Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno imposto nuove sanzioni all’Iran, dopo gli attacchi contro Israele di sabato scorso

Manifestanti mostrano la bandiera iraniana a Teheran, la capitale dell'Iran (AP Photo/Vahid Salemi)
Manifestanti mostrano la bandiera iraniana a Teheran, la capitale dell'Iran (AP Photo/Vahid Salemi)

Giovedì il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno annunciato di aver imposto nuove sanzioni contro persone o enti iraniani, in risposta all’attacco compiuto dall’Iran contro Israele lo scorso sabato. Nella notte tra il 13 e il 14 aprile l’Iran ha lanciato più di 300 droni e missili contro Israele, la maggior parte dei quali è stata abbattuta prima di raggiungere il proprio obiettivo. L’attacco iraniano è avvenuto poco dopo un altro attacco compiuto da Israele contro l’ambasciata iraniana in Siria, a inizio aprile.

Il Regno Unito ha annunciato di aver sottoposto a sanzioni sette persone e sei enti ritenuti responsabili di aver «permesso all’Iran di compiere attività destabilizzanti per la regione, tra cui l’attacco diretto contro Israele». Tra le persone sanzionate c’è anche il ministro della Difesa e della logistica delle forze armate dell’Iran, il generale Mohammad Reza Ashtiani. Le sanzioni includono il congelamento dei beni presenti nel paese e il divieto di entrare nel Regno Unito.

Il dipartimento di Stato statunitense (più o meno corrispondente al nostro ministero degli Esteri) ha detto invece di aver sanzionato 16 persone e vari enti e compagnie iraniane coinvolte nella produzione di droni o di loro componenti.

Le nuove sanzioni imposte giovedì si aggiungono alle centinaia già stabilite in passato dai due paesi contro persone, entità governative o compagnie iraniane. Negli ultimi giorni diversi importanti funzionari statunitensi avevano annunciato che sarebbero state imposte nuove sanzioni.

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