• Mondo
  • Venerdì 19 gennaio 2024

Il candidato presidente che si presentava dietro a una maschera

Dopo settimane di congetture, l'imprenditore ghanese Nana Kwame Bediako ha rivelato la propria identità e spiegato il perché della trovata

Dettaglio di una pubblicità del movimento The New Force in cui si vede il candidato presidente con la maschera
Dettaglio di una pubblicità del movimento The New Force in cui si vede il candidato presidente con la maschera (X)

«So che state cercando di capire chi è l’uomo, l’uomo con la maschera è seduto di fronte a voi»: sono le parole con cui lo scorso 7 gennaio l’imprenditore ghanese Nana Kwame Bediako ha rivelato di essere il misterioso candidato alla presidenza del Ghana, in vista delle elezioni del prossimo dicembre per scegliere il nuovo presidente e i membri del parlamento. Nei manifesti della sua campagna elettorale infatti Bediako compariva dietro a una maschera, per presentarsi come un’alternativa ai partiti tradizionali: anche se la sua trovata ha ricevuto grande attenzione da parte dei media nazionali, gli analisti politici dubitano che riuscirà davvero a essere eletto.

Bediako ha 43 anni e in Ghana è un personaggio piuttosto noto. Conosciuto anche con i soprannomi di Freedom Jacob Caesar o Cheddar, che nello slang dell’hip-hop significa soldi, è nato a Kumasi (la seconda città del paese) e ha studiato nel Regno Unito. Ha cominciato la sua carriera commerciando rottami metallici e grazie al successo della sua società di servizi per telecomunicazioni è riuscito ad aprire un’agenzia di talenti e poi un locale notturno. Da qualche tempo è famoso soprattutto per la sua attività nel settore immobiliare, per sostenere l’accesso all’istruzione e alla sanità pubblica e anche per aver fatto costruire uno zoo nella capitale Accra per ospitare le due tigri che aveva importato da Dubai.

Fino a pochi giorni fa però nessuno sapeva che era anche la faccia nascosta del movimento The New Force (la nuova forza), che esprimeva un candidato anonimo presentato dallo slogan “leadership per la prossima generazione”.

In un’intervista data al Financial Times, la prima con un giornale straniero, Bediako ha detto di aver scelto di usare una maschera perché a suo dire nella storia africana lo scopo del potere è spaventare e confondere il nemico. Ha anche detto di essere «un imprenditore, un visionario, un filantropo» e che il fatto di essere tutte queste cose gli «dà la credibilità per essere un valore aggiunto per la società».

Bediako ha detto di condividere la stessa visione di persone come Kwame Nkrumah, riferendosi al primo presidente del Ghana, nonché uno dei personaggi principali dei movimenti per la decolonizzazione dell’Africa e per la fondazione dell’Organizzazione dell’unità africana.

Il Ghana è uno dei paesi più stabili e sicuri dell’Africa occidentale, ma a suo dire ha problemi simili a quelli delle altre democrazie africane, come corruzione e interferenze nei processi elettorali. In questo senso, il suo obiettivo è quello di superare la situazione di stagnazione economica provocata dai due partiti che governano il paese da decenni, cioè il Nuovo Partito Patriottico, al governo da due mandati, e il Congresso Democratico Nazionale, suo storico rivale. In particolare Bediako dice di voler attirare nuovi investitori stranieri, ampliare l’accesso ai servizi pubblici e incentivare l’economia del paese, basata soprattutto sull’estrazione di petrolio e sul cacao. 

Che imprenditori o personaggi dello spettacolo più o meno discussi si propongano come alternative ai politici tradizionali non è una novità: è il caso dell’ex presidente statunitense Donald Trump, dell’ex calciatore George Weah, presidente uscente della Liberia, o del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, diventato famoso per aver recitato in una serie tv comica, a cui Bediako si è paragonato. Con la trovata della maschera «stavamo controllando lo spazio sui media senza comprare spazio sui media», ha detto il candidato del nuovo movimento ghanese.

Secondo un sondaggio che ha condiviso sul suo profilo X, al momento Bediako avrebbe il 39,82 per cento delle preferenze dei ghanesi contro il 39,19 per cento del Congresso Democratico Nazionale e il 12,99 del Nuovo Partito Patriottico. Nonostante il clamore mediatico, secondo alcuni analisti citati dal Financial Times è tuttavia improbabile che riesca a superare i partiti storici, che sono organizzati meglio e hanno più soldi.

Sembra comunque che la candidatura di Bediako abbia dato qualche fastidio all’establishment politico del Ghana. L’evento in cui originariamente avrebbe voluto rivelare la sua identità come candidato alle presidenziali è stato cancellato, così come una sua intervista prevista per mercoledì con la televisione pubblica GTV Ghana. Tra le altre cose, a dicembre la portavoce del movimento, Shalimar Abbiusi, era stata interrogata dalla polizia e in seguito rimandata nel suo paese d’origine, il Belgio. «Hanno perso il controllo dell’emotività a causa di tutta l’attenzione che stiamo ottenendo», ha detto Bediako.

– Leggi anche: Il basco rosso in Africa è simbolo di rivoluzione