Le due gru che fanno parte del panorama di Firenze da quasi vent’anni

Furono portate in città per i lavori di ammodernamento delle Gallerie degli Uffizi, e secondo alcuni rovinano la vista del centro storico

Dalla pagina Instagram @gruinflorence
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Nel 2006 e nel 2007 due gru furono portate nel centro storico di Firenze per i lavori per l’ammodernamento delle Gallerie degli Uffizi, il più importante museo della città. Sono lì da allora: la loro presenza è diventata oggetto di polemiche ricorrenti, poiché una parte di cittadinanza ritiene che abbiano di fatto modificato il panorama di Firenze, rovinando la vista della zona più attrattiva e conosciuta della città, tra Palazzo Vecchio e il fiume Arno.

Ne ha scritto di recente il Corriere Fiorentino a proposito di una delle due gru, quella in via dei Castellani (l’altra è proprio davanti agli Uffizi), nella cosiddetta ala di ponente. Infatti, mentre l’altra è ancora in funzione, questa è ferma dal 2011: servì per costruire la cosiddetta Scala dei Lanzi, progettata dall’architetto Adolfo Natalini, che collega il piano terra degli Uffizi ai nuovi ambienti del primo piano. La giornalista del Corriere Chiara Dino ha chiesto alla direttrice dei lavori, Chiara Tettamanti, quanto costa l’affitto di queste gru: «Nulla, è una soluzione logistica proposta dall’impresa e accordata dagli Enti preposti al tempo in cui fu installato il cantiere, quindi a totale carico dell’impresa», ha risposto lei.

I lavori per l’ammodernamento degli Uffizi iniziarono nel 1995 con la nomina di un’apposita commissione, ma il progetto definitivo fu presentato soltanto nel 2004: prevede «il raddoppio della capacità espositiva» del museo, passando «da 5.400 a 12.000 metri quadri di superficie, potendo passare dai 4.000 agli 8.000 visitatori giornalieri». I cantieri iniziarono nel 2006, ma nel 2009 furono momentaneamente bloccati per adeguare il progetto alle normative antisismiche. Nel frattempo il numero giornaliero medio di turisti ha ampiamente superato i diecimila.

Parlando di quanto le gru siano entrate a far parte della scenografia urbana della città, nel 2018 il giornalista del Corriere Fiorentino Alessio Gaggioli scrisse che ormai le cartoline di Firenze comprendono non soltanto «la Cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, la Torre di Arnolfo, il Bargello e la Sinagoga», ma anche «le due enormi giraffe di metallo degli Uffizi». Qualche anno fa è stata creata anche una pagina Instagram, @gruinflorence, che ironizza sull’effetto visivo generato dalla presenza delle gru nel centro storico di Firenze.

La necessità di rimuovere le gru dal centro storico è diventata anche uno dei temi della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative, che si terranno l’8 e il 9 giugno. Negli ultimi mesi il candidato della destra, l’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’ha utilizzata in più occasioni per criticare l’attuale amministrazione della città, guidata da Dario Nardella. In un’intervista data a Repubblica a dicembre, poco prima dell’annuncio ufficiale della sua candidatura, Schmidt disse che «la cosa assurda è che il sindaco [Nardella] si accorga ora, dopo 15 anni [in realtà sono 18, ndr], che ci sono due gru davanti al suo ufficio».

Nardella dice che l’attacco di Schmidt è una «bugia clamorosa» perché il cantiere in questione è da sempre gestito dallo Stato e anzi di responsabilità di chi dirige il museo. Lo stesso Schmidt, in effetti, nel dicembre del 2022 aveva detto di essere fiducioso di rimuovere una delle due gru entro il 2023, un impegno poi non mantenuto. «Da molto tempo ho chiesto che si risolvesse il problema di quelle gru», dice Nardella. «Schmidt dice di essere un grande manager, ma in 8 anni non è riuscito a togliere una gru: mi chiedo come possa governare una città, cosa molto più complessa».