Un fallo che racconta la rivalità più importante della WNBA
Caitlin Clark e Angel Reese sono due delle cestiste più forti in circolazione: anche un piccolo gesto in una partita apparentemente innocua nasconde un mondo
di Giorgia Bernardini

Nella WNBA, la principale lega femminile di basket nordamericana e la più importante al mondo, ci sono due squadre che non sono tra le più forti, eppure i loro scontri diretti attirano moltissime attenzioni e sono percepiti dal pubblico come molto importanti: Indiana Fever e Chicago Sky. Il motivo è che nelle due squadre giocano rispettivamente Caitlin Clark e Angel Reese, due delle giocatrici più forti e promettenti del campionato, entrambe 23enni.
Nel terzo quarto del primo scontro diretto, due settimane fa, a un certo punto Clark ha cercato di evitare un tiro a canestro di Reese facendo un brutto fallo. Reese era vicino al canestro in cui attaccava, in una posizione da cui il più delle volte non ha difficoltà a segnare appoggiando il pallone al tabellone. Nel tentativo di osteggiare il tiro della sua avversaria, Clark ha abbassato il braccio destro con forza ed è andata a colpire il braccio di Reese mancando completamente il pallone. Sembra anche che con il braccio sinistro invece abbia spinto l’avversaria da dietro facendola cadere per terra di peso. L’intenzionalità e l’eccezionale veemenza del gesto hanno portato gli arbitri a sanzionare il fallo di Clark come antisportivo.
Dalle riprese video sembra che Clark possa aver fatto il fallo su Reese in reazione a quello che considerava un fallo non fischiato qualche istante prima a vantaggio della sua squadra, Indiana. E la reazione di Clark è stata emblematica di una situazione in campo abbastanza tesa, immediatamente sfociata in un momento di confusione e battibecco fra le giocatrici in campo. Dopo la partita Reese, che è nera, si è lamentata anche di aver subìto un linguaggio razzista e offensivo da parte del pubblico di Indiana: la WNBA ha aperto un’indagine al riguardo, senza però trovare prove sufficienti a sostanziare queste accuse. Nella WNBA in ogni caso episodi di razzismo dal pubblico non sarebbero una novità, sia contro Reese che contro altre giocatrici.
A differenza di molti altri falli notevoli che vengono fischiati in una qualsiasi giornata di WNBA, uno dei campionati femminili più fisici e competitivi, questo specifico fallo di Clark su Reese è stato particolarmente al centro dell’attenzione mediatica.
Attualmente infatti la rivalità fra le due giocatrici è la più importante della WNBA. Clark e Reese sono la novità recente più importante del basket femminile: sono giovani, hanno talento, hanno stile e sanno raccontarsi in una maniera diretta e genuina che le rende molto amate dal pubblico. I palazzetti in cui le due cestiste giocano sono sempre sold-out e gli scontri diretti fra le loro due squadre mettono una di fronte all’altra le fazioni di pubblico pronte a prendere le difese della loro giocatrice preferita. Che si capisca o meno di pallacanestro, questa rivalità ha aumentato incredibilmente il coinvolgimento del pubblico verso il basket femminile.
La stessa WNBA sfrutta questa crescente partecipazione: le persone sono disposte a pagare biglietti sempre più costosi per seguire Clark e Reese ovunque vadano.

(Emilee Chinn/Getty Images)
Non era la prima volta che Angel Reese e Caitlin Clark si scontravano fisicamente o verbalmente dentro a un campo da basket. La rivalità fra le due giocatrici risale ai tempi del campionato NCAA, quello cioè del basket universitario statunitense, in cui le due giocatrici sono state le più importanti di due squadre forti e competitive, Iowa State (Clark) e LSU Athletics (Reese).
Nel 2023 le due squadre si sono affrontate per una finale storica e seguita da milioni di persone, che si è conclusa con la vittorie della LSU capitanata da Reese e che viene ancora oggi ricordata per il momento in cui la stessa Reese, ormai sicura di vincere la partita, aveva mostrato a Clark il dito anulare: era un modo per ostentare chi delle due stava per indossare al dito l’anello che viene consegnato a chi vince il titolo del campionato universitario.
Già a quei tempi gran parte del pubblico della pallacanestro statunitense si era diviso in due fazioni. Chi diceva che il gesto di Reese era stato antisportivo e prendeva automaticamente le parti di Clark, chi invece aveva commentato che lo sport è pieno di momenti in cui le atlete ostentano la vittoria o la propria superiorità davanti alle avversarie. Allora come oggi Clark e Reese, una volta uscite dal campo, avevano commentato quello che era successo come un semplice gesto sportivo, spiegando che non c’era niente di personale. Da quel momento questo genere di diverbi si è ripetuto dentro al campo diverse volte e in diverse forme, fino al fallo antisportivo dello scorso 17 maggio.
Sebbene Clarke e Reese siano solo alla seconda stagione di WNBA, sono già da tempo due delle cestiste più in vista della pallacanestro femminile americana e mondiale. Già alla prima stagione, lo scorso anno, entrambe hanno fatto registrare un record dietro l’altro. Tra le altre cose, Caitlin Clark ha fatto il numero più alto di assist in una sola stagione (337); Angel Reese invece ha fatto “doppia doppia” in quindici partite consecutive: ha cioè totalizzato almeno 10 punti e preso 10 rimbalzi in ognuna di queste partite (i rimbalzi sono i palloni recuperati dopo un tiro, sia in difesa che in attacco, e sono tra gli indicatori più importanti di una buona prestazione). Entrambi sono risultati che nessuna giocatrice professionista prima di loro aveva mai raggiunto.

Reese e Clark in posa per una foto in occasione del draft di WNBA 2024, l’evento con cui le squadre scelgono le nuove giocatrici del campionato (AP Photo/Adam Hunger)
La capacità di Caitlin Clark di cercare lo scontro diretto in uno contro uno con la difesa avversaria la mette spesso in condizione sia di mettere in atto sia di subire un gioco molto fisico, che si conclude spesso in falli veementi a sue spese o a spese delle avversarie. A tratti, durante le azioni, alcune squadre difendono su di lei con due o tre giocatrici. Clark infatti può segnare anche da punti del campo lontanissimi dal canestro e per questo si cerca di limitarla un po’ dappertutto, a dire il vero con scarsi risultati. È in questi casi che il pubblico di Clark si scalda maggiormente e inizia a urlare dagli spalti contro le giocatrici avversarie.
Da quando Clark è entrata in WNBA è successo più volte che Reese abbia subìto offese razziste. Clark ha sempre preso le distanze da chi usa un linguaggio simile verso le sue avversarie per esprimere supporto o apprezzamento nei suoi confronti, ma oltre a questo per lei c’è anche un problema molto concreto e personale. La lega è composta in maggioranza da giocatrici afro-discendenti, nere e che si definiscono queer: essere sostenuta in maniera diretta da una parte di pubblico principalmente bianco e conservatore, e che ha comportamenti razzisti, non aiuta la sua integrazione nell’ambiente lavorativo.
Va detto anche che, un po’ come la stessa Angel Reese, talvolta Clark può essere percepita dalle avversarie e dal pubblico come una giocatrice non particolarmente simpatica, per il suo modo di stare in campo: non si tira indietro se deve discutere platealmente con le avversarie, né negli scontri fisici sotto e lontano dal canestro; e poi si diverte a fare trash talking, cioè una comunicazione aggressiva o petulante nei confronti di un’avversaria con lo scopo di innervosirla o di farle perdere la concentrazione. Niente di insolito per chi segue lo sport ad alti livelli: entro certi parametri, fa parte del gioco.
Ma Clark è la giocatrice con la migliore visione di gioco, sa leggere gli spazi in movimento e ha una grande precisione al tiro da molti punti del campo. Sono tutti motivi per cui la lega non può fare a meno di lei, e per cui il pubblico sembra più comprensivo verso comportamenti che altrimenti sarebbero probabilmente tollerati meno volentieri.
Nemmeno Angel Reese ha sul gioco lo stesso impatto che sta avendo Clark (ma va tenuto conto del fatto che gioca in un altro ruolo, con caratteristiche fisiche e tecnico-tattiche completamente diverse: è ala grande o centro, mentre Clark è guardia). La loro rivalità si sviluppa principalmente su un piano di personalità, di leadership. Fra loro non si tratta solo di pallacanestro giocata. Conta anche ciò che sono capaci di mettere a disposizione delle compagne, e quanto il loro carisma alla fine possa incidere sulla prestazione di tutta la squadra.



