L’ex leader dei Laburisti britannici, Jeremy Corbyn, ha infine annunciato un nuovo partito di sinistra

Jeremy Corbyn durante una manifestazione per la Palestina, a Londra lo scorso giugno
Jeremy Corbyn durante una manifestazione per la Palestina, a Londra lo scorso giugno (Leon Neal/Getty Images)

L’ex leader dei Laburisti britannici, Jeremy Corbyn, ha annunciato la fondazione di un nuovo partito di sinistra. Di questa possibilità si parlava da mesi e pone un problema al Partito Laburista, con la possibilità di sottrargli consensi in una fase di significativa difficoltà politica del governo di Keir Starmer. Non si sa ancora come si chiamerà il partito, che per ora ha un sito Internet chiamato Your Party (“Il tuo partito” in italiano): Corbyn ha detto che nelle prime ore dopo l’annuncio ci sono state 80mila adesioni. In un recente sondaggio di YouGov, il 18 per cento degli intervistati aveva detto di considerarsi disponibile a votare per un nuovo partito guidato da lui; nelle rilevazioni delle intenzioni di voto gli viene attribuito al massimo il 10 per cento.

Corbyn era stato leader dei Laburisti dal 2015 al 2020, quando Starmer prese il suo posto spostando il partito su posizioni più centriste. In seguito era stato sospeso e poi riammesso dai Laburisti, nel contesto dell’inchiesta sull’antisemitismo all’interno del partito durante la sua leadership, ma alle scorse elezioni la dirigenza gli aveva impedito di candidarsi alla Camera dei Comuni: lui aveva deciso di farlo lo stesso da indipendente, e per questo era stato espulso dal partito. Alla fine era stato rieletto nel collegio di Islington North, che rappresenta dal 1983, battendo il candidato dei Laburisti.

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