È partita da Siracusa un’altra nave della Freedom Flotilla Coalition diretta verso la Striscia di Gaza

(UFFICIO STAMPA FREEDOM FLOTTILLA ITALIA/ANSA)
(UFFICIO STAMPA FREEDOM FLOTTILLA ITALIA/ANSA)

Domenica è partita da Siracusa, diretta verso la Striscia di Gaza, un’altra nave gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, dopo il blocco di quella precedente, la Madleen, il mese scorso. La Freedom Flotilla Coalition è l’organizzazione che si oppone ai blocchi imposti da Israele all’arrivo di cibo e beni di prima necessità nella Striscia di Gaza, e più in generale  al controllo che Israele esercita sulla Striscia da anni: a giugno la Madleen era partita verso la Striscia con 12 persone a bordo (dieci attiviste e attivisti, tra cui l’attivista ambientalista Greta Thunberg, e due giornalisti) per trasportare cibo e altri beni essenziali, ed era stata poi abbordata e bloccata dalla marina militare israeliana. L’imbarcazione era stata poi riportata in Israele, le persone a bordo interrogate e poi espulse verso i paesi d’origine.

La nave partita domenica si chiama Handala, come il personaggio creato dall’artista palestinese Naji al-Ali, diventato un simbolo del sostegno alla causa palestinese. Anche in questo caso trasporta beni essenziali, e anche in questo caso il viaggio ha l’intento anche simbolico di fare pressione sul governo israeliano affinché allenti il blocco che sta imponendo sulla Striscia ormai da mesi: da maggio Israele ha ripreso a permettere l’ingresso di cibo nella Striscia (non di carburante, necessario tra le altre cose a far funzionare le strutture sanitarie), ma in quantità enormemente inferiori rispetto ai bisogni della popolazione. In varie occasioni inoltre l’esercito israeliano ha sparato sui civili mentre si avvicinavano ai centri di distribuzione del cibo. Per ragioni di sicurezza non è stata resa nota la lista delle persone a bordo di Handala.