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  • Venerdì 22 marzo 2024

Pierpaolo Piccioli non sarà più il direttore creativo di Valentino

Lavorava nell'azienda dal 1999 e poi l'ha diretta dal 2008, prima con Maria Grazia Chiuri e dal 2016 da solo

Pierpaolo Piccioli saluta il pubblico dopo la sfilata uomo di Valentino per la primavera/estate 2024, Milano, 16 giugno 2023
(REUTERS/Claudia Greco)
Pierpaolo Piccioli saluta il pubblico dopo la sfilata uomo di Valentino per la primavera/estate 2024, Milano, 16 giugno 2023 (REUTERS/Claudia Greco)
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Venerdì lo stilista italiano Pierpaolo Piccioli ha detto che lascerà la direzione dell’azienda di moda romana Valentino dopo 25 anni. Piccioli, che ha 56 anni, ha ricoperto il ruolo di co-direttore creativo insieme alla stilista Maria Grazia Chiuri dal 2008 al 2016, e poi ha guidato l’azienda da solo, mentre Chiuri era diventata direttrice creativa di Dior. L’azienda ha confermato la notizia definendola una «decisione condivisa».

Con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, Piccioli ha ringraziato le persone «che ho conosciuto, con cui ho lavorato, con cui ho condiviso sogni e creato bellezza, con cui ho costruito qualcosa che appartiene a tutti, e che resta immutabile e tangibile». Ha citato anche Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, rispettivamente il fondatore del marchio e il suo storico amministratore delegato.

Piccioli è molto stimato dalla critica e dal pubblico per le collezioni sempre diverse e originali, caratterizzate da eleganza, freschezza e da raffinatezza sartoriale. In particolare è riuscito ad alzare il livello delle collezioni ready-to-wear (gli abiti che si trovano già confezionati nei negozi) e a dare nuovo risalto a quelle di haute couture (l’alta moda, fatta su misura, con lavorazioni elaborate e materiali preziosi), presentate spesso in sfilate memorabili.

Tra le più apprezzate degli ultimi anni ci sono quella interamente dedicata alla camicia bianca nel 2019, quella a Cinecittà nel 2020, quella al Piccolo Teatro di Milano nel 2021 (anziché a Parigi, come fa sempre Valentino, per dare un sostegno agli artisti danneggiati dalla pandemia), quella sulla scalinata di Trinità dei Monti a Roma nel 2022 e quella in cui introdusse il colore “rosa Valentino”.

È noto anche per il suo impegno verso l’inclusività e la diversity – come nella scelta di valorizzare nei servizi fotografici e nell’apertura delle sfilate la modella Adut Akech, sud-sudanese naturalizzata australiana e cresciuta da rifugiata– e per valorizzare il lavoro delle sarte e dei sarti del suo atelier, le cosiddette petites-mains che lo accompagnano spesso in passerella dopo le sfilate di haute couture.

Pierpaolo Piccioli con il suo team sulla scalinata di piazza di Spagna a Roma dopo la sfilata haute couture di Valentino per l’autunno/inverno 2022/2023, 8 luglio 2022 (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Nel 1999 Garavani scelse Piccioli e Chiuri per svecchiare la sua linea di accessori, e nel 2007 li nominò direttori creativi per gli accessori. Sempre nel 2007 Garavani lasciò la direzione creativa dell’azienda alla stilista Alessandra Facchinetti, che se ne andò nel 2008: il suo posto venne quindi preso da Piccioli e Chiuri. Insieme, nel 2010, hanno realizzato uno dei prodotti più redditizi e riconoscibili del marchio degli ultimi anni: la scarpa Rockstud, quella con le borchie quadrate e appuntite, che nel 2016 divenne anche una borsa, la Rockstud bag. Sotto la guida di Piccioli, i ricavi di Valentino sono cresciuti fino ad arrivare a 1,4 miliardi di euro nel 2022 (l’ultimo dato disponibile).

Piccioli vive ancora a Nettuno, la cittadina in provincia di Roma dov’è nato, dove ha conosciuto sua moglie Simona e dove hanno cresciuto insieme i loro tre figli.

Non è chiaro chi sarà il suo successore. Secondo il sito di moda WWD il ruolo potrebbe andare alla stessa Chiuri o ad Alessandro Michele, l’ex direttore creativo di Gucci. Lo scorso luglio il gruppo del lusso francese Kering – che possiede tra gli altri anche il marchio Gucci – aveva comprato il 30 per cento di Valentino da Mayhoola, la società del Qatar che possiede la maggioranza del marchio, per 1,7 miliardi di euro. L’acquisizione prevede che Kering possa ottenere il pieno controllo del capitale sociale di Valentino entro il 2028. Secondo alcuni, la possibilità che Valentino entri a far parte di Kering potrebbe rendere quindi più difficile l’arrivo di Michele.