Quale sarà il prossimo Giappone?

O la prossima Islanda, insomma la meta turistica che andrà più di moda tra chi viaggia lontano

Cartelli stradali sulla Highway 62 a Iron Mountain, California, il 19 ottobre 2005. (Jim Steinfeldt/Michael Ochs Archives/Getty Images)
Cartelli stradali sulla Highway 62 a Iron Mountain, California, il 19 ottobre 2005. (Jim Steinfeldt/Michael Ochs Archives/Getty Images)
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In breve:

  • Alcune destinazioni stanno emergendo come nuove mete turistiche di tendenza per chi viaggia lontano: la Cambogia ha registrato il maggior aumento di ricerche su Skyscanner nell’ultimo anno, mentre l’Uzbekistan attrae sempre più gruppi di giovani e famiglie.
  • La Cina ha eliminato l’obbligo di visto turistico per soggiorni fino a 30 giorni per 32 paesi europei fino alla fine del 2025: nel 2024 ha ricevuto oltre 20 milioni di visitatori senza visto, il doppio del 2023.
  • Negli ultimi anni sono state aperte sei nuove rotte aeree da Milano e Venezia verso le principali città cinesi: nonostante la crescita i 60 milioni di visitatori del 2024 restano inferiori ai 98 milioni del 2019 pre-Covid.

La popolarità delle mete turistiche segue spesso un andamento ciclico: negli ultimi anni, e specialmente dopo la pandemia, il Giappone è stato una delle destinazioni “lontane” più desiderate, e tra quelle in Europa ci sono state l’Islanda per il turismo naturalistico e l’Albania perché è una meta conveniente per chi ama andare al mare. È probabile quindi che altri paesi del mondo diventeranno nei prossimi anni nuove mete di tendenza che sarà facile sentir nominare da amici e influencer, di cui si leggerà molto sui giornali di viaggio e soprattutto di cui si vedranno molti contenuti sui social, sia provenienti dall’Italia sia da altri paesi.

Cambogia
Uno dei modi in cui si può cercare di capire quale sarà una meta molto gettonata è controllare quali sono le destinazioni più cercate sui motori di ricerca per voli aerei: l’aggregatore Skyscanner riporta che la meta che ha registrato in proporzione il maggiore aumento di ricerche nell’ultimo anno è la Cambogia, nel sud est asiatico.

A questo bisogna aggiungere che all’inizio del 2025 Emirates ha inaugurato una nuova rotta da Dubai a Siem Reap, la città nel nord ovest del paese che fa da punto di partenza per andare a visitare le rovine dei templi di Angkor, uno dei siti archeologici più importanti del sud est asiatico. La Turkish Airlines invece aprirà una nuova rotta a dicembre, verso Phnom Penh, la capitale del paese. Per arrivare in Cambogia dall’Italia quindi bisogna fare uno scalo a Dubai o tra pochi mesi a Istanbul, ma ci sono anche tratte che passano da Singapore, Hong Kong, Bangkok, Doha e altri grandi aeroporti dell’Asia.

Nel 2024 il turismo in Cambogia ha registrato una forte crescita: il ministero del turismo segnala un incremento quasi del 23 per cento rispetto al 2023, con 3,6 miliardi di dollari di entrate e 6,7 milioni di visitatori internazionali. Per la stragrande maggioranza sono turisti che vengono già dall’Asia, ma c’è anche un 10 per cento che visita il paese dall’Europa: Francia e Regno Unito sono addirittura nelle prime dieci posizioni per i paesi di provenienza dei turisti in Cambogia.

Turisti al tempio di Angkor Wat, in Cambogia, agosto 2024. (AP Photo/Heng Sinith)

Turisti al tempio di Angkor Wat, in Cambogia, agosto 2024. (AP Photo/Heng Sinith)

Il governo cambogiano lavora per lo sviluppo del settore turistico già da prima della pandemia. All’inizio di quest’anno insieme al Comitato nazionale per lo sviluppo del turismo ha annunciato il progetto “Turismo Sacro 2025-2035”, con il quale vuole costruire strutture ricettive e servizi turistici essenziali come punti di ristoro, parchi e strutture sanitarie in aree dedicate del paese.

A settembre sarà poi operativo il nuovo aeroporto internazionale di Techo, poco a sud della città di Phnom Penh. Il paese si sta poi impegnando per facilitare e digitalizzare procedure come la compilazione del visto e l’acquisto di biglietti per il parco di Angkor.

Uzbekistan
Una delle mete di cui cominciano a vedersi di più i contenuti sui social è l’Uzbekistan, paese dell’Asia centrale, fino a poco tempo fa poco visitato: è diventato indipendente nel 1991, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, ma fino al 2016 è stato uno dei paesi più chiusi e autoritari al mondo.

Chi è stato recentemente in viaggio in Uzbekistan racconta di essersi sentito accolto come turista, anche grazie a siti web in inglese per le prenotazioni dei mezzi di trasporto – che in Uzbekistan sono i treni – e tour operator locali disponibili a comunicare anche su WhatsApp.

Si tratta di un viaggio relativamente facile da organizzare, e i turisti abituati anche a mete più lontane e impegnative lo apprezzano per viaggi di durata più breve: un itinerario classico, che comprende principalmente le città lungo Via della Seta – in particolare Samarcanda, Bukhara e Khiva – può essere completato in circa 10-12 giorni. Un altro aspetto attrattivo è il budget, che è medio.

La coppia di travel creator Enrico e Bianca (@diariechiacchiere su Instagram) ha raccontato che ultimamente ha notato come questa meta sia particolarmente raggiunta da viaggi di gruppo organizzati, sia quelli delle agenzie più famose online che quelli più classici e sponsorizzati da piccoli gruppi o dalle parrocchie. Un tour operator uzbeko sentito dal Post ha aggiunto che negli ultimi anni è cambiato il tipo di turisti che visita il paese: un tempo prevalevano gruppi di adulti e anziani, oggi si vedono invece sempre più gruppi di giovani e famiglie con bambini, anche piccoli.

Cina
Stefano Arossa del Tour Operator WeRoad segnala poi negli ultimi due anni un forte incremento delle richieste per paesi la Cina: questo è dovuto anche al fatto che è uno dei paesi dell’Asia che di recente hanno reso più semplice l’entrata dei turisti, eliminando l’obbligo del visto turistico per soggiorni inferiori a 30 giorni per 32 paesi europei, fino alla fine del 2025. Per alcuni stati del Sud America e del Medio Oriente queste esenzioni sono state estese fino a metà del 2026, quindi potrebbe accadere anche per l’Europa, come racconta la travel designer Alessia Lai.

L’anno scorso più di 20 milioni di stranieri hanno visitato la Cina senza visto, il doppio rispetto al 2023. Nonostante questo però persino il numero di visitatori dell’anno scorso, cioè 60 milioni nel 2024, è ancora parecchio inferiore rispetto ai livelli pre Covid: nel 2019 i visitatori erano stati 98 milioni.

Turisti in visita al tempio taoista Huode Zhenjun, novembre 2023, Pechino, Cina. (Kevin Frayer/Getty Images)

Turisti in visita al tempio taoista Huode Zhenjun, novembre 2023, Pechino, Cina. (Kevin Frayer/Getty Images)

Tuttavia sono state aperte negli ultimi mesi del 2025 sei nuove rotte da Milano e Venezia verso le principali città cinesi. Sono stati introdotti collegamenti diretti anche con molte città delle zone centrali della Cina come Chengdu e Chongqing.

Namibia
Un’altra meta fino a qualche tempo fa poco conosciuta ma che sta cominciando a essere sempre più frequentata è la Namibia, uno stato a nord del Sudafrica – da cui ha ottenuto l’indipendenza nel 1990 – che nel 2023 è stato visitato dal doppio dei turisti dell’anno prima, e che nel 2024 ha superato il livello precedente al Covid.

La Namibia viene scelta solitamente perché è uno dei paesi più sicuri della regione e perché ha dei paesaggi bellissimi – il deserto del Namib, l’oceano, le montagne, i canyon e la savana – e offre la possibilità di vedere molte specie animali diverse: sul promontorio di Cape Cross si trova una delle colonie di otarie più grandi d’Africa.

A differenza di altre mete famose per i safari, in Namibia è possibile organizzare i safari self-drive: per i turisti è relativamente facile, appoggiandosi a una guida o a una persona esperta del luogo, noleggiare un fuoristrada e passare la notte in autonomia in un campeggio aperto o con le tende sui tetti dei veicoli.

Per quanto riguarda il budget è ancora un viaggio abbastanza costoso, tanto che viene spesso proposto come una destinazione “da viaggio di nozze”.

Georgia
Per quanto riguarda una meta più vicina, un paese che è cresciuto molto negli ultimi anni in tutti i settori, e quindi anche in quello turistico, è la Georgia. Viene spesso presentata nei contenuti online come una destinazione sottovalutata, e nonostante il numero più consistente di visitatori sia russo c’è stato un aumento di più del 10 per cento di turisti europei quest’anno, con quelli italiani al secondo posto dopo i turisti greci.

Anche in questo caso il collegamento diretto Milano-Tbilisi (che esiste dal 2023 da Bergamo) ha assecondato questa crescita, e dal 2025 è stato aggiunto quello da Malpensa.

Gli influencer di viaggio Enrico e Bianca individuano la Georgia come potenziale meta molto ricercata dai turisti italiani anche perché molti influencer e creator di viaggi sono stati invitati a visitarla dall’ente nazionale del turismo. Quando un creator o un influencer fa una collaborazione di questo tipo, nei suoi contenuti in viaggio dovrebbero essere inclusi degli hashtag dedicati, per esempio #visitbatumi per sponsorizzare Batumi, la seconda città più grande del paese.

Oman
Un altro paese spesso descritto come sottovalutato – e quindi ancora relativamente poco turistico ma con molto potenziale – è l’Oman. Di solito viene scelto da chi è già stato sulla penisola araba perché a differenza di Dubai, che è stata negli scorsi anni un’altra meta molto di moda, è un paese che ha un patrimonio storico e culturale più ampio. Dal 2021 il sultanato sta infatti provando a promuovere il paese per diversificare l’economia e diminuire la dipendenza dal settore petrolifero, concentrandosi sul turismo. Le strutture ricettive stanno puntando ad ampliare il tipo di clientela, anche al di fuori dei turisti più ricchi e di quelli provenienti dall’Arabia Saudita. Nonostante ci siano molti resort, ville e hotel di lusso e campi da golf – nel 2024 Forbes riportava le aperture di tre famose catene di lusso – sembra che il paese si stia aprendo anche a turisti con budget medi o medio-alti.

Gli Stati Uniti rimangono una meta molto gettonata per gli italiani
Gli Stati Uniti non sono una meta “nuova” per i turisti italiani, e sono da decenni uno dei posti più visitati dai turisti internazionali in generale.Mentre però in certi paesi, come per esempio Canada e Germania, i turisti che vanno in vacanza negli Stati Uniti sono diminuiti quest’anno a causa delle politiche respingenti dell’amministrazione Trump, i turisti italiani continuano ad andarci e anzi quest’anno sono stati più dell’anno scorso.