Quest’anno al carnevale di Notting Hill è filato tutto liscio
Dopo anni di preoccupazioni per le crescenti violenze, la grande festa della comunità caraibica di Londra è tornata principalmente una festa

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A Londra è finito lunedì il carnevale di Notting Hill, la grande festa annuale che celebra la cultura e la storia delle comunità di origine caraibica che vivono nel Regno Unito. Il carnevale si tiene fin dal 1966 nelle strade dell’omonimo quartiere ed è una delle street parade più grandi al mondo, ma anche un evento che storicamente attira attenzioni per i frequenti problemi di ordine pubblico: quest’anno però secondo la polizia di Londra ci sono stati molti meno episodi di violenze gravi rispetto alle ultime edizioni.
«Per molte persone della comunità caraibica il carnevale è esattamente come il Natale», ha detto Ian Comfort, presidente della Notting Hill Carnival Ltd, la società che organizza l’evento. Il carnevale dura tre giorni e si conclude il lunedì con una grande sfilata per le strade del quartiere fatta di balli, musica e costumi coloratissimi, che riprendono le tradizioni di paesi come Barbados, Giamaica, Haiti, Grenada e Trinidad e Tobago.
Quest’anno erano attese più di un milione di persone, con circa 7mila agenti in servizio tra domenica, la giornata dedicata alle famiglie, e lunedì. La Metropolitan Police ha detto che 423 persone sono state arrestate, perlopiù per possesso di cannabis, armi o spaccio di droghe; sono stati segnalati 18 reati di tipo sessuale, cinque rapine e due accoltellamenti, ma senza ferite gravi. L’anno scorso l’evento era terminato con 334 arresti e due persone uccise.
Sempre lunedì durante la parata la musica è stata spenta per 72 secondi in ricordo delle altrettante persone morte nel disastroso incendio del 2017 alla Grenfell Tower, che si trova nel quartiere, a ovest di Londra, ma anche di quelle uccise nell’ultima edizione e di Kelso Cochrane: il suo omicidio è un pezzo della storia del carnevale stesso.
Cochrane aveva 32 anni, era originario di Antigua e viveva a Notting Hill, dove il 17 maggio del 1959 fu accoltellato e ucciso da un gruppo di giovani bianchi nel pieno delle violenze contro i gruppi di persone arrivate dai Caraibi, sistematicamente sottoposte ad abusi e discriminazioni. Tra l’agosto e il settembre precedenti c’erano stati gravi scontri tra le due parti proprio a Notting Hill, uno dei quartieri più popolati dalle comunità caraibiche assieme a Brixton, a sud. In risposta alle tensioni, nel gennaio del 1959 la giornalista e attivista Claudia Jones, originaria di Trinidad e Tobago, organizzò un primo carnevale “caraibico” nel municipio di St. Pancras, nel nord della città. Dopo l’assassinio di Cochrane, continuò a organizzare eventi per riunire le comunità.
Il primo carnevale in strada a Notting Hill però fu organizzato nel 1966 dall’attivista Rhaune Laslett, che aveva in mente una grande festa per i bambini del quartiere che potesse servire anche ad allentare le tensioni. Funzionò. Migliaia di persone del quartiere scesero in strada a ballare: suonava la band di steel pan guidata dal pianista jazz Russell Henderson. Da allora il carnevale si è progressivamente ampliato, arrivando a comprendere band e musicisti di generi tradizionali caraibici, come calypso e soca, e di altri poi diventati parte della cultura di massa, come reggae, dub e ska.
Ancora oggi ha l’obiettivo di celebrare gli oltre 300mila migranti caraibici che arrivarono nel Regno Unito tra il 1948 e il 1971 e che furono fondamentali per la ricostruzione del paese nel secondo dopoguerra: è la cosiddetta Windrush generation, dal nome della nave che portò in Inghilterra il primo grande gruppo di persone migranti, che in cambio di manodopera ottennero il diritto di risiedere nel Regno Unito. I problemi di ordine pubblico ci sono ancora. Il carnevale però resta un’istituzione culturale, che attira centinaia di migliaia persone da tutto il paese e anche dall’estero.
Oggi gli organizzatori sostengono che chi commette violenze non abbia niente a che vedere con il carnevale e con i suoi valori, ma ciclicamente si discute dei suoi problemi per la sicurezza pubblica. Nel 2023, quando otto persone furono accoltellate e 308 arrestate, la candidata sindaca dei Conservatori Susan Hall propose di spostare l’evento in un parco, dove secondo lei sarebbe più facile gestirlo. Nel 2024 ci sono state nuove discussioni in seguito alla morte di Cher Maximen, una donna di 32 anni accoltellata e uccisa da un ventenne mentre cercava di intervenire in una rissa, e di Mussie Imnetu, un 41enne morto per le ferite subite in una rissa.
Il funzionario della Metropolitan Police, Matt Ward, ha detto che quest’anno non ci sono state violenze gravi anche grazie all’uso di metal detector e sistemi di riconoscimento facciale, che secondo la polizia hanno permesso di fermare presunti aggressori prima che commettessero reati, ma che sono stati contestati da alcuni gruppi per i diritti civili perché ritenuti non adatti a un evento culturale come il carnevale.
Anche Comfort, il presidente, ha detto che quest’anno l’evento è stato «spettacolare e sicuro». Parlando con il Guardian tuttavia ha raccontato che si stava per non tenere a causa della mancanza di fondi. Stando all’amministrazione locale il carnevale apporta ogni anno circa 400 milioni di sterline all’economia locale (oltre 460 milioni di euro), ma per farlo ne servono oltre 11 milioni (12,75 milioni di euro). Per Comfort è stato essenziale il contributo dell’ufficio del sindaco e dei consigli locali di Kensington, Chelsea e Westminster city, che lo hanno finanziato in totale con quasi 1 milione di sterline.
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