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  • Domenica 4 febbraio 2024

Le foto dei grandi incendi in Cile

Proseguono da venerdì nella parte centrale del paese e almeno 112 persone sono morte

Vigili del fuoco sparano acqua su una casa in Cile per spegnere le fiamme
Vigili del fuoco spengono le fiamme a Viña del Mar, in Cile (AP Photo/Esteban Felix)
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Almeno 112 persone sono morte a causa dei vasti incendi che da tre giorni interessano la zona centrale del Cile. Domenica sera il presidente del Cile Gabriel Boric ha confermato la morte di 64 persone a causa dei vasti incendi che da tre giorni interessano la zona centrale del paese, alcune ore più tardi la cifra ufficiale è salita a 112, ma potrebbe aumentare nelle prossime ore. Le autorità cilene ritengono infatti che ci siano molti corpi di persone morte negli incendi ancora non recuperati. In un comunicato, la ministra dell’Interno Carolina Tohá ha detto che il paese sta affrontando il disastro naturale peggiore dal terremoto del 2010, quando una scossa di magnitudo 8.8 seguita da uno tsunami causò la morte di almeno 500 persone.

Gli incendi sono iniziati venerdì e stanno interessando le zone intorno alle città costiere di Viña del Mar e Valparaíso, circa 120 chilometri a ovest della capitale Santiago. La situazione è ulteriormente complicata da forti raffiche di vento, fino a 50 chilometri orari, che facilitano la diffusione delle fiamme.

Sabato gli incendi si erano già diffusi su una superficie di circa 430 chilometri quadrati, ma stanno crescendo molto rapidamente, avvicinandosi alle città. Alcune porzioni di territorio sono state evacuate, e secondo le autorità nazionali fra 3mila e 6mila case sono state distrutte o danneggiate dalle fiamme.

Venerdì sera Boric ha proclamato lo stato di emergenza nazionale e il ministero della Salute ha attivato alcune misure d’emergenza nella regione di Valparaíso: ha ordinato di rimandare le operazioni chirurgiche non strettamente necessarie e autorizzato l’attivazione di ospedali da campo temporanei. Gli studenti di medicina che hanno quasi completato gli studi potranno lavorare eccezionalmente per aiutare i professionisti sanitari.

Almeno 1.400 vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere gli incendi, insieme ad alcuni militari e altri operatori, ma le operazioni di soccorso procedono a rilento soprattutto a causa dell’impossibilità di raggiungere alcune delle zone più colpite: nelle località di Viña del Mar, Limache, Quilpué e Villa Alemana è stato imposto temporaneamente il coprifuoco, nel tentativo di liberare le strade e facilitare l’arrivo dei soccorsi.

Al momento non è chiaro cosa abbia causato gli incendi, ma Boric ha assicurato che il governo e la magistratura indagheranno per accertare eventuali responsabilità dolose o colpose. CNN ha scritto che per ora almeno una persona è stata arrestata.

Anche a febbraio dell’anno scorso c’erano stati estesi incendi in Cile, che avevano causato la morte di almeno 27 persone.