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  • Domenica 17 dicembre 2023

61 migranti sono morti in un naufragio al largo della Libia

Il loro gommone era alla deriva almeno da giovedì, e si è ribaltato a causa delle onde molto alte: a bordo c'erano donne e bambini

Un'imbarcazione nel Mediterraneo (non quella naufragata sabato) (AP Photo/Joan Mateu Parra)
Un'imbarcazione nel Mediterraneo (non quella naufragata sabato) (AP Photo/Joan Mateu Parra)
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Almeno 61 migranti sono morti sabato nel naufragio di un gommone al largo delle coste della Libia, ha fatto sapere l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM), un’agenzia dell’ONU. Secondo l’IOM, che ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti, il gommone trasportava 86 persone, tra cui c’erano donne e bambini.

Il gommone era partito dalla città libica di Zwara e si trovava alla deriva almeno da giovedì 14 dicembre. Secondo Sergio Scandura, un giornalista di Radio Radicale che si occupa di questioni migratorie e che è stato tra i primi a dare la notizia, fin da giovedì l’area di mare in cui si trovava il gommone era stata sorvolata da diversi aerei di Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione Europea, e la Guardia Costiera italiana aveva diramato un’allerta segnalando la presenza di un gommone al largo delle coste libiche. Il gommone è rimasto alla deriva fino a sabato quando a causa del mare grosso, con onde alte fino a tre metri, si è ribaltato.

I superstiti, 25 in tutto, sono stati riportati in Libia da un rimorchiatore: sono stati loro a raccontare che sulla nave c’erano 86 persone, e che dunque quelle affogate erano 61. Quello di sabato è stato uno dei più grossi naufragi di quest’anno avvenuti al largo delle coste della Libia.

Secondo Flavio Di Giacomo, portavoce dell’IOM, nel Mediterraneo centrale sono morte 2.250 persone soltanto quest’anno. «Un numero drammatico che purtroppo dimostra che non si fa abbastanza per salvare vite in mare», ha detto.

– Ascolta anche: Dieci risposte sui migranti