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  • Venerdì 17 novembre 2023

Israele ha detto di aver trovato l’entrata di un tunnel nell’ospedale al Shifa di Gaza

Sarebbe la prima prova della presenza di una possibile rete sotterranea di Hamas nella struttura

L'entrata di un tunnel che sarebbe stato usato dai miliziani di Hamas, trovato nell'ospedale al Shifa (Esercito Israeliano/Telegram)
L'entrata di un tunnel che sarebbe stato usato dai miliziani di Hamas, trovato nell'ospedale al Shifa (Esercito Israeliano/Telegram)
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Israele ha fatto sapere di aver trovato l’entrata di un tunnel sotterraneo che sarebbe stato usato dai miliziani di Hamas all’interno dell’ospedale al Shifa di Gaza, il più grande della città della Striscia. L’esercito israeliano dice di averlo trovato conducendo una vasta operazione militare nella struttura per il terzo giorno consecutivo.

L’operazione era cominciata nella notte tra martedì e mercoledì dopo giorni di assedio, ed era ampiamente attesa: Israele ritiene infatti che sotto l’ospedale si nasconda il principale centro operativo di Hamas, un’accusa negata dai miliziani e dalla direzione dell’ospedale ma confermata dall’intelligence statunitense.

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Inizialmente l’esercito aveva detto di aver trovato nascoste in varie stanze dell’ospedale alcune decine di armi, munizioni e giubbotti antiproiettile che sarebbero state a disposizione di Hamas, ma non la presenza di miliziani né di tunnel sotterranei. Ma la struttura è molto grande – quasi cinque ettari – e le ricerche stanno andando avanti: l’esercito israeliano ha fatto sapere di aver trovato prove che indicano la presenza di «importanti infrastrutture sotterranee». Anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che l’esercito ha fatto «scoperte significative» nel corso dell’operazione militare dentro al Shifa, ma non ha fornito maggiori dettagli.

Riguardo all’entrata del tunnel trovata giovedì, l’esercito israeliano per ora si è limitato a mostrarla in un video, senza però far vedere cosa contenga né dove conduca. Ha anche detto di aver trovato nelle vicinanze un veicolo di Hamas con a bordo «un gran numero di armi».

Nella notte tra giovedì e venerdì un gruppo di giornalisti del New York Times ha potuto visitare alcune aree dell’ospedale al Shifa, sotto la supervisione dell’esercito israeliano. I giornalisti hanno detto di aver visto l’entrata del tunnel, ma dato che la zona era molto buia era impossibile capire dove portasse o quanto fosse profondo: per ora nemmeno l’esercito l’ha percorso, per timore che nasconda delle trappole. All’ingresso del tunnel sono visibili delle scalette di metallo e dei cavi elettrici.

Giovedì sera l’esercito israeliano ha detto che vicino all’ospedale al Shifa ha trovato il cadavere di una delle oltre 200 persone prese in ostaggio da Hamas nell’attacco del 7 ottobre: è di Yehudit Weiss, una donna di 65 anni che era stata rapita dal kibbutz di Be’eri, una delle comunità dove Hamas aveva compiuto le violenze più gravi. Venerdì mattina l’esercito ha detto che in un palazzo vicino all’ospedale al Shifa ha trovato anche il cadavere della soldatessa Noa Marciano, di 19 anni, che era stata rapita il 7 ottobre mentre era di guardia in una postazione del kibbutz Nahal Oz.

Giovedì sera, dopo il ritrovamento del corpo di Weiss, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che ci sono «forti indicazioni» che gli ostaggi tuttora trattenuti da Hamas fossero stati portati all’ospedale al Shifa, e che questo fosse uno dei motivi dell’operazione militare nella struttura. Per ora però dentro l’ospedale non sono stati trovati ostaggi, cosa che fa pensare che, nel caso fossero stati lì, i miliziani di Hamas li abbiano portati via, probabilmente attraverso i tunnel sotterranei, prima che iniziasse l’attacco di Israele.

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