Le migliori foto, e un rapido riassunto, dei Mondiali di nuoto
Sono finiti domenica dopo tre settimane di gare: l'Italia è andata bene, la Cina (al solito) benissimo, e per quanto riguarda gli Stati Uniti dipende un po' a chi si chiede

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Per una serie di spostamenti, slittamenti e rinvii delle edizioni precedenti (c’entra la pandemia da coronavirus) è dal 2022 che ogni anno ci sono i Mondiali di nuoto. Da un lato, questa frequenza sbilancerà un po’ i conti quando tra qualche anno si conteranno le medaglie vinte da atleti e atlete che, di fatto, hanno avuto più possibilità di vincerne ai Mondiali. Dall’altro ha reso più abituale la presenza dei Mondiali di nuoto e più noti certi nomi di cui altrimenti si rischia di parlare quasi solo in prossimità delle Olimpiadi. In attesa dei prossimi Mondiali – in programma nel 2027 a Budapest, in Ungheria – c’è modo di fare un bilancio dei Mondiali di nuoto, che si sono svolti a Singapore dall’11 luglio al 3 agosto. Prima, però, qualche foto dall’evento, che oltre al nuoto in vasca ha avuto gare di nuoto di fondo (in acque libere), nuoto artistico (fino a qualche tempo fa noto come nuoto sincronizzato), tuffi e pallanuoto.
A Singapore hanno partecipato oltre 2.500 atleti e atlete in 77 eventi da medaglia, la maggior parte nel nuoto in vasca. Per la terza edizione consecutiva il medagliere l’ha vinto la Cina, con 15 ori e 37 medaglie complessive: a una di queste ha contribuito la nuotatrice 12enne Yu Zidi, la cui presenza ai Mondiali è stata molto dibattuta.
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Come di consueto, è andata bene l’Australia, seconda nel medagliere. Al terzo posto sono arrivati gli Stati Uniti: si è fatta però notare una “storia” postata su Instagram dall’ex nuotatore statunitense Ryan Lochte e ripresa poi da Michael Phelps: due che hanno vinto un totale di 40 medaglie olimpiche nel nuoto. La storia, che mostra una lapide e un testo funebre, è una critica verso le prestazioni a questi Mondiali della squadra statunitense, in cui diversi atleti hanno avuto peraltro problemi intestinali dovuti a un’intossicazione alimentare.
L’Italia è arrivata nona nel medagliere finale e ha ottenuto 19 medaglie, di cui 2 d’oro: entrambe arrivate nella stessa giornata, grazie a Chiara Pellacani e Matteo Santoro nei tuffi sincronizzati da 3 metri e grazie a Simone Cerasuolo nei 50 metri rana (una delle tre discipline veloci del nuoto che a Los Angeles faranno il loro debutto olimpico). Per l’Italia sono risultati in linea con le passate edizioni: rispetto ai Mondiali precedenti non sono però arrivate medaglie dalla pallanuoto, in cui la Nazionale maschile e quella femminile sono uscite ai quarti di finale.
In termini personali, la nuotatrice e il nuotatore con più medaglie sono stati il 23enne francese Léon Marchand e la 18enne canadese Summer McIntosh. Marchand ha vinto due ori e un argento, e ha fatto un nuovo record mondiale nei 200 metri misti, abbassando di quasi un secondo e mezzo (su una gara da meno di due minuti) il precedente record che resisteva dal 2011. McIntosh ha vinto quattro medaglie d’oro e una di bronzo, tutte a livello individuale (nelle staffette, visto che il Canada è relativamente debole, le risulta difficile). Il bronzo è arrivato negli 800 stile libero femminili: la gara più attesa dei Mondiali di Singapore, perché rappresentava un confronto diretto tra McIntosh e Katie Ledecky, statunitense di 28 anni che ha vinto l’oro (uno dei due di questa competizione) e che negli 800 stile libero non perde una finale mondiale da oltre dieci anni.




























