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  • Lunedì 5 maggio 2025

I rapimenti di persone vicine al settore delle criptovalute

Negli ultimi mesi in Francia ci sono stati tre sequestri con richieste di riscatto: ma non sono i primi casi di questo tipo

Agenti della Brigade de recherche et d'intervention (BRI), responsabile delle operazioni di liberazione in caso di rapimento (ANSA/Alexis Jumeau/ABACAPRESS.COM)
Agenti della Brigade de recherche et d'intervention (BRI), responsabile delle operazioni di liberazione in caso di rapimento (ANSA/Alexis Jumeau/ABACAPRESS.COM)
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Sabato sera la polizia francese ha liberato un uomo che era stato rapito tre giorni prima mentre camminava per strada a Parigi: era tenuto in una casa nel dipartimento dell’Essonne, subito a sud della capitale, e alcune fonti vicine al caso citate dai giornali francesi hanno detto che sarebbe stato ritrovato con un dito mozzato. Sono stati arrestati sette uomini fra i 20 e i 27 anni, che avrebbero chiesto un riscatto molto elevato (Le Parisien parla di una cifra fra i 5 e i 7 milioni di euro, ma circolano anche numeri diversi). L’uomo è il padre di un imprenditore diventato ricco grazie al trading delle criptovalute, e insieme al figlio gestiva un’agenzia di marketing per le criptovalute con sede a Malta.

Non è il primo caso recente di questo tipo che ha coinvolto persone legate al mondo delle criptovalute. Negli ultimi cinque mesi solo in Francia ci sono stati tre rapimenti in cui è stato chiesto un riscatto, e più in generale nell’ultimo anno ci sono stati altri casi simili in altri paesi.

Il primo dei tre casi francesi era avvenuto la notte di Capodanno, quando un uomo di 56 anni, padre di un influencer che si occupa di criptovalute e vive a Dubai, era stato rapito mentre si trovava nella sua casa nel dipartimento dell’Ain, nell’est della Francia vicino al confine con la Svizzera. La moglie e la figlia che erano con lui erano state legate e lasciate in casa, dove erano state soccorse poco dopo. L’uomo era stato ritrovato 24 ore dopo nel bagagliaio di un’auto in Normandia, con segni di violenza e cosparso di benzina. Dopo il rapimento, i sequestratori avevano chiesto un riscatto al figlio. L’uomo era stato liberato da alcuni agenti di polizia che si erano avvicinati all’auto per fare dei controlli: le due persone a bordo erano scappate.

Tre settimane dopo era stato rapito David Balland, cofondatore della società di criptovalute Ledger, valutata oltre un miliardo di euro. Il 21 gennaio lui e la sua compagna erano stati portati via dalla loro casa vicino a Bourges, nel centro della Francia. La polizia era stata contattata da Eric Larchevêque, l’altro cofondatore dell’azienda, a cui i rapitori avevano inviato un video di un dito tagliato di Balland e una richiesta di riscatto dell’equivalente di 10 milioni di euro in criptovalute.

Balland era stato liberato il 22 gennaio a Châteauroux, un comune poco distante, mentre la sua compagna era stata trovata il giorno successivo nel bagagliaio di una macchina nel dipartimento dell’Essonne. Per questo caso sono attualmente indagate nove persone, fra cui il presunto capo del gruppo, di 26 anni, che aveva già precedenti penali per un altro rapimento.

Oltre ai casi francesi, lo scorso novembre era stato rapito a Toronto, in Canada, Dean Skurka, amministratore delegato di un’azienda di criptovalute: era stato rilasciato dopo il pagamento di un riscatto dell’equivalente di un milione di dollari.

Lo scorso dicembre in Belgio era stata rapita con lo stesso intento la moglie del coach di trading di criptovalute Stéphane Winkel (il coach di trading è una persona che consiglia come investire nelle criptovalute, cosa comprare, cosa vendere e quando): i rapitori avevano chiesto un riscatto dell’equivalente di 11 milioni di euro in criptovalute, ma la donna era stata liberata e i responsabili arrestati. Nell’ultimo anno ci sono stati casi simili anche in Spagna.

Al momento la polizia francese non ha indicato collegamenti tra i vari casi. Secondo l’Unità Nazionale Cyber della Gendarmerie francese, il numero crescente di rapimenti di persone legate alle criptovalute potrebbe essere spiegabile con la convinzione che il pagamento dei riscatti tramite le cripto sia più sicuro, perché avviene immediatamente, senza passare attraverso banche tradizionali e senza la consegna di denaro contante.

Come ha spiegato la stessa Unità, però, i pagamenti in criptovalute sono comunque tracciabili perché si basano sulla blockchain, una tecnologia che funziona come una specie di registro aperto su cui è possibile individuare le transazioni. Nascondere la loro origine e i riceventi è molto più complesso di quanto sembri e inoltre le piattaforme di scambio o gli erogatori delle singole criptovalute possono (come le banche tradizionali) bloccare il loro trasferimento a monte, o evitare che venga riscosso una volta versato. Anche per questo motivo in nessuno dei tre casi francesi i rapitori sono riusciti a ottenere i soldi richiesti.