Sono raddoppiati gli indagati per gli abusi nel carcere minorile Beccaria di Milano
Dopo aver sentito alcuni ex detenuti la procura ha indagato altre 21 persone, tra cui due ex direttrici

La procura di Milano sta indagando su 21 altre persone nell’inchiesta sugli abusi e sui maltrattamenti nel carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano, per cui l’anno scorso erano stati arrestati 13 agenti della polizia penitenziaria e altri otto erano stati sospesi. In totale quindi le persone indagate sono 42. Tra quelle aggiunte solo ora ci sono Cosima Buccoliero, direttrice del carcere tra il 2018 e il 2022, e Maria Vittoria Menenti, direttrice tra il 2022 e il 2023, che sono accusate di non aver impedito i comportamenti violenti commessi dagli agenti contro numerosi detenuti. Altri nuovi indagati sono Francesco Ferrone e Domenico Rondinelli, ex comandanti della polizia penitenziaria.
Le indagini erano cominciate dopo alcune segnalazioni presentate dalle madri dei detenuti, dalle psicologhe in servizio nel carcere e dal Garante dei diritti dei detenuti per il comune di Milano, Francesco Maisto. Secondo le accuse a partire dal 2021 un gruppo di agenti avrebbe ripetutamente abusato, fisicamente e psicologicamente, di detenuti minorenni, soprattutto nelle stanze senza telecamere come le celle di isolamento. I reati per cui sono indagate le persone coinvolte vanno dalla tortura ai maltrattamenti aggravati, dalle lesioni al falso; uno degli indagati è accusato anche di violenza sessuale.
Sono indagati anche tre operatori sanitari del carcere con l’ipotesi che abbiano scritto dei referti falsi o concordati con gli agenti responsabili dei pestaggi per nascondere i maltrattamenti.
Le procuratrici Rosaria Stagnaro, Cecilia Vassena e Letizia Mannella hanno fatto richiesta per sentire 33 ex detenuti come testimoni in un incidente probatorio, uno strumento con cui durante le indagini preliminari si acquisisce una prova che potrebbe essere utilizzata nel corso di un processo.



