L’utilità del giallo anche prima del verde nei semafori
In diversi paesi è un segnale di preavviso che attira l’attenzione e permette di prepararsi ad attraversare l’incrocio riducendo i rallentamenti

In Italia la luce gialla fissa ai semafori significa solo una cosa ed è accesa soltanto in un caso: nel passaggio dal verde al rosso. Secondo l’articolo 41 del codice della strada, oggetto di frequenti interpretazioni creative, il giallo indica che bisogna fermarsi a un incrocio, o attraversarlo rapidamente se non è possibile fermarsi in condizioni di sicurezza. Ma in diversi altri paesi del mondo la luce gialla fissa compare anche in un altro caso: insieme al rosso, per pochi secondi, prima che scatti il verde.
I semafori includono questo tipo di preavviso nel Regno Unito dalla fine degli anni Cinquanta, per esempio. È perlopiù la regola anche nel centro e nell’est Europa, nei paesi scandinavi e anche in qualche paese non europeo come Argentina, Colombia e India. Si usa anche in Germania, ma non nei caratteristici semafori pedonali di Berlino (che non hanno il giallo).
Anche se include una fase in più, il sistema dei semafori con preavviso del verde non crea ambiguità, perché in qualsiasi punto della sequenza è sempre possibile prevedere il segnale successivo: rosso → rosso + giallo → verde → giallo → di nuovo rosso. Se invece il giallo non fosse acceso insieme al rosso, non sarebbe possibile capire se precede il rosso o il verde. A parte l’Italia, tra i paesi in cui i semafori funzionano senza giallo prima del verde ci sono Spagna, Francia, Irlanda, Grecia, Belgio, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

La sequenza di luci nei semafori a quattro fasi e in quelli a tre fasi
La luce gialla che preannuncia il verde dura da uno a tre secondi, a seconda del paese, e serve ad attirare l’attenzione di chi è in attesa di attraversare l’incrocio. L’idea di base è che quando il verde scatta dopo il rosso, senza fasi intermedie, qualcuno potrebbe non notarlo subito, perché magari non aveva tenuto gli occhi sul semaforo tutto il tempo. Pochi secondi di preavviso possono aiutare chi è fermo all’incrocio a prepararsi a ripartire velocemente: possono servire, per esempio, a rimuovere il freno a mano o a rimettere in moto la macchina.
Spegnere il motore quando il semaforo è rosso è tra l’altro un comportamento esplicitamente consigliato in diversi paesi, tra cui la Svizzera. Sui modelli di macchine più recenti è anche possibile impostare lo spegnimento del motore in automatico. A chi invece guida modelli di auto con il cambio manuale, il preavviso del verde dà il tempo di ingranare la marcia per ripartire. In generale, una partenza più dolce è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto a una più brusca, come quella che può verificarsi qualora un automobilista si accorga tardi del verde.
Il segnale di verde imminente è utile anche per chi non è fermo all’incrocio ma sta per raggiungerlo, che sulla base di quel segnale può valutare se è necessario fermarsi, rallentare un po’ o non rallentare proprio, a seconda dei casi. Può ridurre, per esempio, quei casi in cui ci si ferma per pochissimi istanti prima di vedere subito scattare il verde.

(Reddit/MapPorn)
Secondo uno studio presentato nel 2013 da un gruppo di ricerca dei Paesi Bassi al Congresso annuale europeo sui sistemi di trasporto intelligente, il segnale di preavviso del verde ha effetti sui tempi di reazione delle persone alla guida. Confrontando le abitudini nei Paesi Bassi con quelle della Svezia, in cui la luce gialla prima del verde è la norma, emerse che macchine e altri mezzi ripartivano in media mezzo secondo prima, se avevano il preavviso del verde. A migliorare era la reattività di tutti i conducenti fermi al semaforo, anche in caso di lunghe code.
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Altri studi sugli effetti del giallo prima del verde confermano che in generale fa guadagnare tempo e ha un impatto positivo sul traffico, ma segnalano anche un aumento del rischio di violazioni e di partenze anticipate. Infatti, anche se nei codici della strada la fase di luce gialla e rossa vale come rosso, alcune persone tendono a considerarla un segnale di partenza, perché di solito in quei due secondi è già scattato il rosso per le macchine sulle altre vie dell’incrocio.
(Un incrocio stradale a Narva, in Estonia)
Alcuni esperimenti condotti negli anni Sessanta e Settanta nel Regno Unito – dove il giallo prima del verde dura due secondi – mostrarono che eliminare il preavviso del verde riduceva la percentuale di automobilisti che passano con il rosso o con il giallo/rosso (dal 2,2 allo 0,9 per cento). Non riscontrarono tuttavia effetti sul numero di incidenti, che rimaneva sostanzialmente invariato. Inoltre, senza il preavviso del verde, la prima macchina a ripartire attraversava l’incrocio con un ritardo di 1,7 secondi, in media.
Altre ricerche condotte nel Regno Unito nei primi anni Duemila provarono a spiegare perché l’utilizzo del giallo prima del verde fosse correlato a un aumento delle violazioni ma non degli incidenti. Una delle ipotesi è che richiami l’attenzione degli automobilisti sulla strada in generale, inducendoli a valutare comunque con cautela la presenza di macchine che attraversano l’incrocio o di altre eventuali situazioni di pericolo.
Gli studi aggiungono tuttavia che un’eventuale decisione di introdurre o di eliminare l’uso del giallo prima del verde dovrebbe essere valutata con molta attenzione e con analisi più approfondite dei rischi per la sicurezza, oltre che dei costi economici. In molti paesi l’impostazione delle sequenze di luci del semaforo risale a molti decenni fa, e prima di qualsiasi cambiamento sarebbe opportuno stimare tra i costi anche la necessità di informare le persone e di modificare le loro abitudini di guida.