Iga Swiatek ha vinto Wimbledon con un doppio 6-0
Non succedeva in un torneo del Grande Slam dal 1988: è la sua prima vittoria sull'erba

La tennista polacca Iga Swiatek ha vinto la finale di Wimbledon, uno dei quattro tornei più importanti del tennis, quelli cosiddetti del Grande Slam. Swiatek ha giocato una delle migliori partite della sua carriera, battendo nettamente per due set a zero (con il punteggio di 6-0, 6-0) la statunitense Amanda Anisimova. È il sesto titolo del Grande Slam della sua carriera e il primo vinto sull’erba, una superficie su cui finora non aveva ottenuto grandi successi.
Swiatek è così diventata la seconda tennista della cosiddetta “Era Open” – quella che comincia nel 1968, quando il tennis dilettantistico e quello professionistico vennero unificati – ad aver vinto una finale di un Grande Slam senza perdere un game. La prima volta era successo nel 1988, quando Stefanie Graf (anche detta Steffi) vinse il Roland Garros contro Natasha Zvereva.
Fin dal primo set, durato appena 25 minuti, ha mostrato un livello di gioco altissimo in ogni aspetto. In particolare, è stata molto brava a far muovere continuamente Anisimova da un lato all’altro del campo, costringendola a lasciare spazi aperti che Swiatek ha sfruttato con il suo dritto potente e preciso. Al contrario, Anisimova non è mai riuscita a entrare davvero in partita e ha commesso molti errori.

Iga Swiatek alza il trofeo di Wimbledon, 12 luglio 2025 (Dan Istitene/Getty Images)
Swiatek ha 24 anni ed è considerata da alcuni anni una delle tenniste più forti al mondo. Si fece conoscere nel 2020, quando a 19 anni vinse da sconosciuta il suo primo Roland Garros, che si svolge sulla terra rossa, la superficie dove Swiatek gioca il suo tennis migliore. Da allora ha vinto altri quattro Grandi Slam (tre Roland Garros di fila, dal 2022 al 2024, e uno US Open), e tra il 2022 e il 2024 è stata prima nel ranking mondiale femminile per 125 settimane di fila.
Prima di questa finale, Swiatek aveva raggiunto una sola finale in un torneo sull’erba da professionista (a giugno di quest’anno). L’ultimo anno, poi, era stato particolarmente complicato per lei: non vinceva un trofeo dal Roland Garros del giugno 2024, aveva giocato solo una finale da allora e a novembre era stata sospesa per un mese perché positiva a un test antidoping.
Anche se Swiatek era data per favorita, per questi motivi il suo dominio in finale è stato piuttosto inaspettato. Il suo percorso fino alla finale era stato lineare, mentre Anisimova aveva affrontato avversarie più impegnative, battendo in semifinale la numero uno del mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka. In quella partita aveva mostrato solidità e un buon livello di gioco, qualità che però non è riuscita a confermare in finale.
Nonostante la brutta sconfitta, dopo Wimbledon Anisimova entrerà per la prima volta in carriera tra le prime dieci tenniste al mondo. È un grande traguardo, soprattutto considerando che alla fine del 2023 era 359esima.



