Un tribunale britannico ha dichiarato tre uomini colpevoli di aver incendiato un magazzino di Londra su ordine del Gruppo Wagner

Un'immagine di una videocamera di sorveglianza diffusa dalla polizia di Londra che mostra i sabotatori
Un'immagine di una videocamera di sorveglianza diffusa dalla polizia di Londra che mostra i sabotatori (London Metropolitan Police via AP)

Martedì un tribunale britannico ha dichiarato colpevoli tre uomini per l’attacco incendiario a un magazzino di Londra usato da due aziende di un imprenditore ucraino, avvenuto nel marzo del 2024. L’incendio causò danni per circa 1,2 milioni di euro, distruggendo materiale destinato all’Ucraina, tra cui generatori e terminali del servizio di internet satellitare Starlink. Il tribunale ha stabilito che avvenne su mandato del Gruppo Wagner, la banda di mercenari russi rimasta attiva dopo la morte del suo fondatore Yevgeny Prigozhin, come parte di una più ampia campagna di sabotaggi ordita dai servizi segreti russi anche in altri paesi europei.

Quelli dichiarati colpevoli martedì sono gli esecutori materiali dell’attacco: Jakeem Rose, Ugnius Asmena e Nii Mensah. Il principale organizzatore, Dylan Earl, comunicò col Gruppo Wagner attraverso Telegram e si occupò di arruolare le altre persone coinvolte. Earl si era dichiarato colpevole lo scorso autunno (come aveva fatto il suo complice, Jake Reeves): è la prima persona giudicata colpevole da un tribunale sulla base del National Security Act, una legge sulla sicurezza nazionale e sullo spionaggio introdotta nel 2023. Le condanne e le relative pene per le persone coinvolte saranno stabilite dai giudici nei prossimi mesi.

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