Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto l’emissione di un mandato d’arresto per il leader dei talebani

Karim Khan, il procuratore capo della Corte penale internazionale (ICC), il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, ha chiesto alla Corte di emettere un mandato di arresto per il leader dei talebani in Afghanistan, Hibatullah Akhundzada, e per Abdul Hakim Haqqani, capo della Corte Suprema afghana, l’organo giudiziario più importante del paese.
Khan ha motivato la sua richiesta accusando Akhundzada e Haqqani di crimini contro l’umanità e in particolare di persecuzione verso le donne afghane, i cui diritti negli ultimi anni sono stati fortemente limitati con varie misure restrittive e discriminatorie. Akhundzada è il capo dei talebani dal 2016, quando prese il posto di Akhtar Mohammad Mansour, che era stato ucciso da un drone statunitense in Pakistan. Da quando i talebani hanno riconquistato l’Afghanistan, nell’agosto del 2021, è diventato il capo di stato del paese.
Ora un collegio di giudici dell’ICC dovrà decidere se approvare o meno la richiesta di Khan. Se il mandato di arresto verrà emesso, i paesi firmatari dello Statuto di Roma – cioè il trattato che nel 1998 istituì la Corte penale internazionale – avranno l’obbligo di arrestare Akhundzada e Haqqani se si trovassero sul proprio territorio. Non sempre però quest’obbligo viene rispettato, e non è detto che Akhundzada e Haqqani verranno effettivamente arrestati.