Licia Ronzulli è stata rimossa dal ruolo di capogruppo di Forza Italia al Senato

Da tempo c'erano tensioni tra lei e il segretario del partito, Antonio Tajani: la sostituirà Maurizio Gasparri

Tajani con Ronzulli e Gasparri al Senato, il 25 maggio 2023 (Roberto Monaldo/LaPresse)
Tajani con Ronzulli e Gasparri al Senato, il 25 maggio 2023 (Roberto Monaldo/LaPresse)

Martedì sera il gruppo dei senatori di Forza Italia ha eletto Maurizio Gasparri come nuovo presidente, al posto di Licia Ronzulli. La decisione è stata voluta da Antonio Tajani, segretario nazionale del partito e ministro degli Esteri, che lunedì ha incontrato privatamente Ronzulli e Gasparri. Subito dopo, intorno alle 20, è stata convocata l’assemblea dei senatori di Forza Italia che ha eletto per acclamazione Gasparri come nuovo capogruppo. Adesso dovrebbe esserci quella che i giornali chiamano “staffetta”: Ronzulli dovrebbe, cioè, prendere il posto di vicepresidente del Senato che è stato finora ricoperto proprio da Gasparri. La sostituzione però non è automatica, sarà necessario una votazione dell’aula di Palazzo Madama per eleggere il nuovo vicepresidente.

Ronzulli è intervenuta nel corso della riunione e ha spiegato che la decisione non è stata improvvisa, ma meditata da mesi, fin dall’agosto scorso. I rapporti tra lei e Tajani sono stati molto complicati, nel recente passato. La conflittualità tra i due è arrivata al culmine dopo le elezioni politiche del 25 settembre del 2022, nel corso delle trattative per la composizione del governo: in quella fase Tajani tendeva ad assecondare le scelte di Giorgia Meloni che rifiutava l’ipotesi di nominare Ronzulli ministra, come voleva l’allora leader del partito Silvio Berlusconi. Ronzulli fu poi nominata capogruppo al Senato, e da quel momento le tensioni tra lei e Tajani sono rimaste fortissime per mesi, anche se ultimamente sembravano essere almeno in parte rientrate.

A motivare la decisione di Tajani ci sono stati vari fattori. Innanzitutto la volontà del leader di Forza Italia di affidare la guida del gruppo dei senatori a una persona di fiducia, come Gasparri. Nelle ultime settimane ci sono stati vari episodi che hanno visto senatori di Forza Italia agire in contrasto con le indicazioni del governo, sia sulle misure economiche collegate alla legge di Bilancio sia sull’autonomia differenziata. Proprio ora che l’analisi della manovra finanziaria entra nella fase decisiva, Tajani vuole scongiurare rischi di insubordinazione.

A febbraio del 2024, poi, ci sarà il congresso nazionale di Forza Italia. Tajani è di fatto l’unico candidato segretario, ed è al momento certo della sua riconferma. Ma in vista di quell’evento comunque delicato, vuole assicurarsi il successo. I gruppi parlamentari peraltro gestiscono un bilancio non indifferente: tra Camera e Senato, circa 5 milioni che sono utili per allestire e poi per finanziare la campagna elettorale per le europee di giugno, in cui Tajani si giocherà molto del suo presente e del suo futuro di leader politico. A febbraio aveva rimosso Alessandro Cattaneo, vicino a Ronzulli, da capogruppo alla Camera, sostituendolo con un suo uomo di fiducia, Paolo Barelli. Ora l’avvicendamento tra Gasparri e Ronzulli completa questa riorganizzazione.