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  • Martedì 28 novembre 2023

Il mercato tutelato dell’energia non è stato prorogato

E quindi finirà come previsto nel 2024, quando sarà in vigore solo il mercato libero, senza più tariffe stabilite dall'ARERA

(FOLCO LANCIA/ ARCHIVIO/ ANSA/ COC)
(FOLCO LANCIA/ ARCHIVIO/ ANSA/ COC)
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Lunedì pomeriggio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge in materia di energia, in cui ci sono misure per promuovere il ricorso a fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese cosiddette “energivore”, cioè quelle che consumano molto gas ed elettricità per le loro produzioni. Il decreto-legge era molto atteso, tra le altre cose, perché non si sapeva se avrebbe contenuto la proroga del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas: la proroga alla fine non è stata inserita, quindi il mercato tutelato finirà come previsto nel 2024.

Il mercato tutelato è quello in cui le forniture di energia elettrica e gas avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

La fine del mercato tutelato era fissata da tempo al 10 gennaio del 2024 per le forniture di gas e al 1º aprile del 2024 per quelle di energia elettrica. Nelle scorse settimane il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva proposto di prorogare la scadenza di sei mesi, ma il governo aveva deciso di respingere la richiesta perché in contrasto con gli obiettivi fissati dal PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza con cui il governo spiega come intende spendere i finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea.

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La fine del mercato tutelato non è arrivata inaspettatamente. Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia iniziò con il cosiddetto “decreto Bersani” del 1999, che recepiva la legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Nel 2007 il mercato dell’energia in Italia venne ufficialmente liberalizzato con la creazione di un mercato libero, in cui qualsiasi fornitore di energia può decidere di operare e in cui gli utenti possono decidere a quale venditore rivolgersi.

Il mercato tutelato venne comunque mantenuto come alternativa, per garantire un periodo di transizione la cui conclusione è stata rimandata più volte, l’ultima lo scorso anno appunto per la crisi energetica. Entro le scadenze di gennaio e aprile tutte le persone che ancora hanno un contratto di fornitura sul mercato tutelato devono scegliere un’offerta nel mercato cosiddetto libero, e quindi o cambiare fornitore o accettare una nuova offerta del proprio. Il mercato tutelato rimarrà disponibile solo per alcune categorie protette, i cosiddetti utenti vulnerabili: persone con più di 75 anni, persone con ISEE entro gli 8.107,5 euro, persone che vivono in abitazioni di emergenza dopo eventi calamitosi, e persone con disabilità.

In questo articolo avevamo spiegato come capire se le proprie forniture rientrano nel mercato tutelato e come valutare nuove offerte: almeno in teoria sul mercato libero le offerte sono più convenienti di quelle del mercato tutelato e prevedono sconti, promozioni, punti fedeltà e altre opzioni legate al marketing. Inoltre, mentre i prezzi del mercato tutelato cambiano ogni tre mesi per l’energia elettrica e ogni mese per il gas in base a domanda e offerta del mercato all’ingrosso, nel mercato libero si può firmare un contratto a prezzo bloccato o indicizzato, cioè variabile solo a seconda delle quotazioni di mercato.

Con il passaggio al mercato libero ci sono quindi più opportunità di scelta, ma bisogna tenere conto che le tariffe non saranno più stabilite da un’autorità, che tende a garantire meno speculazioni e rincari eccessivi, ma dai singoli operatori, su cui vigila l’Antitrust, l’autorità per la concorrenza.

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