L’esercito israeliano ha recuperato i corpi di tre ostaggi nella Striscia di Gaza

Manifestanti a Tel Aviv chiedono la liberazione degli ostaggi, lo scorso 4 maggio (AP Photo/Ariel Schalit)
Manifestanti a Tel Aviv chiedono la liberazione degli ostaggi, lo scorso 4 maggio (AP Photo/Ariel Schalit)

L’esercito israeliano ha recuperato i corpi di tre ostaggi nella Striscia di Gaza. Venerdì, durante una conferenza stampa, il portavoce Daniel Hagari li ha identificati come Itzhak Gelerenter (56 anni), Amit Buskila (28 anni) e Shani Louk (23 anni). Ha detto che sono stati trovati giovedì in un tunnel di Hamas durante un’operazione militare condotta vicino al campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia.

Hagari ha detto che i tre erano stati uccisi dai miliziani di Hamas e poi portati nella Striscia lo scorso 7 ottobre, il giorno del feroce attacco di Hamas contro Israele che diede inizio alla guerra attualmente in corso. Stavano partecipando al Supernova music festival, un rave party nel sud di Israele, che fu attaccato dai miliziani di Hamas: molti partecipanti furono uccisi oppure presi in ostaggio.

Di Shani Louk, in particolare, si era molto parlato nei giorni successivi all’attacco a causa di un video, circolato sui social, che la mostrava su un furgone con dei miliziani, seminuda e sdraiata a faccia in giù.

Complessivamente, il 7 ottobre Hamas prese in ostaggio circa 250 persone. Da allora poco più di 100 sono state liberate vive, mentre si ritiene che molte siano morte. La liberazione degli ostaggi è una delle richieste principali di Israele nelle negoziazioni con Hamas per un cessate il fuoco, che vanno avanti da mesi senza successo.