Perché quest’anno quasi nessuno si è sbilanciato sul meteo di Pasqua e Pasquetta

Perché è davvero incerto, ma anche per via di nuove maggiori premure dei siti di previsioni

(Alberto Gandolfo/LaPresse)
(Alberto Gandolfo/LaPresse)

Negli ultimi giorni i siti che pubblicano previsioni meteo sono stati molto cauti, più che in passato. Quasi nessuno si è sbilanciato: un po’ perché la situazione del tempo è davvero incerta, ma soprattutto perché sbagliare le previsioni di Pasqua e Pasquetta è un rischio che in pochi vogliono correre. Sull’app di 3BMeteo, uno dei più popolari in Italia, al momento c’è un bollino colorato di rosso e un avvertimento: la previsione meteo per Pasquetta è «soggetta ad elevata incertezza». È quindi piuttosto complicato programmare cosa fare nei prossimi giorni.

Quest’anno la prudenza è opportuna perché l’Italia sarà interessata da perturbazioni di cui è difficile prevedere la velocità. Al momento l’unica certezza è che sabato il tempo sarà buono quasi ovunque.

Domenica invece l’Italia sarà “divisa in due”, per citare un’espressione usata spesso dai meteorologi. Su tutta la parte occidentale – Sardegna, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Toscana, Lombardia, Emilia occidentale – ci saranno piogge sparse, talvolta anche intense anche se non così intense come quelle cadute negli ultimi giorni sul Piemonte. Al centro-sud e a nord-est (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige) invece il tempo sarà bello o quantomeno non pioverà. Dove ci sarà il sole farà anche caldo, fino a un massimo di 24 gradi, temperature abbastanza alte per il periodo.

I dubbi, spiega Giulio Betti, meteorologo e climatologo del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e del Consorzio LaMMA, riguardano invece il lunedì di Pasquetta su cui al momento è molto complicato sbilanciarsi. L’incertezza è dovuta alla stessa perturbazione di passaggio sabato. «Possiamo dire che la regione più esposta è la Sardegna, quello sì», dice Betti mentre osserva lo schermo con le previsioni. Al Nord, in Toscana e in Sicilia ci sarà instabilità, cioè possibili rovesci di pioggia. Il tempo invece sembra reggere al sud, ad eccezione della Sicilia. «Dipende tutto dalla velocità con cui la perturbazione avanzerà da ovest a est: se rallenterà verranno risparmiate alcune regioni che oggi sono al limite. Insomma, per ora il quadro non è chiaro».

C’è però un aspetto poco scientifico e più comunicativo che incide sull’accortezza dei servizi meteo. In alcuni fine settimana dell’anno, come quello di Pasqua e Pasquetta, le previsioni sono molto più delicate rispetto ad altri periodi per cui i siti preferiscono essere previdenti piuttosto che rischiare e sbagliare. Gaetano Genovese, meteorologo e responsabile della comunicazione di 3BMeteo, dice che il loro avvertimento relativo all’incertezza è stato introdotto da circa un anno, dopo anni passati a ricevere mail e lamentele degli utenti nei periodi più critici.

3BMeteo ha introdotto una nuova semplice regola, valida sempre, per evitare di pubblicare previsioni dettagliate quando c’è troppa incertezza: l’avviso viene pubblicato automaticamente quando i modelli meteorologici danno risultati discordanti tra loro partendo dagli stessi dati. Il modello che serve per fare le previsioni è di fatto un insieme di equazioni molto complesse che usano i dati – temperatura, vento, pressione e molti altri – rilevati dalle centraline meteo.

«È che non vogliamo ingannare chi viene da noi per leggere le previsioni meteo», dice Genovese. «Soprattutto in primavera o in autunno o ancora in alcune giornate estive temporalesche i modelli sono molto discordanti tra loro, quindi è meglio dare meno informazioni. Poi quando i risultati sono più chiari arrivano anche le previsioni più dettagliate».

Finora questo approccio è stato apprezzato dalla maggior parte delle persone che leggono 3BMeteo, visitato ogni mese da 20 milioni di utenti unici, ma ci sono persone che hanno scritto sostenendo di preferire previsioni più rischiose e potenzialmente meno accurate.

Negli ultimi anni contro le previsioni si sono schierati a più riprese albergatori, imprenditori balneari, comuni e regioni. In alcuni casi le associazioni che rappresentano gli albergatori hanno minacciato di denunciare i servizi meteo per previsioni di brutto tempo che poi si sono rivelate sbagliate, lamentando la cancellazione di prenotazioni dovute al meteo.

È nota l’avversione nei confronti delle previsioni meteo del presidente del Veneto Luca Zaia, che in più occasioni durante i suoi mandati ha detto di voler chiedere danni ai siti. «O questi signori pubblicano le previsioni e scrivono, specie in tv, la percentuale di attendibilità, oppure chiederemo i danni. Perché se vedi che domani piove e l’attendibilità è al 10 per cento vuol dire che doman no piove», disse nel 2018. Quattro anni prima, nel 2014, minacciò di chiedere danni per 15 milioni di euro.