Il varo fallimentare di una grande nave da guerra in Corea del Nord
Un cacciatorpediniere si è ribaltato e da giorni è appoggiato su un fianco, mezzo in mare e mezzo fuori: Kim Jong Un non l'ha presa bene

Fra domenica e lunedì in Corea del Nord sono state arrestate quattro persone ritenute responsabili dell’incidente avvenuto la scorsa settimana durante il varo di un nuova nave da guerra: mentre veniva depositata in acqua la nave, un cacciatorpediniere, si era ribaltata su un fianco, restando per metà in mare e per metà sul molo.

Un’immagine satellitare del 25 maggio della nave (EPA/MAXAR TECHNOLOGIES)
L’incidente è avvenuto nel porto di Chongjin, una città costiera nel nord del paese, durante una cerimonia ufficiale a cui era presente anche il dittatore nordcoreano Kim Jong Un. In seguito la televisione di stato nordcoreana aveva riportato dichiarazioni molto dure di Kim, che annunciava di voler punire severamente «l’atto criminale» per colpire gli «atteggiamenti lassisti in ogni campo».
Tre arresti sono stati comunicati domenica dall’agenzia di stato nordcoreana e riguardano il capo ingegnere dei cantieri navali, il capo dell’officina di costruzione e il vice direttore amministrativo. Il quarto si è aggiunto lunedì e riguarda un responsabile politico, Ri Hyong Son, vice direttore del dipartimento per l’Industria bellica del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, quello di Kim Jong Un e l’unico ammesso nel paese.
Il fallimento del varo del cacciatorpediniere è considerato un duro colpo, sia per l’immagine della marina nordcoreana che per le sue ambizioni militari: nei piani di Kim la flotta militare dovrebbe trasformarsi da prevalentemente difensiva, con funzioni di controllo delle coste, a una potenza in grado di condurre operazioni strategiche offensive.
Per questo negli ultimi mesi sono stati compiuti notevoli investimenti. A fine aprile nel porto di Nampo, sulla costa ovest, un cacciatorpediniere simile, il “Choe Hyon” (dal nome di un ex generale nordcoreano), era stato varato con successo. È la nave da guerra più grossa di sempre della marina nordcoreana, nonché il primo cacciatorpediniere in dotazione: quello di Chongjin avrebbe dovuto essere il secondo.
La scorsa settimana invece la messa in acqua è stata un disastro, come hanno confermato alcune immagini satellitari che mostrano tuttora la nave bloccata e coperta da teloni. È un cacciatorpediniere da 5mila tonnellate e i funzionari del cantiere navale hanno cercato di metterlo in acqua spostandolo lateralmente, su dei carrelli che viaggiavano su rotaie. Si tratta di un metodo molto complesso, perché è necessario mantenere la nave in equilibrio durante l’operazione: non è facile, anche per la presenza di armamenti pesanti (non tutti infatti erano stati montati).
È stata però probabilmente una scelta obbligata dal fatto che in quel cantiere non erano mai state costruite navi di quelle dimensioni e non ci sono strutture adatte per spostarle. A Chongjin si producono normalmente navi cargo, imbarcazioni da pesca e battelli draga (per scavi) e non c’è una “discesa” artificiale adatta per calare navi di grandi dimensioni in acqua facendole scendere partendo dalla prua (la parte anteriore).

Immagini televisive della nave Choe Hyon a Nampo (Kim Jae-Hwan/SOPA Images via ZUMA Press Wire)
Il Choe Hyon a Nampo era stato varato posizionandolo in un bacino di carenaggio e facendo entrare lì l’acqua. È la soluzione più diffusa per navi così grandi, mentre lo spostamento laterale è decisamente poco comune in paesi che non siano la Corea del Nord.
L’entità dei danni allo scafo causati dall’incidente non è chiara, anche perché la Corea del Nord è un paese quasi completamente isolato e dove il regime nasconde molto spesso la reale portata dei suoi fallimenti. Le autorità nordcoreane avevano detto in un primo momento che si era lacerato, poi hanno ritrattato parlando di «danni minori». Nella migliore delle ipotesi ci vorranno settimane per eliminare l’acqua dal cacciatorpediniere, ripararlo e riportarlo in equilibrio, ma secondo alcuni esperti i danni potrebbero essere anche maggiori e forse aver compromesso il futuro della nave.
Dalle attuali immagini satellitari sembrerebbe che nelle operazioni di recupero della nave vengano utilizzati un gran numero di palloni aerostatici.
Dalle immagini precedenti al tentativo di varo il cacciatorpediniere sembra simile a quello varato a fine aprile, attrezzato con un sistema antiaereo russo e con altri armamenti che sembrano fabbricati su modelli russi. Negli ultimi due anni Russia e Corea del Nord hanno molto aumentato la loro collaborazione in campo militare: tra le altre cose il regime di Kim Jong Un invia in Russia armi e soldati (impiegati sul fronte ucraino), mentre la Russia con ogni probabilità fornisce supporto tecnologico e ingegneristico all’esercito nordcoreano.