Roberto Gualtieri sta provando a spiegare i cantieri di Roma ai romani

Spesso con gilet ed elmetto, negli ultimi mesi il sindaco si è fatto riprendere per raccontare come vanno i lavori: un netto cambio di strategia comunicativa rispetto al passato

Gualtieri in uno dei video pubblicati su TikTok
Gualtieri in uno dei video pubblicati su TikTok
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Da qualche mese il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri del Partito Democratico, sta pubblicando su TikTok e su altri social network alcuni brevi video in cui visita i tanti cantieri aperti nella città, e mostra l’avanzamento dei lavori cercando di spiegare la loro utilità. Le occasioni non mancano: da mesi Roma è piena di cantieri, molti dei quali relativi a opere avviate in previsione del prossimo Giubileo, l’anno santo che il papa convoca periodicamente dal 1300 e che inizierà a dicembre del 2024.

Alcuni cantieri sono di piccola manutenzione e servono, per esempio, a sostituire i sampietrini in un certo tratto di strada o a rinnovare l’illuminazione pubblica. Altri sono relativi a progetti più grandi e ambiziosi, e stanno creando inevitabilmente disagi a cittadini e turisti: sono opere ingombranti, che richiedono modifiche alla viabilità stradale e rendono meno piacevole passeggiare per la zona del centro storico (la mappa con tutti gli interventi è consultabile su questo sito).

In questo contesto, Gualtieri e il suo staff hanno avviato una massiccia campagna di comunicazione appunto per prevenire le critiche e i malumori, e per spiegare che alla fine tutti questi lavori dovrebbero in teoria migliorare la città, anche perché sono necessari.

Screenshot, X

Il profilo su TikTok di Gualtieri ha cominciato a pubblicare a ottobre del 2023, ma da gennaio a oggi la pubblicazione si è intensificata: sono stati pubblicati una cinquantina di video. Durano all’incirca un minuto e mostrano il sindaco rivolgersi direttamente agli spettatori per mostrare cosa succede in un cantiere o spiegare una certa iniziativa. Addobbato come un operaio, con gilet catarifrangente sopra l’abito e l’elmetto giallo in testa, indica cose, cammina, spiega e mostra. Fa un po’ l’umarell, come si dice, e infatti in uno dei video pubblicati ne riprende un altro di Gerry Scotti in cui il noto conduttore dice: «Sento il richiamo della transenna». Umarell è quella parola dialettale emiliana entrata nell’uso comune per definire i signori anziani che osservano i cantieri con le mani dietro la schiena, vivamente interessati.

È un cambiamento abbastanza vistoso nella strategia comunicativa di Gualtieri, che è in carica dal 2021: nei primi anni di mandato aveva mantenuto un profilo basso, lavorando principalmente dal suo ufficio e mostrandosi poco in pubblico al di fuori delle cerimonie e degli eventi di rappresentanza. «Gualtieri veniva soprannominato addirittura “sindaco fantasma”», dice Daniele Cinà, social media manager per il sindaco.

Avviare lavori pubblici è un processo lungo e tortuoso, che nelle prime fasi richiede molti passaggi amministrativi e burocratici: raccontarli non è proprio entusiasmante e ci sono poche cose da mostrare, quindi probabilmente anche per questo Gualtieri era stato più sulle sue, attirandosi però critiche da diversi commentatori che lo avevano accusato di immobilismo. «Da circa sette mesi abbiamo cambiato la nostra strategia social, puntando di più sui reel [brevi video in formato verticale, ndr]: abbiamo iniziato perchè c’era l’esigenza di comunicare tutto quello che stavamo facendo», spiega Cinà, aggiungendo che fin da subito Gualtieri è stato «molto collaborativo» e si è detto disposto a provare nuovi formati per migliorare la comunicazione.

Seppure brevi, i reel non sono amatoriali: sono sempre ripresi da un’altra persona (quindi non in modalità “selfie”) e spesso ci sono tagli nel montaggio, voci fuori campo, musiche e grafiche anche elaborate. Gualtieri indossa sempre un piccolo microfono a clip per registrare al meglio l’audio anche in ambienti aperti e rumorosi.

– Leggi anche: Più della metà delle opere per il Giubileo è in ritardo

Uno dei cantieri di cui si è parlato di più negli ultimi mesi è quello in piazza Venezia, nel pieno centro di Roma, davanti al Vittoriano e a pochi minuti a piedi dai Fori Imperiali e dal Colosseo. È una piazza grande e solitamente molto trafficata, sia dai pedoni (soprattutto turisti) che dalle auto e dai mezzi pubblici. Lì il 22 giugno del 2023 ha aperto il cantiere per la costruzione della fermata Venezia della Metro C, i cui scavi arriveranno a una profondità di 85 metri.

A causa del cantiere la viabilità intorno alla piazza è stata modificata profondamente, con alcune strade chiuse o deviate e fermate degli autobus soppresse o spostate. Per regolare il traffico sono stati aggiunti anche due nuovi semafori. Nel mezzo della piazza, in un’area recintata, è stata montata un’enorme idrofresa, un macchinario alto 24,5 metri e dal peso di 185 tonnellate capace di eseguire scavi rettangolari nel terreno fino alla profondità richiesta. L’idrofresa è circondata da una serie di enormi e vistosi bidoni verdi dove viene immagazzinato il fango estratto, che viene poi lavorato e riutilizzato nel cantiere.

Un video pubblicato a inizio marzo mostra Gualtieri mentre visita il cantiere, si rivolge agli utenti e spiega il progetto della futura stazione e il funzionamento dell’idrofresa, «la più grande d’Europa». Il sogno di qualsiasi umarell.

Fin da quando ha aperto, l’estate scorsa, il cantiere di piazza Venezia è stato criticato a causa del suo impatto sulla viabilità del centro storico e delle tempistiche molto lunghe dei lavori, che si prevede richiederanno circa dieci anni. Alla fine del video Gualtieri risponde indirettamente alle critiche: «C’era chi ci consigliava di rinviare questo cantiere, noi l’abbiamo voluto fortemente, perché le metropolitane prima si cominciano e prima si finiscono», dice.

Un altro cantiere di cui si è discusso spesso è quello in piazza Pia, tra Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Il progetto, per il quale sono stati stanziati quasi 80 milioni di euro, prevede di costruire un sottopasso per deviare il traffico e creare un’area pedonale che attraversi via della Conciliazione e arrivi fino a piazza San Pietro. Il cantiere è partito lo scorso 22 agosto, e secondo il comune i lavori dovrebbero concludersi entro l’8 dicembre.

Sempre a inizio marzo Gualtieri ha pubblicato un video anche da piazza Pia, con gli immancabili gilet ed elmetto giallo. Il sindaco mostra l’avanzamento dei lavori per lo spostamento del collettore fognario (il sistema che raccoglie le acque provenienti dalle fogne, prima che vadano verso il depuratore), un’operazione necessaria per poi procedere con lo scavo del tunnel. Varie riprese mostrano gli operai al lavoro, mentre sullo sfondo si vede la basilica di San Pietro. Alla fine alcuni rendering (disegni realizzati digitalmente) mostrano come dovrebbe apparire l’area pedonale una volta terminato tutto.

Inevitabilmente anche questo cantiere sta avendo conseguenze sulla viabilità stradale e in generale sul paesaggio e sulla vivibilità del centro storico di Roma. Nel video però Gualtieri parla della complessità dell’opera e mostra una rete di tubi, valvole e macchinari: insomma, ci tiene a mostrare ai cittadini che il cantiere sta andando avanti e che i lavori non sono semplici come si potrebbe pensare.

La nuova strategia comunicativa di Gualtieri non coinvolge solo i cantieri più grandi e discussi: molti video sono dedicati anche a progetti meno raccontati, magari in quartieri periferici, evidentemente per far passare l’idea che il centro storico non è l’unica zona che verrà migliorata in vista del Giubileo. In un video recente il sindaco è nel quartiere del Pigneto, nella parte sudest di Roma, dove è in corso il rifacimento del manto stradale: Gualtieri spiega come procedono i lavori e indica anche i vari strati che compongono la pavimentazione della carreggiata. «Siamo per rifare completamente le strade, rifarle bene e in profondità, perché [così] durano di più e poi ci si trova a fare meno manutenzione», dice nel video.

Per ora i video stanno ricevendo commenti positivi, soprattutto su TikTok, dove a volte il sindaco (o il suo staff della comunicazione) interagisce con gli utenti rispondendo ai loro commenti per dare chiarimenti o fare precisazioni. «Il riscontro è stato subito molto positivo, sia numericamente che a giudicare dai commenti. I cittadini sono felici di vedere un sindaco in prima linea nella trasformazione della città e lo incoraggiano ad andare avanti nonostante le difficoltà che una grande città come Roma riserva», dice il social media manager Cinà.

Secondo Cinà i risultati sono soddisfacenti anche a livello quantitativo, dato che su TikTok i video superano spesso le 100mila visualizzazioni. Tra l’8 gennaio e il 7 marzo i video su TikTok hanno accumulato 7,6 milioni di visualizzazioni, con 27mila commenti e 359mila “mi piace”. Cinà dice che il successo «è favorito dagli algoritmi che premiano la qualità dei video e il riscontro degli utenti, facendoli apparire nella sezione “Per Te”, quindi mostrandoli a una platea ampia e non solo ai follower del profilo».

Uno degli ultimi video pubblicati ha superato un milione di visualizzazioni su TikTok: è relativo alla voragine che si è aperta venerdì scorso nel quartiere del Quadraro, nella periferia sudest di Roma, rendendo necessaria l’evacuazione di alcuni appartamenti. Nel video si vede Gualtieri sul posto che indica la voragine, la guarda con preoccupazione e parla con i residenti della zona (stavolta senza elmetto e gilet catarifrangente).