Perché oggi è Pasqua

Perché si festeggia ogni anno in un giorno diverso, perché è diversa a seconda della confessione e cosa c'entrano i conigli e le uova di cioccolato

Una foto di uova decorate
(AP Photo/Markus Schreiber)
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La Pasqua è la più importante festività del calendario cristiano: secondo la tradizione celebra la risurrezione di Gesù Cristo e col tempo è diventata festa e giorno di riposo per tutti, anche per i non credenti.

Nei Vangeli è scritto che il sepolcro vuoto di Gesù Cristo fu scoperto il giorno successivo al sabato, per questo la Pasqua si festeggia di domenica. La data però cambia di anno in anno perché si tiene conto del calendario lunare: per la Chiesa la Pasqua va festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che può capitare in diversi giorni del calendario solare (cioè quello che usiamo oggi): quest’anno l’equinozio è stato il 20 marzo e il primo plenilunio successivo il 25.

A prescindere dal giorno in cui si celebra, la Pasqua è la festività più importante per i cristiani, anche più importante del Natale, che invece festeggia la nascita di Gesù. La maggiore popolarità del Natale rispetto alla Pasqua è data dal fatto che ha avuto la fortuna di saldarsi a una ricorrenza pagana già esistente (cioè quella di dare regali ai bambini, attestata in Germania prima dell’introduzione del Cristianesimo e poi attribuita più avanti a San Nicola).

E infatti la risurrezione di Gesù è uno dei punti chiave della fede cristiana, più della sua nascita: per la Chiesa cattolica, per esempio, chi ritiene che Gesù non sia risorto non può essere considerato un credente. La risurrezione di Gesù è anche l’evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: secondo questi testi, fondamentali per i cristiani, il terzo giorno dalla sua morte per crocifissione Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto, e apparve inizialmente ad alcune fedeli e in un secondo momento anche ad altri apostoli e discepoli.

Poiché la credenza nella resurrezione di Gesù è alla base di tutte le confessioni cristiane, la Pasqua viene rispettata anche dai mormoni o dagli ortodossi, sebbene con qualche variazione. Questi ultimi per esempio la festeggiano in una data diversa poiché seguono ancora il calendario giuliano, entrato in vigore nel 46 a.C. grazie a Giulio Cesare. Anche per gli ortodossi Pasqua cade la domenica che segue il giorno in cui si verifica la luna piena a partire dall’equinozio di primavera, che loro fissano il 21 marzo (anche se in realtà a livello astronomico non avviene sempre quel giorno). Il guaio è che il 21 marzo giuliano non corrisponde a quello gregoriano (cioè il calendario in uso nell’Occidente), e quindi in genere gli ortodossi festeggiano la Pasqua in una data diversa dai cattolici: quest’anno è il 5 maggio.

Alla Pasqua cristiana è legata anche quella ebraica. Nel Vangelo di Giovanni c’è scritto che la morte di Gesù avvenne il 14 di Nisan (il mese ebraico a cavallo fra marzo e aprile), lo stesso giorno in cui gli ebrei ricordano la liberazione dall’Egitto e il viaggio verso la Terra Promessa: si festeggia durante il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (che però non coincide con quello del calendario gregoriano, ma segue il calendario ebraico). È la cosiddetta “Pasqua ebraica” (o Pesach) e diventò anche il giorno in cui le prime comunità cristiane cominciarono a festeggiare la resurrezione di Gesù.

Per rimediare alla sovrapposizione e dare più spazio e attenzione alla resurrezione anziché alla morte di Gesù, nel 325 d.C. si decise nel Concilio di Nicea (la prima assemblea al mondo delle varie comunità cristiane) di festeggiare la Pasqua nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera: in questo modo si sarebbe festeggiata in una data variabile ogni anno – compresa comunque fra il 22 marzo e il 25 aprile – in un periodo vicino ma in un giorno diverso dalla Pasqua ebraica. A volte capita comunque che Pasqua e Pesach si festeggino nello stesso giorno. Quest’anno la Pasqua ebraica comincerà il 22 aprile e finirà il 30 aprile.

La Pasqua non è solo festeggiata in giorni diversi dell’anno a seconda della confessione, ma è festeggiata anche in modi molto diversi a seconda dei paesi e delle tradizioni.

In Sud America vanno molto le piñata, contenitori colorati pieni di dolci che i bambini devono rompere con un bastone. In Scozia e in altri paesi del nord Europa vengono fatti dei falò all’aperto su modello di alcuni antichi riti dei Sassoni. Uno dei festeggiamenti più noti al mondo è quello che si tiene ogni anno nel giorno di Pasquetta alla Casa Bianca: è l’Easter Egg Roll, la corsa con le uova (bollite e decorate) che i bambini fanno rotolare sul prato servendosi di una sorta di mestolo con un lungo manico.

La corsa con le uova alla Casa Bianca, nel 2023 (Alex Wong/Getty Images)

Le uova sono un simbolo riconosciuto di questa festività perché i primi cristiani, per ricordare il sangue di Gesù, durante la Pasqua usavano pitturare le uova di rosso e le decoravano con croci o altri simboli (una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali). La simbologia dell’uovo per i primi cristiani era abbastanza evidente: dall’uovo nasce la vita, che a sua volta veniva associata con la rinascita di Gesù e quindi con la Pasqua.

Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne però rafforzata dalle indicazioni seguite in quaresima, cioè il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i cattolici sono invitati alla penitenza e ad alcuni giorni di digiuno. In questo periodo è vietato mangiare carne. In passato, e tuttora nelle chiese cristiane orientali, era vietato mangiare anche le uova. Era difficile però costringere le galline a non deporre uova, così i primi cristiani si trovavano con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure, per poi dipingerle con colori sacri e simbolici.

Verso la fine dell’Ottocento, poi, i progressi tecnologici avevano oramai reso possibile unire la tradizione del cioccolato (introdotto in Europa da poco) a quella delle uova regalo pasquali. L’idea venne per la prima volta ai dirigenti della Cadbury, un’azienda dolciaria inglese che esiste tuttora, che nel 1875 creò il primo uovo di cioccolato pasquale vuoto con all’interno una sorpresa. Nel 1905 la Cadbury mise in commercio un’altra innovazione, le uova di cioccolato al latte (che era stato inventato una trentina di anni prima in Svizzera). Il nuovo prodotto fece un grandissimo successo di vendite, e in poco tempo si diffuse in tutto il mondo.

Un altro simbolo della pasqua è il coniglio, anche se è meno chiaro per quale motivo sia stato negli anni associato a una festività cristiana (nel Vangelo non c’è traccia di conigli, che non sono nemmeno stati adottati come simbolo dalle prime comunità cristiane). Piuttosto sembra che il coniglio fosse considerato nell’antichità un simbolo di fertilità, e quindi legato all’arrivo della primavera e alle festività pagane ad essa collegate. Poiché Pasqua si festeggia tradizionalmente fra marzo e aprile, a un certo punto il coniglio è passato a essere adottato anche come simbolo pasquale.