In Friuli Venezia Giulia la maggioranza di destra è in bilico
Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia stanno litigando sull’ipotesi di un terzo mandato del presidente Massimiliano Fedriga

Domenica in Friuli Venezia Giulia gli assessori della Lega, di Forza Italia e della lista civica che porta il nome del presidente Massimiliano Fedriga hanno rimesso il mandato: significa che sono disponibili a dimettersi se non si risolverà la crisi con Fratelli d’Italia, l’altro partito della maggioranza che negli ultimi mesi ha litigato soprattutto sull’ipotesi di candidare Fedriga per un terzo mandato dopo le vittorie del 2018 e del 2023. Fratelli d’Italia è contrario, così come Forza Italia, mentre la Lega – il partito del presidente – è favorevole.
Ufficialmente il litigio è iniziato per un’intervista al Gazzettino del ministro per i Rapporti col parlamento Luca Ciriani, di Fratelli d’Italia, che ha usato parole molto dure per criticare la gestione dell’ospedale di Pordenone inaugurato lo scorso dicembre e ancora vuoto perché in attesa del trasloco. Ciriani ha accusato la regione di aver organizzato l’inaugurazione in anticipo sui tempi, definendola «uno scherzo».
Secondo le ricostruzioni di molti giornali però le parole di Ciriani sarebbero state solo un pretesto. La crisi interna alla maggioranza sarebbe iniziata invece per una questione molto più politica, cioè la possibilità di candidare Fedriga per un terzo mandato.
Il tempismo non è casuale. Oggi, lunedì 19 maggio, in Consiglio dei ministri dovrebbe essere discussa l’impugnazione della legge approvata dalla provincia autonoma di Trento per consentire al presidente Maurizio Fugatti di candidarsi per un terzo mandato. Anche il Friuli Venezia Giulia, come il Trentino, è una regione con più autonomia rispetto alle altre e per questo motivo l’impugnazione contro il Trentino avrebbe effetti anche per Fedriga.
Su questo punto però Fratelli d’Italia non sembra intenzionato a valutare deroghe, nemmeno per le regioni autonome. Il governo si è già opposto alla legge approvata dalla Campania sullo stesso tema. «Nella proposta di legge sul premierato abbiamo introdotto il limite di due mandati e la Corte costituzionale ha affermato che si tratta di un principio fondamentale: ritengo che il limite debba essere applicato in tutte le regioni», ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami. Secondo Fedriga la sentenza della Corte costituzionale non nega la possibilità alle regioni autonome di decidere come vogliono.
Fedriga ha annunciato che si prenderà due giorni di tempo per decidere cosa fare. Martedì a Venezia incontrerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a un appuntamento organizzato dalla conferenza delle regioni, di cui è presidente. Ha ancora un’ultima possibilità per aggirare almeno in parte il divieto del terzo mandato. Una legge del Friuli Venezia Giulia dice che il presidente potrebbe ricandidarsi una terza volta nel caso in cui il consiglio regionale si sciogliesse prima della metà del mandato, iniziato nell’aprile del 2023.