• Sport
  • Venerdì 15 agosto 2025

L’altra ricca squadra di calcio di Parigi

La più ricca famiglia di Francia ha comprato il Paris FC e ora nel più importante campionato francese ci sarà di nuovo un derby parigino

Il logo del Paris FC (James Gill - Danehouse/Getty Images)
Il logo del Paris FC (James Gill - Danehouse/Getty Images)
Caricamento player

Inizia oggi, venerdì 15 agosto, la nuova stagione della Ligue 1, il più importante campionato francese maschile di calcio, e per la prima volta dopo 35 anni in Ligue 1 ci sarà un derby tra due squadre di Parigi. Una è il Paris Saint-Germain (PSG), campione in carica in Francia e in Europa; l’altra è il Paris FC, che negli anni Settanta fu per un periodo la stessa squadra del PSG (ci furono varie fusioni e scissioni), che nel novembre del 2024 è stata comprata dalla famiglia più ricca di Francia (e un po’ anche da Red Bull) e il cui stadio per la prossima stagione si trova letteralmente a pochi passi da quello del PSG.

Il Paris FC (come sempre nel calcio FC sta per Football Club) arriva in Ligue 1 in virtù del secondo posto nella passata edizione di Ligue 2, la Serie B francese. È quasi impossibile che già da quest’anno possa vincere la Ligue 1 (che il PSG ha vinto 11 delle ultime 13 volte) ma di certo ci sono piani ambiziosi: la famiglia Arnault, che controlla il gruppo del lusso LVMH, ne ha comprato le quote di maggioranza insieme con Red Bull, l’azienda austriaca che da anni investe molto nel calcio e nello sport in generale.

Parigi e il calcio hanno una storia complicata, o perlomeno l’avevano prima che nel 2011 il PSG fosse comprato dal fondo sovrano del Qatar: i suoi soldi hanno reso la squadra quasi imbattibile in Francia e sempre più competitiva in Europa, fino alla vittoria dello scorso maggio in Champions League, il più importante trofeo europeo per club, in una stagione in cui ha vinto la sua quarta Ligue 1 di fila, con 19 punti di vantaggio sulla seconda.

In molte grandi città europee è normale che ci siano due squadre di alto livello. Londra, addirittura, ne ha sette nel massimo campionato inglese. Il fatto che Parigi, la cui area metropolitana ha circa 11 milioni di abitanti, avesse una sola squadra in Ligue 1 era una stranezza, quasi un’incongruenza. «La presenza di una seconda grande squadra a Parigi è stata per anni una chimera», ha scritto Le Monde, «un sogno da e per magnati». In effetti i tentativi sono stati più d’uno, spesso piuttosto fallimentari, al punto che proprio Le Monde ha parlato di una metaforica “maledizione” riguardante il progetto di creare una seconda forte squadra di calcio maschile con sede a Parigi.

Il Paris FC (spesso accorciato in PFC) esiste dal 1969 e da allora è stato fondato, sciolto, fuso, rifondato, di nuovo fuso, un’altra volta sciolto e poi ancora rifondato. Fu creato nel 1969 da un gruppo di imprenditori e personaggi famosi (tra cui l’attore Jean-Paul Belmondo). Poco dopo si fuse con un’altra squadra, lo Stade saint-germanois (dal nome di un comune poco fuori Parigi), per formare il Paris Saint-Germain Football Club, nel cui nome restavano tracce dei nomi di entrambe. La fusione durò poco e nel 1972 furono rifondate due nuove squadre: il Paris FC, che si tenne stadio, giocatori e titolo sportivo (la possibilità di giocare ad alti livelli fin da subito), e il PSG, che tornò nel comune di Saint-Germain-en-Laye e ripartì da serie inferiori.

Ma in pochi anni le cose si ribaltarono: mentre il Paris FC scendeva di categoria e perdeva d’importanza, il PSG (che si riprese anche lo stadio) tornava in alto. In Ligue 1 si incrociarono solo nel 1979 (mentre l’ultimo derby giocato in Ligue 1 tra due squadre di Parigi fu PSG-Racing nel 1990). Di fatto, come ha spiegato all’Équipe Nicolas Kssis-Martov, esperto di storia delle squadre parigine, «non c’è mai stata una vera rivalità tra PSG e Paris FC, perché il PSG divenne troppo più forte in troppo poco tempo».

Nella travagliata storia del Paris FC c’è anche una seconda fusione negli anni Ottanta, con un’altra squadra di Parigi. Anche quella volta andò male e in questo caso fu il Paris FC che tornò alle categorie inferiori, restando per decenni lontano dalla Ligue 1 e pure dalla Ligue 2, in cui la squadra è tornata stabilmente solo dal 2017. Le cose iniziarono a stabilizzarsi solo dal 2012, quando la squadra fu comprata dall’imprenditore francese Pierre Ferracci, che nel 2020 cedette parte delle sue quote al fondo sovrano del Bahrein.

Nel novembre del 2024 sono infine arrivati gli Arnault, che hanno acquisito le quote del Paris FC tramite Agache, la holding della famiglia, e non tramite il gruppo LVMH. Nello specifico, a occuparsi direttamente della squadra è Antoine Arnault, figlio di Bernard (il quinto uomo più ricco al mondo e per un po’ il primo). Dal novembre del 2024 Agache ha la maggioranza delle quote e Red Bull, scelta come partner per la sua esperienza nel calcio, il 10,6 per cento. Ferracci ha mantenuto alcune delle sue quote, ma è previsto che le ceda nel 2027 alla famiglia Arnault, con la quale finora sembra essere in grande sintonia su quel che riguarda la squadra.

Antoine Arnault e Pierre Ferracci il 20 novembre 2024 a Orly, in Francia (Kristy Sparow/Getty Images)

Nonostante l’imponenza dei nomi Red Bull e Arnault, l’acquisizione del club sembra essere stata finora piuttosto morbida, senza acquisti eclatanti e con l’intenzione – almeno a parole, e per ora – di far crescere la squadra con relativa calma, senza strappi eccessivi da un anno all’altro (un po’ come in Italia sta cercando di fare il Como).

«Non vogliamo bruciare le tappe», ha detto Ferracci a fine 2024 (quindi dopo l’arrivo di Red Bull e Arnault), riferendosi anche all’intenzione di far giocare nella squadra un certo numero di giocatori locali, cresciuti cioè nell’area di Parigi. Ha parlato anche della volontà di far sì che la squadra resti “popolare”. Visto chi la controlla può sembrare, e in parte senz’altro è, un paradosso, ma è altrettanto vero che ancora oggi il PSG (di certo non una squadra “povera”) è molto popolare nelle banlieue, le periferie di Parigi.

Dopo la promozione in Ligue 1 il Paris FC ha fatto diversi acquisti di giocatori considerati validi per la categoria, con un budget complessivo che si prevede possa superare i 130 milioni di euro: una cifra alta per la Ligue 1, che dovrebbe permettere alla squadra di restare più o meno a metà classifica, ma che difficilmente le consentirà di giocarsi le prime posizioni. Finora l’acquisto più costoso dell’estate (anche il più costoso dell’intera storia della squadra) è stato quello di Otávio, 23enne difensore brasiliano comprato dal Porto per circa 12 milioni di euro.

In generale, almeno per ora, il Paris FC ha fatto acquisti piuttosto pragmatici, che sembrano puntare a rendere la squadra solida e pronta alla Ligue 1 più che a essere appariscenti, magari grazie al nome di richiamo di qualche noto calciatore a fine carriera. È anche significativo che la nuova proprietà abbia scelto di riconfermare Stéphane Gilli, 51enne francese che allena il Paris FC dal 2023, dopo esserne stato per alcuni anni assistente allenatore (e, per un breve periodo, allenatore ad interim).

Come mostrato da alcune scelte degli ultimi mesi, la nuova proprietà punta anche a riorganizzare l’area dirigenziale e amministrativa della squadra, oltre che a migliorare la qualità delle sue infrastrutture (per esempio i campi e le strutture di allenamento).

Già a febbraio di quest’anno, quindi ben prima di essere certa della promozione in Ligue 1, la squadra aveva annunciato che da questa stagione (e fino al 2029) avrebbe giocato al Jean-Bouin, uno stadio di circa 20mila posti che sta proprio accanto al Parco dei Principi, che ancora è lo stadio dove gioca in casa il PSG. I due stadi sono a pochi metri l’uno dall’altro, separati solo da una strada, rue Claude Farrère. Per questo motivo, il calendario di Ligue 1 è stato studiato in modo che le due squadre giochino entrambe in casa – ma non nello stesso giorno – solo una volta. I due derby saranno il 4 gennaio e il 16 maggio del 2026.

Il Parco dei Principi e il Jean-Bouin in una foto del 2024 (AP Photo/Christophe Ena)

Non è mai facile, nemmeno con grandi investimenti, trasformare una squadra piccola, che arriva da una categoria inferiore, in una squadra forte, capace di stare con costanza ai primi posti. Come in molti altri casi, seppur con la prospettiva di qualche anno, sembra che questo sia il piano del Paris FC, e senza dubbio la possibilità di una vera competizione con il PSG – che da anni vince senza troppa concorrenza – potrebbe contribuire a risolvere parte dei problemi economici che sta avendo la Ligue 1. In breve, è difficile appassionarsi a un torneo dove vincono sempre gli stessi.

Intanto, già da prima dell’arrivo degli Arnault, il Paris FC è invece molto competitivo a livello femminile. Nella passata stagione del più importante campionato femminile francese la squadra è arrivata terza, a pochi punti dal Paris Saint-Germain, a sua volta secondo dietro al Lione, una delle più forti squadre a livello europeo, che in questi anni ha dominato il calcio francese femminile ancor più di quanto il PSG ha fatto con il maschile.