In Georgia la polizia ha arrestato altre 107 persone nelle proteste contro il governo
In Georgia sono state arrestate 107 persone nella protesta di venerdì sera contro la decisione del governo di Sogno Georgiano di posticipare i negoziati di adesione all’Unione Europea. In quella di giovedì ne erano state arrestate altre 43: i numeri sono del ministero dell’Interno. Per due sere consecutive migliaia di persone hanno manifestato nella capitale Tbilisi (e in diverse altre città) dove ci sono stati scontri con la polizia, che ha provato a disperderle con cannoni ad acqua e lacrimogeni. La presidente filoeuropeista, Salomé Zourabichvili, ha diffuso un videomessaggio in cui si schiera con i manifestanti e dice che «è iniziato il movimento di resistenza» a Sogno Georgiano.
Il mandato di Zourabichvili scadrà il 14 dicembre quando il collegio elettorale – in cui Sogno Georgiano ha la maggioranza – eleggerà il suo successore. Sogno Georgiano governa il paese dal 2012, in modo sempre più autoritario e con posizioni vicine al regime russo di Vladimir Putin, mentre l’ingresso nell’Unione Europea è un tema molto sentito dalla popolazione. Zourabichvili, in carica dal 2018, è stata tra i politici che hanno maggiormente contestato la vittoria di Sogno Georgiano alle elezioni di ottobre, denunciando brogli (riscontrati anche da osservatori indipendenti). Da allora ci sono state molte grandi proteste dei cittadini contro il governo e lunedì tutti i partiti di opposizione avevano boicottato la seduta inaugurale del parlamento.
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