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  • Mercoledì 5 febbraio 2025

Chi ha vandalizzato centinaia di auto in Germania?

Erano stati incolpati degli attivisti per il clima, ma secondo le indagini sarebbe una campagna della Russia per screditare i Verdi

Agenti di polizia a un comizio a Monaco di Baviera, lo scorso 30 gennaio
Agenti di polizia a un comizio a Monaco di Baviera, lo scorso 30 gennaio (Sven Hoppe/dpa)
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Una serie di atti di vandalismo avvenuti in diverse zone della Germania, che era stata inizialmente attribuita agli attivisti per il clima, secondo le indagini era invece parte di una campagna di sabotaggi della Russia per interferire nella campagna elettorale per il voto del 23 febbraio. A dicembre più di 270 automobili sono state danneggiate nello stesso modo – con la marmitta occlusa da schiuma per costruzioni – in Baden-Württemberg, Baviera, a Berlino e nel Brandeburgo (lo stato che circonda la capitale). La notizia è stata data dallo Spiegel e confermata da fonti di polizia agli altri principali media tedeschi.

Fin dall’inizio i sabotatori avevano cercato di depistare le indagini. Sulle auto vandalizzate, infatti, venivano lasciati volantini e adesivi con la foto del candidato cancelliere dei Verdi, il ministro dell’Economia uscente Robert Habeck, e lo slogan Sei grüner!, traducibile come “Sii più green”. Il tentativo era di far passare le azioni come un’iniziativa contro l’utilizzo dei veicoli privati da parte di qualche frangia più interventista dell’attivismo ecologista, se non degli stessi Verdi. Finora aveva funzionato abbastanza, visto che sia i tabloid sia i media regionali avevano accusato attivisti «radicalizzati» e «odiatori delle auto».

Secondo la ricostruzione delle indagini le cose sarebbero andate diversamente. A dicembre a Schönefeld, il comune a sud di Berlino dove si trova l’omonimo aeroporto, la polizia ha fermato un furgone Opel bianco con tre giovani di cittadinanza rispettivamente tedesca, serba e bosniaca. A bordo gli agenti hanno trovato varie confezioni di schiuma per costruzioni, come quella che era stata utilizzata per vandalizzare una quarantina di auto quella stessa notte lì vicino.

Il traffico vicino a Francoforte, il 15 gennaio

Il traffico vicino a Francoforte, il 15 gennaio (AP Photo/Michael Probst)

Secondo i media, uno dei tre ha confessato che erano stati contattati dalla Russia attraverso la app di messaggistica Viber. Gli erano stati promessi 100 euro per ciascuna macchina danneggiata: loro mandavano foto come prova dei sabotaggi, e avrebbero già ricevuto diverse migliaia di euro. La polizia ha confiscato i telefonini e i dispositivi digitali dei tre. Non ci sono stati arresti e due di loro hanno lasciato il paese.

Gli episodi di vandalismo a decine di automobili erano iniziati il 9 dicembre nell’area di Ulma, nel Baden-Württemberg, 600 chilometri più a sud di Schönefeld. Nei giorni successivi si erano ripetuti in altre città, e dal 10 dicembre in poi ce n’erano stati anche a Berlino. A quel punto, la polizia aveva ipotizzato che ci fosse un collegamento.

Recentemente l’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione (i servizi segreti interni tedeschi) aveva avvertito che riteneva molto concreto il rischio di interferenze russe nella campagna elettorale. Secondo le fonti dei giornali tedeschi, l’obiettivo dei sabotaggi – e di chi li ha commissionati – era far perdere consensi ai Verdi e danneggiare la candidatura di Habeck, e in generale polarizzare un dibattito pubblico che si è già infervorato rispetto al passato. «Da mesi ci sono tentativi deliberati di usare lo spionaggio e i sabotaggi per alimentare i conflitti esistenti e dividerci come società», ha commentato Konstantin von Notz dei Verdi.

Secondo l’intelligence di vari paesi europei, i servizi segreti russi negli ultimi anni si sono affidati spesso a gruppi terzi che possono lavorare in Europa senza impedimenti, come per esempio gruppi criminali, piuttosto che impiegare direttamente i propri agenti. La scorsa estate c’erano stati sospetti casi di sabotaggio alla rete idrica di due basi militari in Germania; anche la Polonia ha attivamente denunciato sabotaggi attribuiti alla Russia all’interno del suo territorio.

– Leggi anche: In Germania la campagna elettorale è diventata un dibattito sull’immigrazione