Google ha perso il processo contro Epic Games 

Secondo una giuria federale di San Francisco l'azienda ha violato le leggi sulla libera concorrenza: il processo potrebbe avere conseguenze anche per altre aziende 

(Budrul Chukrut/SOPA/ ZUMA Press/ANSA)
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Lunedì una giuria federale di San Francisco ha stabilito che Google ha violato le leggi statunitensi sulla libera concorrenza a danno di Epic Games, azienda produttrice di videogiochi conosciuta soprattutto per Fortnite.

Il processo di Epic Games contro Google era iniziato il mese scorso ed è stato molto seguito per via delle conseguenze che potrebbe avere sulle regole con cui migliaia di aziende guadagnano attraverso Android, il sistema operativo per gli smartphone di Google.

Epic Games aveva accusato Google di esercitare di fatto un monopolio nel settore della distribuzione delle applicazioni sugli smartphone e dei pagamenti che si possono fare al loro interno. La società, in particolare, protestava contro le commissioni applicate da Google ogni volta che un’app – in questo caso Fortnite – viene scaricata sul suo store (Google Play), e allo stesso tempo sosteneva che Google rendesse praticamente impossibile a chi sviluppa applicazioni di fare a meno di quello store: questo sia per quanto riguarda la possibilità di accedere a servizi offerti da Google per far funzionare le proprie app sia per la gestione dei pagamenti per gli extra da acquistare al loro interno.

La giuria che ha valutato il caso, composta da nove persone, ha dato ragione a Epic Games su tutti gli 11 capi d’accusa al centro del processo. All’inizio del prossimo anno il tribunale stabilirà quali misure Google debba adottare per conformare il proprio comportamento alle norme sulla concorrenza: quanto verrà deciso potrebbe creare un importante precedente anche per altre aziende.

Epic Games aveva fatto causa sia contro Google che contro Apple tre anni fa, sempre protestando contro le commissioni che venivano trattenute ogni volta che Fortnite veniva scaricato da Apple Store. La commissione arrivava spesso al 30 per cento, sia da parte di Google che di Apple: Epic Games decise che non era equa e sviluppò un sistema per aggirarla. Apple e Google non la presero bene ed eliminarono Fortnite dai loro store per le applicazioni. Epic era pronta a questa eventualità e poco dopo fece causa a entrambe le società, ritenendo ingiusto il sistema delle commissioni che viene applicato in generale alle app che permettono di fare acquisti.

La causa contro Apple procedette con relativa velocità e nel 2021 una giudice stabilì che l’azienda produttrice degli iPhone non avesse un monopolio, perché l’esistenza di Fortnite non dipende solamente dall’App Store, ma dalle attività di un settore più grande legato ai videogiochi e alle transazioni online. Era rimasta quindi in sospeso la causa contro Google, che ha fatto sapere che farà appello contro la sentenza.

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