Sei calciatrici da seguire agli Europei
Due attaccanti che segnano tantissimi gol, una 18enne svizzera molto tecnica e altre su cui c'è una certa attesa

Mercoledì 2 luglio cominciano gli Europei femminili di calcio: si giocano in Svizzera, partecipano 16 squadre e andranno avanti fino alla finale del 27 luglio, in programma a Basilea. L’Italia gioca la prima partita giovedì alle 18 contro il Belgio, in un girone in cui ci sono anche Portogallo e Spagna.
Proprio la Spagna, che ha vinto i Mondiali due anni fa, viene considerata la favorita per la vittoria finale. L’Inghilterra, finalista agli ultimi Mondiali e campione in carica agli Europei (vinse nel 2022 battendo in finale la Germania), è un’altra candidata credibile, così come Francia e Germania. L’Italia non è tra le favorite, ma ha buone possibilità di passare il girone e qualificarsi per i quarti di finale (vanno avanti le prime due), più probabilmente come seconda classificata dietro alla Spagna.
Agli Europei giocheranno molte delle migliori calciatrici al mondo. Ne abbiamo selezionate sei che vale la pena seguire, alternando giocatrici affermate ad altre meno conosciute, o molto giovani. Per chi invece vuole conoscerne di più, il Guardian ha fatto i profili di tutte e 368 le calciatrici degli Europei.
I quattro gironi degli Europei
Giulia Gwinn, Germania
La Germania arriva agli Europei con grosse ambizioni e una nuova capitana, Giulia Gwinn, che ha appena compiuto 26 anni, gioca nel Bayern Monaco (con cui ha vinto gli ultimi tre campionati tedeschi) e ha già messo assieme 63 presenze con la nazionale. Di solito gioca come terzina (cioè difensora sulla fascia), ma nella sua guida alle migliori giocatrici del torneo il sito specializzato The Athletic scrive che definirla solo una terzina è piuttosto riduttivo, perché «è molto più di questo. La sua forza difensiva è completata dalla brillantezza tecnica e dalla consapevolezza spaziale di una centrocampista centrale».
È insomma una calciatrice completa, forte in difesa e molto propositiva in attacco (come oggi si richiede alle migliori in quel ruolo). È anche piuttosto carismatica: l’allenatore della Germania Christian Wück ha detto che è una giocatrice fondamentale per la squadra e ne ha esaltato la personalità e il ruolo di collante tra le compagne. La sua autobiografia Write your own story, uscita a maggio, ha avuto da subito un gran successo, arrivando al primo posto nella lista dei bestseller di Der Spiegel.
Clàudia Pina, Spagna
La nazionale spagnola è piena di calciatrici di grande talento, la maggior parte delle quali gioca nel Barcellona, la squadra più forte del mondo di questi anni. Ci sono, per dire, le due vincitrici degli ultimi quattro palloni d’oro Alexia Putellas (2021, 2022) e Aitana Bonmatí (2023, 2024), anche se quest’ultima ha appena avuto una meningite virale e ancora non si sa se potrà giocare, oppure la giovane attaccante Salma Paralluelo, già decisiva ai Mondiali di due anni fa, quando aveva appena diciannove anni.
Un’altra calciatrice del Barcellona e della Spagna che quest’anno si è fatta notare è Clàudia Pina, 23 anni. Dovrebbe giocare come ala sinistra nell’attacco a tre spagnolo e viene indicata da quasi tutte le esperte di BBC Sport come la calciatrice da tenere d’occhio agli Europei. Ha segnato dieci gol in nove partite nell’ultima Champions League, più di tutte, e col tempo ha trovato sempre più spazio nella formazione titolare del Barcellona.
Prima della finale di Champions League, il sito specializzato FromTheSpot ne parlava così: «Elegante negli spazi stretti e letale davanti alla porta, Pina ha sicuramente talento e le sue partite contro squadre come il Chelsea in questa stagione hanno dimostrato che sa entrare nel ritmo di una partita e orientarla a favore del Barça».
Marie-Antoinette Katoto, Francia
Basterebbero i dati per spiegare l’eccezionalità di questa calciatrice francese di 26 anni. Ha segnato 38 gol in 55 partite con la Francia e 180 in 223 con il Paris Saint-Germain, la squadra con cui ha sempre giocato finora, ma che di recente ha lasciato: dalla prossima stagione giocherà nel Lione, la squadra femminile di maggior successo in Francia. Viene considerata una delle migliori attaccanti al mondo. Commentando il suo trasferimento al Lione ESPN ha scritto che «Katoto ha tutto nel suo repertorio. I suoi gol spaziano dai tap-in [le ribattute da molto vicino] ai colpi di testa, fino ai tiri da angolazioni complicate e sotto pressione. Combina movimenti d’élite in area di rigore con una grande abilità nella protezione del pallone».
La sua storia con la nazionale francese, però, è stata finora travagliata. Nel 2019 non fu convocata per i Mondiali (che si giocavano in Francia), nonostante fosse stata la miglior marcatrice del campionato francese nella stagione precedente: la scelta dell’allora allenatrice Corinne Diacre fu molto criticata. Nel 2022 si fece male al ginocchio nella seconda partita degli Europei, e le conseguenze di quell’infortunio le impedirono pure di giocare i Mondiali del 2023.
In questa stagione ha avuto alcuni problemi fisici e di recente, nelle partite di preparazione agli Europei, non ha quasi mai giocato titolare: per questo in Francia cominciano a preoccuparsi che anche stavolta possa perdere l’occasione di spiccare anche con la nazionale, visto che peraltro la 27enne Clara Mateo, attaccante del Paris FC, arriva da una grande stagione e sembra molto in forma. Proprio per questo, però, sarà interessante vedere se Katoto riuscirà finalmente a giocare un torneo internazionale con la Francia all’altezza del suo talento.
Alessia Russo, Inghilterra
Se il ruolo di Katoto nella nazionale francese è incerto, non ci sono dubbi invece su quello di un’altra grande centravanti europea, l’inglese Alessia Russo (si chiama così perché suo nonno era italiano). Nei recenti successi dell’Inghilterra Russo era stata determinante spesso entrando a partita in corso: agli Europei vinti nel 2022 aveva segnato 4 gol pur non giocando nessuna partita da titolare, per dire. Nelle ultime tre stagioni, dopo essere passata dal Manchester United all’Arsenal, è migliorata ulteriormente, affermandosi come una delle attaccanti più forti e decisive d’Europa, abile a calciare in porta sia di destro sia di sinistro e forte nei colpi di testa.
«Per la prima volta da molto tempo non c’è un grosso dibattito sulla prima scelta della numero 9 [cioè la centravanti] dell’Inghilterra», ha scritto The Athletic nella sua guida. Nella stagione appena conclusa è stata tra le grandi protagoniste della vittoria dell’Arsenal in Champions League, segnando 8 gol in 15 partite, e la miglior marcatrice del campionato inglese (alla pari con la giamaicana Khadija Shaw). Nel 2023/2024 era stata eletta miglior calciatrice inglese dell’anno. Assieme all’attaccante inglese del Manchester United Ella Toone conduce un podcast prodotto dalla BBC.
Glódís Perla Viggósdóttir, Islanda
Nel 2024 la difensora Glódís Viggósdóttir è diventata l’ottava donna (la terza calciatrice) dal 1956 a ricevere il premio di sportiva/o dell’anno in Islanda. Non è stata una sorpresa: è la capitana e più forte calciatrice della nazionale islandese, con cui ha totalizzato 137 presenze finora. Ha appena compiuto trent’anni, è capitana anche del Bayern Monaco e in precedenza ha giocato per anni nel campionato norvegese.
Esordì in nazionale a 17 anni, nel 2012, e si parla di lei almeno dal 2015, da quando cioè giocò una partita eccezionale contro gli Stati Uniti e soprattutto contro le sue formidabili attaccanti Alex Morgan e Abby Wambach nell’Algarve Cup (un prestigioso torneo femminile), aiutando l’Islanda a ottenere uno storico pareggio per 0-0. Oggi è una delle migliori difensore centrali in Europa, forte fisicamente, brava di testa e nell’anticipare le avversarie, ma abile anche a impostare le azioni della sua squadra: è in grado di fare lanci lunghi molto precisi. L’anno scorso è diventata la prima calciatrice islandese a essere candidata al Pallone d’Oro (è arrivata ventiduesima).
Sydney Schertenleib, Svizzera
La Svizzera non è tra le migliori nazionali partecipanti, ma avrà il vantaggio di giocare il torneo in casa e tra le sue calciatrici c’è una delle giovani più attese di questo torneo, la diciottenne Sydney Schertenleib, che nell’estate del 2024 è stata acquistata dal Barcellona. È una calciatrice peculiare, perché è piuttosto alta e longilinea ed è dotata di grande tecnica e visione di gioco. Di ruolo sarebbe trequartista, cioè la centrocampista offensiva che gioca dietro alle attaccanti, ma può fare anche l’attaccante esterna.
Nella sua prima stagione al Barcellona, una squadra come detto strapiena di calciatrici forti, è comunque riuscita a giocare 22 partite, anche se molte da subentrante, mostrando già di avere grandi qualità. Dribbla con eleganza, passa bene la palla e soprattutto gioca “a testa alta”, come si dice in gergo con un’espressione in parte figurata e in parte piuttosto concreta, perché descrive calciatrici e calciatori di grande tecnica che capiscono in anticipo lo sviluppo dell’azione e i movimenti di chi gioca con loro: abbassano poco lo sguardo perché si guardano molto intorno e in ogni caso non hanno bisogno di farlo, perché portano la palla con grande sicurezza.
Schertenleib è ancora molto giovane per essere leader in una nazionale, ma la sua allenatrice nella Svizzera Under 19 Veronica Maglia ha detto che «può davvero lasciare il segno in questi Europei» e che non ha «mai visto una calciatrice di questa qualità».



