Sono stati revocati gli arresti domiciliari a Giancarlo Tancredi e Giuseppe Marinoni, coinvolti nelle inchieste sull’urbanistica a Milano

Il tribunale del riesame, l’organo giudiziario che si occupa di valutare e rivedere le misure cautelari, ha revocato gli arresti domiciliari per Giancarlo Tancredi e Giuseppe Marinoni, entrambi indagati a vario titolo nelle inchieste sull’urbanistica a Milano. Tancredi è l’ex assessore alla Rigenerazione urbana (cioè all’urbanistica) di Milano, mentre Marinoni l’ex presidente della commissione comunale per il paesaggio: proprio per via delle indagini in corso, che a fine luglio avevano portato al loro arresto, Tancredi si era dimesso da assessore.
Il Corriere della Sera scrive che Tancredi resta indagato per corruzione per l’esercizio della funzione, e che per lui è stata disposta la sospensione dell’esercizio dai pubblici uffici per un anno oltre al divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione. Questa misura è stata disposta anche per Marinoni, a cui invece è stato imposto sempre per un anno il divieto di svolgere la professione di architetto o altre attività imprenditoriali e di rivestire ruoli direttivi all’interno di imprese. Le motivazioni delle decisioni saranno rese note entro 45 giorni. Sempre giovedì sono stati revocati gli arresti domiciliari anche per l’architetto Federico Pella, a sua volta coinvolto nelle inchieste.
Sono invece state confermate le indagini a carico di Christian Malangone, il direttore generale del comune di Milano, anticipate giovedì mattina sempre dal Corriere della Sera: è accusato di induzione indebita nel cosiddetto “caso Pirellino”, ritenuto emblematico delle attività del presunto sistema di corruzione e favori messo in piedi da costruttori, funzionari comunali e progettisti per accelerare la concessione di permessi edilizi illeciti e fare speculazione attraverso grandi progetti immobiliari. L’induzione indebita è un reato che si verifica quando un pubblico ufficiale persuade un’altra persona a dare o promettere denaro o beni, abusando del proprio ruolo o dei propri poteri.
Martedì sempre il tribunale del riesame aveva annullato l’arresto di altre due persone, Andrea Bezziccheri e Alessadro Scandurra, coinvolte nelle stesse indagini e arrestate contestualmente a Tancredi e Marinoni.
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