È morto l’ex bandito Graziano Mesina 

Era stato uno dei più noti esponenti della cosiddetta “anonima sarda”: aveva 83 anni

Graziano Mesina nel 2004 (FABRIZIO RADAELLI/ANSA)
Graziano Mesina nel 2004 (FABRIZIO RADAELLI/ANSA)
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Sabato è morto a 83 anni Graziano Mesina, celebre esponente della cosiddetta “anonima sarda”, organizzazione responsabile di numerosi rapimenti tra anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Mesina aveva un tumore in fase terminale ed era stato scarcerato venerdì, dal carcere milanese di Opera, proprio per motivi di salute: era stato trasferito nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo, sempre a Milano, dove è morto.

Era detenuto dal 2021, quando era stato arrestato vicino a Nuoro, in Sardegna, dopo un periodo di latitanza. Mesina era stato condannato all’ergastolo, e aveva tentato di evadere 22 volte, riuscendoci in dieci casi con modalità che avevano contribuito a renderlo celebre.

Nel 2004 gli era stata concessa la grazia, che estingueva la pena a cui era sottoposto, ma era stata però revocata 12 anni dopo a seguito di un arresto per traffico di droga.

Nel 2019 Mesina era stato scarcerato per via di alcuni errori procedurali nel provvedimento della sua detenzione, ed era stato messo in libertà vigilata in attesa di una pronuncia della Corte di Cassazione, il tribunale competente per l’ultimo grado di giudizio nei processi e responsabile di valutare se le norme sono state interpretate correttamente durante il processo. La Corte di Cassazione ordinò poi un nuovo arresto, ma Mesina a quel punto era diventato irreperibile. Fu catturato nel 2021, dopo mesi di indagini e quando aveva già 79 anni.