All’aeroporto di Bergamo sono aumentati i controlli
Due guardie giurate controlleranno il varco da dove è passato l'uomo che si è ucciso la scorsa settimana

Due guardie giurate sono state messe a controllare il varco dell’area arrivi dell’aeroporto di Orio al Serio, vicino a Bergamo. Da quel varco la scorsa settimana era passato un uomo che è poi riuscito a entrare nella pista di rullaggio, gettandosi nel motore di un aereo in partenza. Il suicidio ha portato l’azienda che gestisce l’aeroporto (SACBO) a interrogarsi su come rendere l’aeroporto più sicuro, in particolare per evitare che persone non autorizzate entrino in pista.
L’uomo si chiamava Andrea Russo, aveva 35 anni e abitava nella Bergamasca. Era entrato nel parcheggio dell’aeroporto con un’auto intorno alle 10:30, guidando in contromano e passando per la corsia di uscita degli autobus. Aveva lasciato l’auto per poi mettersi a correre verso le porte automatiche della zona arrivi (quelle da cui si entra ed esce dall’edificio), attirando l’attenzione di due poliziotti che avevano iniziato a inseguirlo.
Una volta arrivato nel corridoio principale, Russo era poi riuscito a entrare in aree in teoria protette e sicure. La prima è appunto il varco che separa l’area degli arrivi da quella del ritiro bagagli, ora presidiato. Il passaggio è chiuso da una porta scorrevole che si apre solo dall’interno in modo automatico, attivata da un sensore al passaggio dei passeggeri in uscita dopo aver ritirato il bagaglio.
Nonostante fosse inseguito da due agenti della polizia di frontiera, Russo era riuscito a individuare in pochi secondi una porta di sicurezza, che aveva aperto con una spallata. Si era poi ritrovato nella pista di rullaggio, dove aveva raggiunto l’Airbus del volo della compagnia aerea Volotea diretto a Oviedo, in Spagna. Lì aveva prima battuto i pugni sulla superficie metallica esterna di un motore ancora spento, e poi aveva raggiunto l’altro motore in cui si è gettato.
L’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) ha chiesto a SACBO una relazione dettagliata sull’accaduto, già preparata e inviata. Mercoledì, il giorno dopo il suicidio, il presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma ha detto che si è trattato di un «evento tragico» e ha assicurato che «la sicurezza del trasporto aereo non è stata a rischio».
Il presidio delle guardie giurate è iniziato la scorsa settimana, con due guardie impegnate su tre turni per coprire tutte le 24 ore. Le guardie giurate hanno spiegato a un giornalista del Corriere Bergamo che non sono armate e che possono soltanto fermare le persone, non trattenerle.
SACBO sta anche valutando insieme alle forze dell’ordine di modificare il varco per migliorarne la sicurezza, per esempio installando una doppia porta automatica. Con un sistema simile si riuscirebbe a rallentare l’eventuale passaggio di chiunque, permettendo alle guardie giurate o alle forze dell’ordine di intervenire. In ogni caso Di Palma ha detto che ENAC non chiederà nuove misure di sicurezza all’aeroporto, perché considera adeguate quelle attuali.
In merito alla sicurezza dell’aeroporto, il sindacato dei trasporti della CISL ha ricordato che tre mesi fa sempre a Orio al Serio era stato trovato un uomo nascosto all’interno del carrello di un aereo, entrato in pista dopo aver presumibilmente scavalcato la recinzione. Già allora il sindacato aveva scritto al prefetto e a SACBO per segnalare i rischi legati alla sicurezza e proporre l’istituzione di un osservatorio per prevenire altri rischi.
Secondo i sindacati, la struttura e le attuali misure di sicurezza erano adeguate fino a qualche anno fa, quando l’aeroporto – ora il terzo d’Italia – aveva un numero di passeggeri molto inferiore. I sindacati sostengono inoltre che non ci sia abbastanza sicurezza perché la vigilanza è affidata a personale assunto part time, a turnisti e a cooperative con contratti a chiamata. Nel frattempo la procura ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, per capire se Andrea Russo sia stato in qualche modo spinto a uccidersi. Si attendono i risultati dell’esame tossicologico ed è stata analizzata la lista dei passeggeri dell’aereo di Volotea: al momento gli investigatori non hanno individuato nessuno che potesse avere legami con Russo.
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Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 tutti i giorni dalle 9 alle 24, oppure via WhatsApp dalle 18 alle 21 al 324 0117252.
Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.



