54 minori non accompagnati hanno raggiunto l’enclave spagnola di Ceuta a nuoto dal Marocco

(Antonio Sempere/Contacto via ZUMA Press/ANSA)
(Antonio Sempere/Contacto via ZUMA Press/ANSA)

Sabato 54 minori non accompagnati hanno raggiunto l’enclave spagnola di Ceuta a nuoto partendo dal Marocco: la maggior parte dei minori erano marocchini, e insieme a loro c’era una trentina di adulti. Le condizioni meteorologiche erano pessime: come in altre occasioni il gruppo le ha sfruttate per cercare di raggiungere l’enclave spagnola sfuggendo ai controlli di frontiera, con l’obiettivo di raggiungere più facilmente il continente europeo. Alcune di queste persone sono state intercettate e soccorse in mare prima che raggiungessero terra dalla Guardia Civil, una forza di polizia con funzioni anche militari. Al momento il gruppo è stato portato in alcuni centri temporanei di soccorso a Ceuta.

Ceuta è una delle due città spagnole che si trovano nel continente africano e che sono circondate dal Marocco (l’altra è Melilla): è uno dei punti di passaggio per le persone migranti che cercano di raggiungere l’Europa. Sia Ceuta che Melilla sono separate dal Marocco da barriere di confine sia di terra che di mare: chi cerca di entrare via terra tenta di forzare il confine entrando nelle poche aperture nella barriera di reti metalliche e filo spinato che separa Spagna e Marocco; in altri casi, come quello di sabato, le persone migranti arrivano a nuoto raggiungendo le due spiagge di Ceuta più vicine al confine, quella di Tarajal, a sud-est, e quella di Benzú, a nord-ovest.