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  • Mercoledì 28 febbraio 2024

Il Senato francese ha votato per inserire la libertà di abortire nella Costituzione

Manca un ultimo voto, ma a questo punto le possibilità che la norma venga approvata sono piuttosto alte: è una proposta di cui si discute da quasi due anni

Una gruccia con su scritto "l'interruzione di gravidanza è sacra" durante una manifestazione a sostegno del diritto all'aborto a Parigi
Una gruccia con su scritto "l'interruzione di gravidanza è sacra" durante una manifestazione a sostegno del diritto all'aborto a Parigi (EPA/Mohammed Badra)
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Mercoledì sera il Senato francese ha approvato una proposta di legge che inserisce nella Costituzione la libertà per le donne di abortire, con 267 voti a favore e 50 contrari. È una decisione molto importante per la Francia, dove si discute di questa proposta da quasi due anni. La proposta inserisce nell’articolo 34 della Costituzione «la libertà garantita alla donna all’interruzione di gravidanza» ed era già stata approvata dall’Assemblea nazionale francese, la camera bassa del parlamento, lo scorso gennaio. Il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti ha commentato la notizia dicendo che «questa sera il Senato ha scritto una nuova pagina sui diritti delle donne».

Per essere approvata in via definitiva la legge dovrà essere votata dai tre quinti dei parlamentari dell’Assemblea e del Senato, riuniti in seduta plenaria nel cosiddetto Congresso di Versailles: il presidente francese Emmanuel Macron, che è favorevole all’inserimento del diritto nella Costituzione, ha convocato la seduta per il prossimo 4 marzo. A questo punto le probabilità che l’emendamento sia approvato sono piuttosto alte, visto che entrambe le Camere si sono già espresse a favore.

L’esito del voto di mercoledì è stato incerto fino all’ultimo, dato che al Senato la maggioranza è detenuta dai Repubblicani, un partito di centrodestra i cui rappresentanti sono particolarmente conservatori. Durante la discussione prima del voto finale il partito aveva fatto sapere che non era stata data un’indicazione di voto e che i suoi membri avrebbero votato «ciascuno secondo la propria intima convinzione».

Il risultato del voto è stato accolto favorevolmente da molte associazioni femministe attive in Francia. La Fondation des Femmes, attiva nell’ambito delle politiche di genere, ha definito il voto come «storico» e «una vittoria collettiva».

In Francia nessuno dei partiti in parlamento vuole rendere illegale l’aborto, che è stato decriminalizzato nel 1975. I Repubblicani e soprattutto il Rassemblement National, un partito di estrema destra, erano però contrari al suo inserimento nella Costituzione, e avevano sostenuto che questa fosse una misura superflua.

Il processo di rafforzamento del diritto all’aborto in Francia era cominciato già nel 2022 dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di revocare il diritto all’aborto a livello federale. A novembre del 2022 l’Assemblea nazionale francese aveva approvato a larga maggioranza una proposta di legge costituzionale che prevedeva di inserire nella Costituzione il «diritto all’interruzione volontaria di gravidanza». A febbraio del 2023 il disegno di legge era stato approvato dal Senato, sostituendo però alla parola «diritto» l’espressione «libertà della donna», meno incisiva. Alla fine del 2023 Macron aveva infine presentato un’altra proposta di legge che modificava «libertà della donna» con «libertà garantita della donna».

Durante la seduta di mercoledì è stato anche bocciato un emendamento che avrebbe inserito nella Costituzione il diritto all’obiezione di coscienza sull’aborto per i medici, che è già legale in Francia.