Dove eravamo rimasti con “Mare fuori”

Cosa è successo fin qui per arrivare preparati alla quarta stagione, che esce oggi

(Rai)
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Da giovedì su RaiPlay, il servizio di streaming della Rai, sono disponibili le prime sei puntate della quarta stagione di Mare fuori, serie di enorme successo che racconta la storia di alcuni giovani detenuti di un IPM (Istituto Penale per Minorenni) di Napoli. È arrivato quindi il momento di ripassare la trama e le varie dinamiche tra i personaggi, che con l’ultima stagione sono diventate un po’ più complesse. Occhio: per forza di cose, da qui in poi troverete qualche spoiler. Non troppi, dato che i personaggi di Mare fuori sono tantissimi e ricostruire tutte le linee narrative in cui sono coinvolti renderebbe la ricostruzione pesante, ma siete stati avvisati.

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Un ripasso veloce della prima stagione di Mare fuori
Mare fuori comincia dalla storia di un gruppo di amici che va a Napoli per trascorrere qualche giorno di vacanza. Tra loro c’è anche Filippo Ferrari (Nicolas Maupas), un talentuoso pianista che proviene da una ricca famiglia milanese. Appena arrivato in città Filippo viene derubato da Naditza (Valentina Romani), una ragazza di origine rom, che sarà una delle principali protagoniste della serie. A causa di un gioco finito male in cui perde la vita Greg, uno dei ragazzi della comitiva, Filippo viene portato nel carcere minorile. Qui entra in confidenza con il suo compagno di cella Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo), figlio di un boss della camorra che sogna di emanciparsi dall’ambiente in cui è cresciuto e diventare un barbiere, finito in carcere dopo avere ucciso il membro di un clan rivale, Nazario Valletta, per proteggere Nina, la sua fidanzata.

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Nella struttura Filippo ritrova anche Naditza, che si era fatta arrestare per sfuggire a un matrimonio combinato organizzato dai suoi genitori. I giovani detenuti dell’IPM riconoscono un capo in Ciro Ricci (Giacomo Giorgio), figlio maggiore del temuto Salvatore Ricci, boss del clan rivale dei Di Salvo, che sin dall’inizio guarda Filippo con un certo sospetto e gli affibbia un soprannome poco lusinghiero, chiattillo, che in napoletano viene utilizzato per definire in maniera spregiativa i ragazzi di buona famiglia.

Naditza, interpretata da Valentina Romani (Rai)

L’esperienza di Filippo all’interno dell’IPM inizia malissimo: viene preso di mira da Ciro e i suoi amici, che lo minacciano in continuazione rendendo molto difficoltosa la sua quotidianità in carcere. Viene protetto soltanto da Carmine, che gli altri detenuti soprannominano “piecoro” per via della sua indole tranquilla, e da Naditza, con cui nel frattempo inizia una relazione sentimentale. A tenere sotto controllo gli equilibri dell’IPM sono il comandante Massimo Valenti (Carmine Recano), l’educatore Beppe Romano (Vincenzo Ferrera) e la direttrice Paola Vinci (Carolina Crescentini).

I nodi narrativi principali della prima stagione sono due: il primo arriva quando Filippo ottiene il permesso di incontrare i suoi genitori fuori dal carcere. Quando viene a saperlo, Ciro propone a Filippo di nascondere un carico di droga destinato a Milano nell’auto di suo padre. Inizialmente accetta, ma poco prima di tornare in carcere torna sui suoi passi e decide di avvisare i suoi genitori, che riescono a liberarsi del carico di droga che un complice di Ciro aveva nascosto nella macchina.

Filippo Ferrari e Carmine Di Salvo, interpretati da Nicolas Maupas e Massimiliano Caiazzo (Rai)

Il secondo quando Carmine viene a sapere da suo fratello Enzo Di Salvo (Emanuele Vicorito) che Antonio Valletta, il padre di Nazario, ha intenzione di uccidere Nina per vendicarsi della morte di suo figlio, e che tornerà sui suoi passi soltanto se Carmine accetterà di uccidere il comandante Valenti. Si viene infatti a scoprire che un tempo Valletta e Valenti erano molto amici, e che il loro rapporto si interruppe quando il secondo testimoniò contro il primo durante un processo. Carmine viene anche a sapere che Nina, la sua fidanzata, aspetta un bambino.

Ciro Ricci, interpretato da Giacomo Giorgio (Rai)

Quando si rende conto che il carico di droga non è mai arrivato a Milano, Ciro ordina alla sua banda di uccidere Filippo e Carmine, ritenuto suo complice: per riuscirci organizza una rivolta all’interno dell’IPM, tenendo in ostaggio il personale della struttura per agire indisturbato. Quando Ciro aggredisce Carmine, Filippo interviene in sua difesa e lo uccide colpendolo con un cacciavite. La prima stagione si conclude con Carmine e Filippo che vengono scortati in tribunale per il processo: durante il tragitto, la macchina su cui si trova Carmine viene presa di mira dai sicari inviati dal clan Valletta, che lo lasciano in fin di vita.

La seconda stagione di Mare fuori
Dopo l’aggressione Carmine finisce in coma e viene trasferito in ospedale. In carcere il posto di Ciro viene preso da Edoardo Conte (Matteo Paolillo), il suo migliore amico, che decide di abbassare i toni per convincere la direttrice del carcere a riattivare i permessi, che aveva sospeso dopo la rivolta. Naditza finisce di scontare la sua pena, torna in libertà e, per sfuggire a suo padre, si trasferisce dai genitori di Filippo a Milano. Quando Carmine si sveglia dal coma inizia a progettare il matrimonio con Nina, che nel frattempo aveva partorito Futura, sua figlia. Subito dopo la cerimonia, però, la ragazza viene investita da un’auto e perde la vita. A quel punto Filippo, che avrebbe potuto essere trasferito in un carcere di Milano per riavvicinarsi a Naditza e alla sua famiglia, decide di rimanere a Napoli per non allontanarsi da Carmine, mentre la responsabilità genitoriale di Futura viene affidata alla direttrice Vinci.

La stagione è incentrata sulle indagini per scoprire l’identità dell’assassino di Nina: i principali sospettati sono quattro ex membri della banda di Ciro, Milos (Antonio D’Aquino), Edoardo, Gaetano (Nicolò Galasso) e Totò (Antonio Orefice), che quel giorno erano usciti dal carcere sfruttando un permesso. Massimo Esposito, il comandante del carcere, decide di rinchiuderli tutti in una cella per indurli a confessare: alla fine si viene a scoprire che Nina è stata uccisa da Totò, che avendo da poco raggiunto la maggiore età viene trasferito al carcere di Poggioreale.

Nel frattempo Naditza decide di lasciare Milano per tornare a Napoli e sposare l’uomo a cui era stata promessa dai suoi genitori. Carmine e Filippo vengono a scoprirlo, evadono, rubano una macchina e riescono a scappare insieme a lei. Nel finale di stagione in carcere arriva anche Rosa Ricci, la sorella di Ciro, che vuole vendicarsi dell’omicidio del fratello. Carmine torna in cella, mentre Filippo e Naditza decidono di scappare insieme e vivere clandestinamente.

La terza stagione di Mare fuori
Anche se Ciro è stato ucciso da Filippo, tutti in carcere sono convinti che l’autore dell’omicidio sia Carmine: per questo motivo, fin dal suo ingresso in carcere Rosa mostra tutto il rancore che prova nei suoi confronti, dicendo di essere entrata nell’IPM con il preciso scopo di ucciderlo per vendicare la morte del fratello. Al contrario, l’atteggiamento di Carmine nei confronti di Rosa è molto amichevole e pacifico. Finisce nel modo che immaginate: i due si avvicinano sempre di più, fino a innamorarsi.

Filippo e Naditza continuano per un po’ a vivere da fuggitivi, guadagnandosi da vivere suonando per strada. Quando Naditza decide di allontanarsi, Filippo fa ritorno in carcere e ottiene il trasferimento a Milano.

La terza stagione si conclude con l’incontro di Rosa e Carmine fuori dal carcere minorile, a cui sopraggiunge anche il padre di Rosa, Salvatore Ricci, contrario alla relazione tra sua figlia e la persona che sospetta abbia ucciso il figlio. Rosa riesce a sottrarre la pistola a suo padre, che a quel punto le chiede di decidere a chi sparare: se a lui o a Carmine. Parte uno sparo, ma non è chiaro a chi sia stato rivolto: per saperlo bisogna iniziare la quarta stagione.