C’è stato un grosso naufragio a Lampedusa, ci sono decine di morti
Si è ribaltata una barca con a bordo un centinaio di persone migranti, diverse di loro sono disperse

Mercoledì una barca con un centinaio di persone migranti a bordo è naufragata a sud-ovest di Lampedusa, in Sicilia: sono morte almeno 27 persone, tra loro anche un neonato e tre minori, e diverse risultano ancora disperse. Secondo una ricostruzione diffusa dalla Guardia Costiera, le persone che si trovavano sulla barca erano partite martedì sera dalla Libia, a bordo di due imbarcazioni diverse: durante la traversata, una avrebbe avuto problemi e molte persone che si trovavano su quella barca sarebbero riuscite a salire sull’altra, poi affondata vicino a Lampedusa.
Sessanta persone sono state soccorse dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza italiane, e trasferite nell’hotspot dell’isola, cioè la struttura di primissima accoglienza gestita dalla Croce Rossa. Le operazioni di soccorso di eventuali sopravvissuti e di recupero dei corpi sono ancora in corso.
Se le cifre fossero confermate sarebbe uno dei più gravi naufragi avvenuti nei pressi di Lampedusa negli ultimi anni. L’ultimo paragonabile era stato a marzo, quando 6 persone erano morte in seguito al ribaltamento di un gommone, e almeno 40 non sono mai state trovate.
Negli ultimi anni i naufragi nei pressi di Lampedusa sono diventati meno frequenti. Questo perché la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera stazionano stabilmente al molo dell’isola e, non appena ricevono notizia dell’avvicinarsi di un’imbarcazione verso le acque territoriali italiane, intervengono per soccorrerla. Molte persone migranti che cercano di raggiungere l’isola, inoltre, vengono intercettate e riportate con la forza in Libia e in Tunisia mentre si trovano in acque internazionali, in base ai contestati accordi stretti dalle autorità libiche e tunisine con l’Italia e l’Unione Europea.



