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  • Mercoledì 24 aprile 2024

Alle finali Scudetto di pallavolo si sta facendo notare soprattutto lei

L'opposta di Scandicci, Ekaterina Antropova, finora è stata la migliore giocatrice nella serie contro Conegliano, che ha vinto gli ultimi cinque campionati

(Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)
(Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)
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Mercoledì sera si giocherà la terza partita delle finali Scudetto della Serie A1 femminile di pallavolo, tra la Prosecco Doc Imoco Conegliano e la Savino Del Bene Scandicci. Le finali si vincono al meglio delle cinque partite, vince cioè chi arriva per prima a tre. Per il momento la serie è sull’1-1: in gara-1 Scandicci ha vinto 3-2 a Treviso, dove Conegliano gioca le partite di casa, mentre in gara-2 Conegliano ha vinto 3-2 in casa di Scandicci, a Firenze. In entrambe le partite, una delle migliori giocatrici è stata la 21enne Ekaterina Antropova (detta Kate), di ruolo opposta, che dall’anno scorso gioca anche nella nazionale italiana.

Quella tra Conegliano e Scandicci è una serie equilibrata ed entusiasmante, in cui si stanno affrontando due delle migliori squadre d’Europa. Conegliano, in particolare, è la squadra che ha dominato la pallavolo italiana negli ultimi anni: dal 2018 ha sempre vinto lo Scudetto e a maggio si giocherà la Champions League nella finale contro la Vero Volley Milano; la partita che ha perso contro Scandicci in gara-1 era solo la seconda sconfitta stagionale. Scandicci invece è diventata una squadra di alto livello solamente negli ultimi anni: nel 2022 ha vinto il suo primo trofeo (la Challenge Cup, terza coppa europea per importanza) e nel 2023 ha vinto anche la Coppa Cev (la seconda coppa europea). Quest’anno per la prima volta è arrivata alle finali Scudetto, dove per il momento sta riuscendo a giocare alla pari contro Conegliano.

Antropova e (di spalle) l’allenatore di Scandicci, Massimo Barbolini (Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)

La pallavolo è uno sport dove è impossibile che una giocatrice vinca le partite da sola, dal momento che si può fare un solo tocco di palla a testa. Scandicci ha alcune delle migliori pallavoliste del campionato ed è allenata dall’esperto Massimo Barbolini. Nonostante questo, l’impatto che sta avendo Antropova in questi playoff è innegabile.

Antropova è stata nominata miglior giocatrice di gara-1 delle finali contro Conegliano, una partita in cui ha fatto 31 punti (parecchi, nella pallavolo). In gara-2, nonostante la sconfitta di Scandicci al tie-break, è stata ancora una delle migliori e ha fatto 34 punti. Nella serie di semifinale contro la Vero Volley Milano era stata premiata come miglior giocatrice in entrambe le partite, vinte da Scandicci sempre con il punteggio di 3-0 (ai quarti e in semifinale basta vincere due partite per vincere la serie).

Tutti e 34 i punti di Antropova in gara-2 contro Conegliano

Antropova è nata nel marzo del 2003 ad Akureyri, in Islanda, e ha vissuto in Russia da quando aveva meno di un anno fino a quando ne aveva 14. Nel 2017 si trasferì in Italia: giocò prima nella Volley Academy Sassuolo e poi nel 2021 passò alla Savino Del Bene Scandicci. L’anno scorso una sentenza del tribunale arbitrale dello sport (il TAS) stabilì che la sua nazionalità sportiva fosse italiana e, poco dopo, ottenne la cittadinanza italiana per meriti sportivi. Fu quindi convocata dall’Italia per gli Europei dello scorso agosto.

L’opposta, nella pallavolo, attacca da destra (guardando la rete) e solitamente ha le maggiori responsabilità offensive della squadra. In nazionale in quel ruolo c’era già Paola Egonu, una delle migliori pallavoliste al mondo. Fu quindi molto discussa la decisione di Davide Mazzanti, allora allenatore dell’Italia, di schierare titolare nelle prime partite proprio Antropova, lasciando in panchina Egonu. Nel corso del torneo poi le due giocatrici si alternarono, fino a quando l’Italia perse in semifinale 3-2 contro la Turchia: alla fine, Egonu disse di volersi prendere una pausa dalla nazionale (tornerà a giocarci il mese prossimo).

Quest’anno nella stagione regolare della Serie A1 Paola Egonu, che gioca per la Vero Volley Milano, è stata la giocatrice che ha fatto più punti (545); la seconda è stata Antropova, con 498. Quando si sono affrontate in semifinale, però, Antropova e Scandicci hanno sconfitto in maniera abbastanza netta Egonu e Milano.

Non è molto facile per le schiacciatrici avversarie superare il muro di Antropova (Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)

Antropova è alta più di due metri ed è un’attaccante molto potente, forte a muro (il fondamentale con cui nella pallavolo si cerca di bloccare le schiacciate avversarie) e soprattutto al servizio: in stagione regolare ha fatto 60 ace (battute vincenti), 20 in più della seconda miglior battitrice, sempre Paola Egonu (40). Visto che il compito di chi gioca in questa posizione è soprattutto attaccare tanti palloni e fare tanti punti, si può dire che Antropova sia un’opposta quasi perfetta. Le opposte hanno maggiori responsabilità in attacco anche perché solitamente non partecipano alla ricezione, cioè quando si riceve la battuta avversaria.

Ogni squadra schiera in campo solamente un’opposta, ma in alcuni casi chi predilige quel ruolo può adattarsi a giocare da schiacciatrice, cioè ad attaccare dal lato sinistro e a partecipare alla ricezione. Per il momento non è un’idea che il nuovo allenatore della nazionale Julio Velasco intende prendere in considerazione per fare giocare assieme Egonu e Antropova, adattando una delle due. All’inizio dell’anno Velasco ha detto infatti che per lui Egonu è l’opposta titolare dell’Italia e Antropova la sua prima riserva.