Edi Rama sarà ancora primo ministro in Albania
Per la quarta volta consecutiva: il Partito Socialista di cui è leader ha vinto nettamente le elezioni di domenica

Il Partito Socialista del primo ministro dell’Albania Edi Rama ha vinto le elezioni politiche di domenica. Rama ha 60 anni e governa ininterrottamente dal 2013. Con la vittoria di domenica, rimarrà a capo del governo per il suo quarto mandato consecutivo, diventando il politico che è rimasto al potere per più tempo nella storia dell’Albania dopo il dittatore comunista Enver Hoxha, morto nel 1985.
Lo scrutinio non è ancora terminato, ma la vittoria di Rama è netta: il Partito Socialista ha ottenuto più del 52 per cento dei voti, pari ad almeno 82 seggi in parlamento, 11 in più di quelli necessari per ottenere la maggioranza. Il Partito Democratico guidato da Sali Berisha, il principale avversario di Rama, ha ottenuto invece circa il 34 per cento dei voti (51 seggi).
In campagna elettorale Rama aveva parlato soprattutto dell’integrazione europea dell’Albania, e aveva promesso che il paese sarebbe entrato nell’Unione Europea entro il 2030. È una promessa piuttosto irrealistica, tra le altre cose anche perché l’ingresso di nuovi membri nell’Unione richiede l’unanimità di tutti gli altri paesi, una prospettiva al momento lontana.
Nei suoi anni al governo Rama è stato molto contestato. Di recente diversi casi di corruzione hanno coinvolto persone a lui vicine: il caso che ha ricevuto maggiore attenzione è quello del sindaco di Tirana, Erion Veliaj, membro del Partito Socialista e collaboratore stretto di Rama, arrestato con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro il 10 febbraio (la corruzione resta un problema molto diffuso in Albania).
Il principale avversario di Rama era Sali Berisha, leader del Partito Democratico, principale partito d’opposizione, che ha 80 anni ed era già stato sia presidente che primo ministro. Anche lui negli anni scorsi era stato accusato di corruzione.
In queste ultime elezioni è stato possibile per la prima volta il voto delle persone albanesi all’estero: hanno votato circa 200mila su più di un milione. Lo spoglio delle schede raccolte all’estero è ancora indietro ma per il momento tra questi elettori è in vantaggio il Partito Democratico di Berisha.
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