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  • Venerdì 22 marzo 2024

Sarà strana una Germania senza Adidas

La decisione della federazione calcistica di passare a Nike come sponsor tecnico ha provocato sorpresa e un po' di amarezza tra i tifosi

Il giocatore della nazionale di calcio tedesca Mario Götze festeggia assieme al compagno Thomas Müller dopo aver segnato il primo gol durante la finale contro l'Argentina, battuta ai mondiali di Rio de Janeiro del 2014 (Foto Jamie McDonald/Getty Images)
Il giocatore della nazionale di calcio tedesca Mario Götze festeggia assieme al compagno Thomas Müller dopo aver segnato il primo gol durante la finale contro l'Argentina, battuta ai mondiali di Rio de Janeiro del 2014 (Foto Jamie McDonald/Getty Images)
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La federazione calcistica della Germania (Deutscher Fußball-Bund, DFB) ha annunciato che a partire dal 2027 Nike sarà lo sponsor tecnico delle nazionali di calcio tedesche, prendendo il posto di Adidas, l’azienda tedesca che ne ha prodotto le maglie negli ultimi settant’anni. Il legame tra Adidas e la nazionale tedesca era uno dei più stretti e iconici del calcio internazionale, perciò la notizia è stata accolta con una certa sorpresa: anche dalla stessa Adidas, che ha detto di essere venuta a conoscenza della cosa solo giovedì, nel giorno dell’annuncio ufficiale, secondo quanto scrivono i giornali tedeschi.

In una dichiarazione, Holger Blask, il presidente del consiglio di amministrazione della DFB ha spiegato che Nike ha fatto «di gran lunga» l’offerta economica migliore e che «ha convinto anche con la sua visione dei contenuti», essendosi impegnata a promuovere lo sport amatoriale e lo sviluppo del calcio femminile tedesco. Adidas continuerà a fornire scarpe, abbigliamento e attrezzature sportive sia alla nazionale maschile sia alla nazionale femminile della Germania fino alla fine del 2026. Il nuovo contratto con Nike inizierà il primo gennaio 2027 e proseguirà almeno fino alla fine del 2034.

L’importo del contratto non è stato reso noto, ma la testata Handelsblatt, che cita “fonti provenienti dagli ambienti industriali”, dice che oggi Adidas versa circa 50 milioni di euro all’anno alla DFB, mentre l’offerta di Nike dovrebbe superare i 100 milioni di euro all’anno (arrivando a più di 800 milioni di euro in otto anni).

La scelta di preferire un fornitore statunitense a uno tedesco ha provocato diverse reazioni tra gli esponenti politici del paese. In particolare il ministro dell’Economia Robert Habeck, del partito di centro sinistra dei Verdi, ha detto all’agenzia di stampa tedesca Dpa: «Non riesco a immaginare la maglia tedesca senza le tre strisce. Per me Adidas e nero-rosso-oro sono sempre stati insieme. Un pezzo dell’identità tedesca. Mi sarebbe piaciuto un po’ più di patriottismo locale».

Ma come scrive lo Spiegel anche molti tifosi hanno criticato la scelta della federazione. L’immagine della nazionale tedesca, storicamente tra le più forti e vincenti del calcio internazionale, era strettamente collegata alle maglie con il logo e le tipiche tre strisce di Adidas, che nei decenni ha prodotto per la Germania alcune delle divise più amate e ricordate della storia dei Mondiali, come quella indossata ai Mondiali del 1990 vinti in Italia.

Rudi Völler ai Mondiali del 1990 in Italia, vinti dalla Germania. (David Cannon/Allsport/Getty Images/Hulton Archive)

In un post su X (l’ex Twitter), la DFB ha detto che comprende «ogni emotività» e che si tratta di un evento drastico anche per la stessa società, «Questo non ci lascia indifferenti», ha scritto. Tuttavia, ha aggiunto: «la DFB deve prendere decisioni facendo valutazioni economiche», perché è responsabile di oltre «24.000 squadre di calcio, 2,2 milioni di giocatori attivi, numerosi volontari e quasi 55.000 arbitri».

La scorsa settimana Adidas e la nazionale avevano presentato le maglie per gli europei, che saranno a giugno. Una di queste, quella rosa e viola per le trasferte, che ha sostituito la classica color asfalto, ha fatto molto discutere (è stata definita “la maglia di Barbie” e, come ha scritto la Süddeutsche Zeitung, secondo alcuni fan minaccerebbe la loro virilità) ma finora ha venduto molto bene. Durante gli europei inoltre la squadra della DFB sarà anche ospitata nello stadio dell’Adidas, a Herzogenaurach, in Baviera.

Michael Ballack ai Mondiali del 2006 in Germania. (Shaun Botterill/Getty Images)