Vocabolario minimo di “Dune”

Cos'è il Bene Gesserit, chi è il Kwisatz Haderach, e altre parole e concetti da avere presente prima di vedere la seconda parte

(Warner Bros.)
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Dune – Parte 2, il film diretto dal canadese Denis Villeneuve che segue quello uscito nel 2021, esce nei cinema mercoledì 28 febbraio. È la seconda di tre parti di un ambizioso e fin qui molto apprezzato adattamento cinematografico del celebre romanzo di Frank Herbert uscito nel 1965 e considerato uno dei capolavori della letteratura di fantascienza, letto e amato da generazioni diverse e che fu seguito da diversi altri titoli.

Nelle migliaia di pagine del ciclo di Dune, Herbert creò un universo complesso e pieno di personaggi, concetti, organismi, eventi storici e pianeti diversi, sviluppando un’epopea che prese molta ispirazione dalla cultura araba e musulmana, dalle idee ecologiste, dalle filosofie orientali e, tra le altre cose, dal Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov. Quello di Dune è un mondo in cui la politica è complicata, la scienza è molto approfondita e le dinamiche di genere sono articolate. Nel film c’è solo una piccola parte di quel mondo, ma comunque le parole, i nomi, i personaggi e i concetti che serve conoscere per apprezzarne la trama non sono pochi. Alcuni sono i seguenti.

Arrakis: è il pianeta in cui è ambientato il film, totalmente desertico e l’unico in cui si trovi la preziosa “spezia”, la sostanza psichedelica che permette i viaggi interstellari nell’universo di Dune (vedi voce successiva). Arrakis è grande un po’ meno della Terra, per avere un paragone, è il terzo pianeta a ruotare attorno alla stella Canopo (che esiste realmente, a 312,7 anni luce da noi) e ha una superficie incandescente. La popolazione indigena sono i Fremen (vedi voce successiva), ma il pianeta è stato colonizzato successivamente dall’impero galattico, che ne ha affidato la gestione agli Harkonnen (vedi voce successiva), che ne hanno sfruttato la popolazione e le risorse in maniera dispotica. Ad abitare Arrakis ci sono anche gli enormi e pericolosissimi vermi della sabbia. Una delle sue due lune, Krelln, ha un enorme cratere dalla forma che ricorda quella di un topo, associata dai Fremen alla figura del Muad’Dib (vedi voce successiva).

Atreides: è la casata protagonista del film, una delle dieci che compongono l’assemblea dell’impero galattico, nota come Landsraad. Il patriarca ai tempi delle vicende del film è il duca Leto Atreides (Oscar Isaac), la cui concubina ufficiale è Lady Jessica (Rebecca Ferguson). Leto è cugino dell’imperatore Shaddam IV, ed è popolare nella galassia per il suo carisma e la sua rettitudine, e per questo la sua casata è temuta dalle altre. Il primogenito della famiglia è Paul (Timothée Chalamet).

Bene Gesserit: è una congregazione religiosa e politica che esercita un’enorme influenza, e per molti versi comanda, l’impero galattico. È una sorellanza le cui componenti, dopo una rigida e lunga formazione, sviluppano poteri paranormali di vario tipo, tra cui la capacità di controllare le persone modulando il tono della propria voce. Sono capeggiate da una Reverenda Madre (Charlotte Rampling), che ha la capacità di risalire la propria ascendenza per conoscere i ricordi e le esperienze di tutte le donne della propria famiglia. Il Bene Gesserit trama, manipola, si allea, finge di allearsi, tradisce, tutto allo scopo di selezionare un umano superiore, lo Kwisatz Haderach (vedi voce successiva). Lady Jessica è una componente della sorellanza, destinata ad avere una figlia con il Duca Leto Atreides e a darla successivamente in sposa all’erede degli Harkonnen, per pacificare le due casate e perché generassero lo Kwisatz Haderach. Però si ribella, per amore di Leto, e concepisce con lui un figlio maschio, mandando a monte i piani del Bene Gesserit e facendone infuriare le componenti.

La Reverenda Madre e Paul Atreides in “Dune – Parte 1”.

Cryss: è la tipica arma dei Fremen, un pugnale ricavato dal dente di un verme della sabbia.

Dune: è l’altro nome di Arrakis, e ha sempre posto una questione qui da noi: si pronuncia dune o diun? Non c’è una vera e propria risposta giusta, ma normalmente gli appassionati del romanzo di Frank Herbert lo hanno pronunciato all’italiana. La dizione inglese è comunque diffusa, e probabilmente attualmente è anche quella più comune. Ma liberi tutti.

Fremen: sono il popolo che abita Arrakis ormai da molti millenni ai tempi delle vicende del film, arrivato in origine dopo una diaspora interplanetaria. L’esposizione costante alla spezia ha reso i loro occhi blu acceso, e in generale hanno un rapporto strettissimo sia con il melange sia con i vermi, che sono in grado di evitare e addirittura cavalcare. Sono combattenti fenomenali, gli unici in grado di spostarsi nel deserto di Arrakis grazie alle loro particolari tute distillanti, e acerrimi nemici dei colonizzatori imperiali.

Gilda Spaziale: è l’organizzazione che gestisce i trasporti tra i diversi sistemi solari della galassia in cui è ambientato Dune. Le sue astronavi possono compiere questi viaggi grazie a speciali navigatori che assumendo la spezia sviluppano una forma di preveggenza e riescono in questo modo a tracciare rotte sicure. Senza la spezia, pilotare queste astronavi alla velocità richiesta, superiore a quella della luce, è impossibile. La Gilda in teoria è neutrale, e l’imperatore mantiene una forma di controllo nei suoi confronti amministrando la raccolta della spezia. Ma rimane un’entità potentissima, che peraltro gestisce anche il sistema bancario della galassia, e che è anche l’unico sistema con cui si possono spostare soldati da un sistema solare a un altro.

Jihad Butleriano: è un evento fondamentale della storia dell’universo di Dune, avvenuto migliaia di anni prima delle vicende del film, e nel quale in sostanza gli umani si ribellarono contro le macchine pensanti, con successo.

Harkonnen: è la casata nemica degli Atreides, a causa di una feroce faida cominciata proprio durante il Jihad Butleriano. Ai tempi in cui è ambientato il film sono brutti e cattivi, e gestiscono la raccolta della spezia su Arrakis quando l’imperatore decide di trasferirla agli Atreides: non per benevolenza nei loro confronti, ma anzi sperando di indebolirli con la guerra che inevitabilmente sarebbe scoppiata. Il patriarca è il barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård), che gestisce la casata insieme ai nipoti Feyd-Rautha (Austin Butler) e Rabban (Dave Bautista).

Il barone Vladimir Harkkonen in “Dune – Parte 1”.

Kwisatz Haderach: è il messia che il Bene Gesserit intende selezionare geneticamente, per creare una sorta di alter ego maschile alla Reverenda Madre, capace sia di preveggenza sia di accedere ai ricordi di tutti i suoi antenati, maschi e femmine. I suoi appellativi sono “colui che abbrevia la strada” e “colui che può essere in molti luoghi”, in riferimento alle capacità psichiche uniche che dovrebbe avere.

Mentat: sono degli esseri umani addestrati per diventare delle specie di computer viventi, e sono le entità con cui si decise di sostituire le intelligenze artificiali dopo il Jihad Butleriano. Sono in grado di analizzare enormi quantità di dati per fornire ipotesi e teorie inaccessibili alle persone normali, ma mantengono comunque emozioni e fallibilità umane. Uno di loro è Thufir Hawat, fedele alleato del Duca Leto e tra i maestri di Paul.

Muad’Dib: è il nome che i Fremen associano al cratere a forma di topo sulla luna Krelln, e a una figura mitologica in grado di sopravvivere nel deserto di Arrakis.

Sardaukar: sono le truppe imperiali, che intervengono segretamente a fianco degli Harkonnen nella guerra al termine del primo film.

Shai Hulud: è il nome che i Fremen danno ai vermi delle sabbie, lunghi fino a 400 metri e dotati di una enorme bocca piena di denti affilati, e praticamente impossibili da uccidere. Viaggiano sottoterra, e sono attirati dalle percussioni regolari sul suolo, motivo per cui i Fremen hanno imparato a camminare con andature irregolari. Non hanno bisogno di mangiare le persone, ma sono estremamente aggressivi, e pericolosissimi per gli umani. I Fremen li venerano, e hanno imparato ad attirarli e all’occorrenza a cavalcarli. Sono le loro larve a produrre la spezia.

Spezia: nota più formalmente come “melange”, è sostanzialmente una sostanza stupefacente, un prodotto di scarto del ciclo vitale dei vermi della sabbia allo stato larvale. I Fremen la raccolgono a mano, gli Harkonnen attraverso enormi macchine mietitrici che attraggono incidentalmente i vermi, rendendo l’operazione molto pericolosa. Chi diventa assuefatto alla spezia sviluppa il tipico colore blu negli occhi, ma assumerla regolarmente dà tutta una serie di vantaggi: allunga la vita di centinaia di anni, e ad alcune persone dà poteri di preveggenza. Il Bene Gesserit e i Fremen hanno un rito di iniziazione particolare che consiste nell’ingestione di una certa quantità di “essenza di spezia”, un derivato della spezia che però è tossico. Chi la assume, che nel Bene Gesserit è chi è destinata a diventare Reverenda Madre, deve alterare il proprio metabolismo in modo da rendere la sostanza non tossica, e sopravvivere.