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  • Martedì 26 dicembre 2023

La Russia dice di avere occupato una città ucraina vicino a Donetsk

È Marinka, che ha una notevole importanza strategica: ma l'Ucraina dice di avere ancora propri soldati nella zona

Marinka ripresa dall'alto nel febbraio del 2023 (AP Photo)
Marinka ripresa dall'alto nel febbraio del 2023 (AP Photo)
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Lunedì il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha annunciato che l’esercito della Russia ha conquistato la città di Marinka nell’Ucraina orientale a pochi chilometri di distanza da Donetsk. L’Ucraina però ha negato che i propri soldati abbiano abbandonato la zona, ritenuta molto importante dal punto di vista strategico. Le notizie sono frammentarie ed è difficile avere conferme o smentite indipendenti sulla situazione intorno alla città; sia la Russia sia l’Ucraina annunciano spesso avanzamenti dei rispettivi eserciti difficili da verificare e che vengono smentiti dalle controparti.

Marinka si trova una ventina di chilometri a ovest di Donetsk, città ucraina sotto il controllo della Russia in varie forme dal 2014 e intorno alla quale proseguono da anni i combattimenti tra esercito ucraino, separatisti e soldati russi. I ricorrenti attacchi hanno distrutto buona parte della città, che nel 2022 contava poco meno di diecimila abitanti e che oggi è sostanzialmente disabitata proprio a causa della guerra. Alcune sue zone erano state fortificate dall’esercito ucraino, che riteneva la città strategica per proseguire gli attacchi da ovest, mentre nelle ultime settimane altre attività si stavano concentrando ed espandendo nell’area di Avdiivka, a nord di Donetsk.

Shoigu ha parlato della conquista di Marinka lunedì 25 dicembre durante un incontro con il presidente russo Vladimir Putin trasmesso in televisione per aggiornamenti sull’andamento della guerra. Shoigu ha detto che negli ultimi nove anni l’esercito ucraino aveva potenziato le difese della città, costruito tunnel e altre strutture per creare punti di attacco con l’artiglieria, in modo da bombardare le aree vicino a Donetsk, e che queste fortificazioni sono state «spazzate via». La conquista della città dovrebbe ora ridurre almeno in parte gli attacchi da ovest, sempre secondo l’esercito russo.

Poche ore dopo il governo ucraino ha smentito le dichiarazioni di Shoigu attraverso il portavoce dell’esercito Oleksandr Shtupun, secondo il quale «la battaglia per Marinka continua». Shtupun non ha fornito molti altri dettagli, ma ha detto che i soldati ucraini continuano a mantenere una presenza nel territorio della città, che non può quindi essere considerata «del tutto conquistata».

Sembra verosimile comunque che Marinka sia al centro di scontri fra l’esercito russo e quello ucraino: a metà dicembre quest’ultimo aveva detto di avere respinto degli attacchi russi sulla città.

Più in generale nelle ultime settimane si sono molto intensificati i combattimenti in alcune aree intorno a Donetsk.

La scorsa settimana il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva annunciato di voler mobilitare altre 500mila persone per i combattimenti, e dopo il relativo fallimento della controffensiva estiva aveva rinnovato l’invito a Stati Uniti e Unione Europea a fornire nuove armi e risorse per difendere il proprio territorio.

Nella mattina del 26 dicembre, intanto, la Russia ha confermato che una delle proprie navi da guerra nel Mar Nero è stata danneggiata da un attacco condotto dall’Ucraina. La nave anfibia Novocherkassk è stata colpita da un attacco areo e almeno una persona è stata uccisa dall’esplosione, avvenuta nell’area portuale di Feodosia.