpija Ljubljana (Slovenia), il KuPS (Finlandia), lo Slovan Bratislava (Slovacchia) e infine il Celtic, con tre rigori parati dal 21enne portiere di riserva Temirlan Anarbekov. Quando molte squadre ancora devono iniziare la loro Champions League, il Kairat Almaty già ci ha giocato – seppur nella fase preliminare – otto partite.

Il Kairat (spesso scritto Qairat) esiste dal 1954 e gioca nel campionato kazako, che nell’ultimo decennio è stato quasi sempre vinto dall’Astana, che nel 2015 fu la prima (e fino a ieri l’unica) squadra del paese a qualificarsi per giocare la Champions League, dove fu eliminata nella fase a gironi dopo quattro pareggi e due sconfitte. Nei primi anni Duemila il Kairat ebbe gravi problemi finanziari che lo portarono addirittura a dover ripartire dalla seconda serie del campionato kazako. Negli ultimi anni si è ripreso e negli anni Dieci del Duemila ha partecipato con buona regolarità all’Europa League (il secondo più importante torneo europeo per squadre di club), senza però andare mai oltre le fasi preliminari.

La città in cui ha sede, Almaty, è la più popolosa del paese, vicina al confine con il Kirghizistan, e non lontana da quello con la Cina: è più vicina a Pechino che a Parigi. Andarci a giocare in trasferta significherà volare migliaia di chilometri e attraversare diversi fusi orari, per una partita di calcio.

Una tifosa del Kairat Almaty, con una bandiera kazaka, il 20 agosto a Glasgow, in Scozia (Ian MacNicol/Getty Images)

Pur essendo una squadra di un paese asiatico il Kairat gioca in Champions League – un torneo “europeo”– in conseguenza di accordi specifici (simili ad altri in vigore con altre federazioni di paesi fuori dall’Europa geografica) tra la federazione del paese e l’UEFA, che regola e governa il calcio europeo (o, in questo caso, eurocentrico).

Il Bodø/Glimt è un po’ più noto in Italia, per via delle partite che negli ultimi anni ha giocato contro Fiorentina, Lazio e Roma, di cui si ricorda in particolare una sconfitta in trasferta per 6-1 nel 2021. La squadra gioca a Bodø, una piccola città nel nord della Norvegia. Fondato nel 1916, ha già vinto 4 campionati norvegesi (compreso quello del 2024) e negli ultimi anni è stato una presenza piuttosto fissa in Europa League e Conference League (il livello sotto all’Europa League). La squadra gioca le partite di casa in un piccolo stadio da 8mila posti e nella scorsa stagione arrivò alla semifinale di Europa League, dove fu eliminata dal Tottenham, che poi vinse la competizione. Anche una trasferta a Bodø sarà – ed è stata – complicata per motivi climatici e logistici.

Tifosi del Bodø/Glimt l’1 maggio a Londra (Paul Terry/CSM via ZUMA Press Wire)

È notevole anche la (breve) storia del Pafos, una squadra fondata nel 2014 dall’unione di due squadre della città di Pafo e che la scorsa stagione è già riuscita a vincere il piccolo campionato cipriota (per la prima volta nella sua storia). È arrivata alla fase a campionato delle Champions League partendo dal secondo turno di qualificazione (quello successivo rispetto a quello da cui è partito il Kairat).